Part 11

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Dopo aver sistemato tutti i vestiti nell'armadio cerco qualcosa da indossare. Il tempo è a mio favore, quindi opto per qualcosa di corto e decido di mettermi una gonna ed un top nero.

Mi specchio e noto che le mie occhiaie sono megagalattiche così provo a sistemarmi ma invano, quindi mi arrendo e continuo ad osservarmi. I miei capelli non sono meravigliosi, ma avendoli lavati qualche momento prima avrei dovuto sistemarmeli e allora mi abbozzo una treccia di lato. La lunga treccia bionda mi ricade sulla spalla fin sotto al seno ed i miei occhi azzurri chiedono pietà. Sono gonfi, mi bruciano da giorni ormai, ma non cade nemmeno una lacrima e ciò mi fa innervosire di brutto. Ma è meglio così, Peter si arrabbierebbe.

Mi spruzzo un po' del suo profumo e scendo le scale.

«Dena, Ezra siete pronti? Perché vi sto aspettando.»  annuncio. Sono abbastanza tranquilla, Peter ha detto che mi avrebbe fatto compagnia, così so per certo che lui è felice e di conseguenza lo sono anch'io.

« Dena si mette le scarpe e arriva Meg.»  sorride Ezra. Lo guardo ma non rispondo, preferisco girarmi dall'altra parte. Lui se ne accorge e mi chiede se va tutto bene, così gli rispondo di sì. Ultimamente mi sentivo strana, ma stavo meglio, anche se nessuno mi credeva.


La città non è male, anzi, molto carina. Peter sarebbe felice... Se solo fosse qui con me, ma purtroppo non ha mantenuto ciò che ha detto nel sogno. Continuo a pensarlo ma cerco di non darlo a vedere, Dena ed Ezra sono qui per me. Sono molto gentili nei miei confronti.
« Hey Meg, ti va di fare shopping?»  Mi chiede Dena con occhi sognanti. Non ho proprio voglia di deluderla quindi accetto, anche se io di provarmi i vestiti ne farei proprio a meno.
« Oh perfetto! Conosco un negozino molto carino qua vicino!»  annuncia.

Continuiamo a camminare fino ad arrivare in un quartiere delizioso, molto movimentato ma molto come dire, vivo. Dena mi sorride, mi prende per mano e mi strattona dentro ad un negozio. Passiamo due ore lì dentro, io a provarmi vestiti che Dena mi portava, lei che si provava in cinque secondi venti cose diverse e non parliamo di Ezra..poverino, chissà chi gliel'ha regalata tutta quella pazienza. 

Usciti da quel quartiere, non vedevo l'ora di tornarmene a casa, quando incrociamo la Cattedrale di San Patrizio. Il mio viso assume un'espressione felice, ed i miei due cari se ne accorgono, e senza esitare si avvicinano con me davanti alla Chiesa.  La cattedrale è circondata da tutti e quattro i lati da grattacieli alti e vicinissimi alla costruzione. Vista la bella giornata e la presenza del sole, la fiancata settentrionale della chiesa viene illuminata dalla luce riflessa dalle finestre dei grattacieli. Lo stile è quello neogotico, che io adoro. La sua forza e potenza in mezzo a dei classici grattacieli. Senza esitare entro dentro e posso notare che la cattedrale è imponente sia all'interno che all'esterno. 

Ammiro i soffitti alti, i pannelli di vetrata colorata e la replica della Pietà di Michelangelo ed altre opere d'arte meravigliose. 

Sento i passi di Dena ed Ezra dietro di me e sono felice di essere con mia sorella, sono felice di essere di nuovo con lei e sono felice per lei..ha accanto una persona molto bella, anche se la conosco ancora da poco. 

Mi metto a sedere e continuo ad ammirare il luogo in cui mi trovo. Poi penso a Peter. Chiudo gli occhi e prego. Prego il mio amato, perché mi manca tanto.


**


Siamo a magiare un gelato ed ho preso il solito: cioccolato e fragole, sono abbastanza semplice. Me lo gusto tutto ed osservo un po' le persone. Il mio sguardo si posa su una famiglia: un ragazzo ed una ragazza che ridono tra di loro e giocano con quello che deve essere il loro figlio. Un senso di tristezza mi attraversa, ma lo scaccio subito, nessuno deve notare niente, è tutto ok. 

« Dena! Come stai?»  domanda una ragazza a mia sorella. La osservo e devo dire che è carina e particolare. I suoi occhi sono piccoli e neri, i suoi capelli sono di un biondo chiaro con le punte verdi ed il suo sorriso è enorme. 

« Hey Sarah! Tutto bene, grazie. Tu?»  le sorride mia sorella.

« Molto bene.»  annuncia questa Sarah. Dopodiché sposta lo sguardo su di me ed Ezra.

« Ciao Ezra-sorride timidamente-e ciao..»

« Megan, mia sorella.»  interviene Dena.

« Tua sorella? Oddio sono felice di conoscerti, Dena mi ha molto parlato di te!»  urla questa per poi sorridermi e saltarmi addosso per abbracciarmi. Sono molto nervosa ma spero non si veda quindi sorrido e basta. « Piacere mio.»  

Dopo le presentazioni mia sorella e la sua amica iniziano a parlare vivamente così decido di godermi questi istanti di pace. Sì pace, perché mi fanno piacere le attenzioni, ma è da un po' che mi sento sotto pressione purtroppo. Occhi fissi su di me, domande, pensieri, sorrisi, coccole. Esagerano spesso. Forse sono contenta di essere venuta qua anche per sfuggire da mia madre. Dena sembra pallosa, ma niente in confronto a mia madre. Continuo a viaggiare con la mia mente ma mia sorella mi porta con i piedi per terra.

« Allora Meg, che ne pensi?"»

« Mm, come scusa?»  domando confusa.

« Ti ho chiesto se ti andasse di lavorare con Sarah. Lavora in una redazione giornalistica, è il tuo sogno o sbaglio? Così eviterai di andare a scuola.»

Osservo Sarah che mi sorride e Dena che mi guarda con occhi speranzosi.

« Io..io non lo so Dena.»


Saaaalve ragazze! 

Forse Meg non si sente ancora pronta per affrontare un lavoro e preferisce tornare a scuola? Oppure preferite che inizi a lavorare seguendo i suoi sogni? 

Mai dire mai, commentate ed aiutatemi con le vostre idee! Un abbraccio, e scusate se sono stata assente ma purtroppo quest'anno non è dei migliori per me, vi voglio bene!

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