"La vita? E' strana, imprevedibile e puoi aspettarti di tutto. E sì, io voglio provarci, tengo al mio futuro ed a me stessa, quindi è proprio adesso che inizierò a parlare di un qualcosa, qualcosa che mi riguarda da vicino e forse scriverne qualcosa, mi aiuterà.
Quando trovi o pensi di aver trovato l'amore, l'amicizia, una persona, la tua persona..pensi di essere già a metà strada. La persona che per te c'è. Ti svegli la mattina con la consapevolezza di non essere mai sola, con la consapevolezza di poter contare su qualcuno che non sia la tua ombra.
Non mi piace quando le persone dicono che non posso fidarmi nemmeno di me stessa, perché io invece lo faccio. Che senso ha non fidarsi di se stessi? Sono la prima a dire che caratterialmente ancora oggi non mi conosco dopo tutti questi anni, ma questo non significa assolutamente niente. Io mi sono fidata di molte persone, forse perché sono un po' ingenua, come diceva Peter. Ma che vuol dire, io voglio essere così, voglio cambiare come cambia il tempo. Voglio viaggiare..navigare mari, laghi, fiumi e scalare montagne, poi..voglio scrivere. Voglio riuscire a diventare qualcuno, perché è quello che ho sempre voluto fare della mia vita. Diventare una persona degna di rispetto, una persona con un nome importante, una persona speciale.
Peter diceva sempre che io sono speciale. Adorava la mia lunaticità. Diceva che questo particolare mi rende rompiscatole e dolce allo stesso tempo, che quando mi guardava in un momento del genere si scioglieva. Io invece mi scioglievo osservando i suoi occhi verdi. Ho sempre preferito gli occhi azzurri da piccola, il classico per una bambina. Ma quando incontrai i suoi, quei castelli di sabbia che avevo costruito con un principe azzurro (con gli occhi azzurri per l'appunto) sulla finestra che gridava il mio nome si polverizzarono in pochissimo tempo.
La bellezza di avere una persona accanto è questa: sentirsi protetti. Io mi sentivo protetta quando ero con Peter. Io mi sentivo forte al suo fianco. Io mi sentivo amata quando ero con Peter. Mi sentivo coccolata. Compresa. Felice. La vita diventa meno dura, perché la si vive insieme. I dolori sono meno forti, più facili da sconfiggere: perché io guardavo lui negli occhi e proseguivo la mia strada, mentre lui negli occhi guardava me per andare avanti. E' un bisogno costante l'amore. Devi averlo lì, per sapere che tutto andrà bene. Lui me lo diceva sempre che voleva godersi ogni istante che passavamo insieme, come se se lo sentisse che se ne sarebbe andato via presto. Le notti passate a soffocare quasi, perché lui doveva stringermi a sé. Aveva paura di perdermi, diceva. Ma non lo capiva che se io non mi fossi addormentata tra le sue braccia, non lo avrei fatto da nessun altra parte? Non riusciva a capire che il suo profumo mi faceva impazzire e che potevo riconoscerlo tra un milione di persone? Perché lui era lui, lui e la sua testa senza capelli. Quel testone che era sempre lì, che a volte mi trattava anche da bambina, ma io ne ero felice. Perché sarei stata la sua bambina, non una qualunque.
La sensazione di poter essere importanti per qualcuno? Vogliamo parlarne? La paura di poter sbagliare qualcosa, prendersi spesso la colpa per ciò che non si è fatto solo per far smettere all'altro di dirci cose brutte. Aggrapparsi a quello che la persona ti da. Se ti aiuterà una volta tu te lo ricorderai sempre, e se sbaglierà riporterai alla mente l'aiuto e lo giustificherai . 'Infondo mi vuole bene' dirai, ma nemmeno tu sei sicuro di quello che dici. Ma questo problema tra me e Peter non c'è mai stato fortunatamente. Ma avrei preferito una delusione e non la sua morte.
Io ti penso sempre Peter. Avevamo in mente molti progetti. Io il matrimonio lo sto organizzando, ovviamente lo faremo lassù ma io anticipo un po' i tempi. Io so perfettamente che un amore come il nostro non si trova facilmente, e quindi merita molto. Le persone meritano di conoscerlo, perché noi eravamo follia, passione, amicizia, sentimento. Pensaci bene: anche solo quando ci sfioravamo...i brividi che dopo anni, ogni santo giorno, erano lì, pronti a scatenarsi. La passione di ogni nostro bacio, ogni carezza, ogni respiro. Ed i battiti del cuore, che accelleravano ogni volta che ti ero vicina. La tua voce, così roca, ma quando parlavi con me, si trasformava e diventava magicamente dolce. Il tuo sorriso e la tua risata. Sembravi sempre uno scemo, ma a me facevi impazzire. E le tue grandi e forti mani, più grandi addirittura della mia faccia. Mi facevano sentire protetta. Quando mi accarezzavi e mi stringevi a te. Il tuo corpo così potente, che mi accoglieva sempre. Le giornate passate ad osservare opere d'arte, a leggere miti greci, a stare sdraiati pianificando il nostro futuro. Oppure i nostri 'time-out', ovvero i momenti nei quali stavamo in silenzio. Perché noi eravamo anche questo: silenzio. La pace dei sensi. Tanto, facevamo comunque l'amore con gli occhi, quindi tanto silenzio non era. O no?
Sentirmi un po' persa è normale, ma ritrovarti nella mia immaginazione ogni tanto non è male. Ed ora sì, lo grido a tutti, che tu sei il mio amore e che io farò tutto questo per te.
Perché il mio rifugio sei tu, ma te ne sei andato via da me, ed io sono qui a convivere con una realtà che non mi piace senza il mio calmante, che non è una pasticca, né fatto in gocce, ma sei, anzi eri, solamente tu.
Un bacio, tua
Megan. "
Saaalve! Scusate ma non riscrivo 20 volte le cose e lo sapete già.
Un capitolo un po' depresso, mi spiace. Ma Megan non sta passando un bel periodo, penso sia normale. Vi voglio bene, un bacio a tutte!
Rosaly
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Lunatic
RomanceNon ho grandi descrizioni, ma se ti va di conoscere una storia particolare e piena di colpi di scena, sei nel posto giusto❤️