Part 23

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  Liam è davanti a noi e nessuna delle due riesce a spiccicare parola. Che cavolo.

«  Megan mi ha detto che non si era preoccupata dall'inizio per me e si vergognava di passare del tempo con te dopo che te lo ha 'confessato' prima.. senza pensarci.»

Liam scoppia a ridere. 

  « Ma sei seria? E' solo grazie a te che l'ho trovata! Non sarei mai venuto a cercarla qua e chissà quando si sarebbe svegliata. Ti devo un favore. »  

Sorrisi istintivamente. Non capita a chiunque di incontrare il sosia del proprio ragazzo ormai 'spento'. La mia vita è un mix di emozioni. Ho perso Peter, ho cambiato città, devo ancora scrivere un articolo per il signor Boston, i miei genitori, quelli di Peter ed i miei angioletti sono perennemente preoccupati per me, non ho il coraggio di sentire per telefono la mia migliore amica Lynsey e così tutti gli altri perché sono una codarda. Continuo a domandarmi il perché di questa vita difficile che mi ritrovo, visto che non riesco a intravedere nessun errore catastrofico per questo inferno. Non dico bugie ( se non quando necessario e a fin di bene ) , non rubo, do sempre dei centesimi ( quando li ho ) ai senzatetto. Ma a me, chi mi aiuta? 

  « Liam mi dispiace. Mi sono addormentata, non so come mai.»si scusa Carol.

 « L'importante è che stai bene, vieni qui.» dice lui per poi stringerla al petto. Caroline non scolla gli occhi dai miei e ciò è imbarazzante, quindi decido di allontanarmi prima che mi senta davvero una stupida per cui la gente prova compassione.

«Bene, allora ci vediamo domani ragazzi.» annuncio prima di iniziare ad incamminarmi verso l'uscita. 

«Hey aspetta Megan! Ti va di fermarti a mangiare un boccone da noi? Credo sia il minimo per sdebitarmi con te.» mi suggerisce Liam, dopo avermi bloccata per un braccio. 

Al contatto tra le nostre mani, mi è venuta la pelle d'oca. Brutto segno. Liam nota come io stia osservano la sua mano che stringe la mia e così la molla subito.

«Scusami.» è tutto rosso.

«No beh ecco, è che non c'è bisogno che tu mi restituisca il favore, alla fine stavamo cercando la stessa persona quindi..» non so cosa inventarmi e sta diventando difficile per me dire di no.

«E' che deve pranzare con sua sorella oggi ed è in ritardo. Prestami la macchina, così la riporto a casa.» interviene Caroline ed io mi sento così leggera e grata con lei, anche se non so cosa stesse aspettando per intervenire e salvarmi da questa situazione surreale.

«Ti riporto io a casa, insisto. Tu resta qui Caroline, ho voglia di mangiarmi un hamburger oggi, resta con Kyle, io appena ho lasciato Meg ti chiamo così quando torno lo mangio subito, visto che sto morendo.» sorride Liam. 

Il mio sguardo si incolla subito a quello della mia amica ma lei fa spallucce e mi saluta. Come non c'è modo? Perché non mi aiuta? Cosa non ha capito del fatto che non sono pronta a passare molto tempo con suo fratello? Sì, saranno pochi minuti in macchina, ma siamo soli cavolo. E perché lui insiste così tanto? Non è giornata oggi.

Liam mi sorride e mi invita ad uscire dal bar. 

Camminiamo per un po' in cerca della macchina restando in silenzio. Mi sento davvero in imbarazzo, non so cosa dire e sinceramente preferirei essere da un'altra parte e magari con qualcun altro.

«Oggi Savanna mi ha parlato di te. Mi ha detto che sei una bella ragazza e magari di convincerti ad entrare nella sua squadra. Ci tiene molto ad averti.» sorride.

«Ah, beh ecco come ho già detto a lei io non sono pratica di queste cose. Non ho mai fatto questo tipo di attività e stare al centro dell'attenzione non è il mio forte. » rispondo io sinceramente. 

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