Part 2

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La sveglia sta suonando ma Peter fa finta di non sentirla, così lo faccio volare giù dal letto.

« Quando la smetterai di essere così aggressiva? Devo essere sempre io il romantico della coppia!» si lamenta. Scoppio a ridere, perché per certi versi è vero. Non in modo esagerato, ma lui è molto più affettuoso di me, o almeno lo manifesta spesso e volentieri.

« Vai a farti una doccia, io intanto sistemo il letto e la stanza poi ti preparo i vestiti, così mi lavo io mentre tu fai colazione. E adesso muoviti che non voglio farmi aspettare!»

Scatta in piedi: « Agli ordini capitano!» mi prende in giro, mi bacia e va in bagno.

Noi due non ci stufiamo mai l'uno dell'altra. A me la sua dolcezza, la sua attenzione nei dettagli e la sua mente intelligente mi fanno impazzire, mentre lui dice di adorare la mia fermezza e la mia esuberanza. Non ho mai capito queste due cose, so solo che per lui sono lunatica. E' un aggettivo odiato, ma lui dice di adorarmi. Adora come io possa essere euforica per un qualcosa e magari dopo circa cinque minuti possa essere tristissima per chissà quale assurdo motivo.

Sistemo velocemente la camera e Peter si lava altrettanto velocemente. Gli sorrido e vado a farmi una doccia anche io. Mi spoglio dei suoi vestiti e apro l'acqua. Resto dieci minuti a pensare sotto il getto quale smalto mettermi e quando finisco so che la meglio l'avrà come sempre il rosso.

Mi asciugo e volo in camera, gli rubo qualche vestito come sempre, per avere il suo profumo addosso e me ne vado giù in cucina a salutare la mia seconda famiglia: i genitori di Peter.

« Buongiorno Megan» mi salutano entrambi, ma Maria, la madre, si ferma a darmi un bacio in testa. Per me non è solo la 'suocera', per me è davvero una madre. Mi ha sempre aiutata. Era a lei che dicevo dei miei problemi con il figlio, era a lei che raccontavo i miei dubbi, era a lei che suonavo nuovi pezzi, è a lei che ho detto della mia prima volta..sempre con suo figlio.

« Preparatevi ragazzi, Zoe ha chiesto una mano, ma questo già ve lo immaginavate quindi..»annuncia Greg.

« Si Greg, l'ho detto anche a tuo figlio e per una volta è puntuale!» mi lamento. Ormai con loro potevo essere me stessa, non mi sarei mai sentita a disagio o altro, anzi tutt'altro. Probabilmente riesco ad essere più me stessa con i parenti di Peter che con i miei. Greg mi sorride e mi allunga una fetta biscottata con del burro e la marmellata. Sì, conosce anche i miei gusti.

« Finisco di mangiare e vado a mettermi il vestito, mi truccherò dopo in un bagno.» annuncio.

**

« Zoe scusa il ritardo ma il tuo caro cugino ha dei gusti di merda in fatto di musica e ci siamo messi a litigare in macchina, così abbiamo sbagliato strada due volte ma poi ho chiesto indicazioni a..» inizio a parlare ma Zoe, penso parecchio impanicata se ne frega altamente e mi allunga la figlia tra le mani.

« Vi prego, cambiatela, è tutto dentro quella borsa la! Non odiatemi.» dice lei per poi scappare verso i camerieri penso.

Mi giro e vedo il mio ragazzo con un'espressione veramente orribile ed io non riesco a fare altro che scoppiare in una fragorosa risata.

« Tranquillo amore, ci penso io. » lo tranquillizzo.

Peter mi fa compagnia ma pensa a specchiarsi e basta. Non ha molto da sistemare visto che non ha capelli.

« Cosa stai facendo?» domando confusa.

« Mi sto ammirando in tutta la mia bellezza. Ce l'hai un po' di gel?» finge lui.

« Smettila stupido, e smettila che non è che se sto pulendo la piccola Alessia e non ti guardo, devi guardarti da solo. Abbi pazienza e tornerò ad ammirarti io.» io penso di capirci molto dell'amore. Penso di esserne veramente dentro, di avere il principe azzurro che tutte sognano, di avere colui che mi dimostra giorno dopo giorno. Io non vedo l'ora di sposarlo Peter, abbiamo un sacco di progetti per il futuro. Vogliamo andare a vivere lontano, io farò la scrittrice/giornalista mentre lui il geometra. Poi lui ha detto di volere un figlio maschio ed una femmina, mentre io vorrei due maschietti ed una femmina. Così abbiamo deciso di farne tre, sperando di accontentarci. Saremo felici, proprio come in questi tempi.

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