Prologo: 4° Anno

1.5K 62 0
                                    

In questo anno, andai a vedere la Coppa del Mondo di Quidditch insieme agli Weasley e a Hermione. Durante il tragitto, incontrammo il signor Amos Diggory, collega del signor Weasley, con suo figlio diciassettenne Cedric, che, da come mi sorrideva, sembrava mostrare un certo interesse per me.
Suo padre, al contrario, continuava a vantarsi perché suo figlio mi aveva battuta nella partita di Quidditch Grifondoro - Tassorosso dello scorso anno.
Durante la festa in seguito alla partita Bulgaria - Irlanda, i Mangiamorte fecero irruzione nel campo ed evocarono il Marchio Nero.
A Hogwarts ospitammo le scuole francesi e bulgare per il Torneo Tremaghi. Silente ci spiegò le regole, e che solo coloro che superassero i 17 anni avrebbero potuto avere accesso al torneo.
Fred e George studiarono il modo per poter partecipare, mentre io mi rifiutai di farlo. Oltre a non avere l'età, non volevo rischiare la vita DI NUOVO.
Quando estrassero i nomi dal Calice di Fuoco, venne Cedric Diggory per la scuola di Hogwarts, Fleur Delacour per quella francese e Victor Krum per i bulgari.
Ma il Calice sputò un altro biglietto. Silente, perplesso, lo aprì.
Denise Potter.
Non sapevo come o chi avesse messo quel biglietto lì, ma io no di certo.
"Denise Potter, si faccia avanti." ripetè Silente.
Hermione mi spinse avanti. Andai fino al tavolo degli insegnanti sotto gli occhi a tratti delusi a tratti di fuoco dei ragazzi della scuola.
Arrivai di fronte al preside.
"Ora dimmi la verità, Denise: hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco?" chiese mettendomi una mano sulla spalla.
"No, signore." risposi con voce ferma.
"Ne sei proprio sicura?" replicò.
"Sì, signore."
Mi guardò negli occhi e sembrò persino entrare nella mia mente e leggere i miei sentimenti.
"Vai in quella stanza insieme agli altri concorrenti." concluse rassegnato.
Oltre a litigare con Ron per la storia del biglietto, circa dopo una settimana dall'accaduto, iniziai ad essere tagliata fuori anche da praticamente tutti i Grifondoro, i Serpeverde mi prendevano in giro con delle spille magiche ideate da Malfoy che sostenevano solo Cedric Diggory mentre i Corvonero diventarono più restii nei miei confronti, e passavo le lezioni con i Tassorosso ad essere continuamente squadrata.
L'unica a restarci vicina sempre era Hermione. Lei era la mia salvezza. Seamus Finnigan, da sempre un ottimo amico, rimase comunque in buoni rapporti con me, e apprezzai il gesto, anche se ogni tanto mi evitata comunque.
Ogni giorno, invece, mi trovavo sempre faccia a faccia con un soggetto di Cedric Diggory che ogni volta mi sorrideva e poi ognuno se ne andava per la sua strada. Quel ragazzo continuava a stupirmi.
Quando arrivò il giorno prima della prima prova, oltre ad avere avuto l'onore di vedere la metamorfosi di Draco Malfoy in furetto ad opera del professor Moody, scoprii che proprio questa prima prova si sarebbe basata sui draghi. Tutti i concorrenti lo sapevano, tranne Cedric. Mi sentii in dovere di informarlo.
Quel pomeriggio io ed Hermione ci avviammo verso il cortile interno della scuola. Chiesi a Hermione di restare sotto al portico ad attendermi, poi andai a parlare a Cedric.
Lui era seduto su una panchina insieme ad alcuni amici. Mi avvicinai timidamente.
"Ehm... Io dovrei parlare con Cedric."
I suoi amici lo guardarono ridacchiando e Cedric li ignorò, alzandosi. Ci allontanammo e gli rivolsi la parola.
"Draghi. La prima prova sono i draghi. Ne hanno uno per ognuno di noi."
Lui mi guardò in dubbio.
"Ne sei davvero sicura?" chiese.
Io annuii.
"E... insomma, perché me lo hai detto?"
"Perché era la cosa giusta da fare. - risposi con semplicità - Anche Krum e Fleur lo sanno. Sarebbe stato brutto partire impreparati, non credi?"
Lui mi sorrise.
"Grazie, allora."
Ricambiai il sorriso e tornai da Hermione, che continuava a tranquillizzarmi per il giorno seguente.

Passai le prime due prove abbastanza con facilità. Il litigio con Ron era ormai un lontano e brutto ricordo. Si avvicinava la data del Ballo del Ceppo, tenutosi a Natale, in cui avrebbero dovuto partecipare soprattutto i quattro campioni del Torneo Tremaghi.
Scoprii che, della gente di Hogwarts, Cedric sarebbe andato con Cho Chang, Fred con Angelina Johnson, e io ancora aspettavo l'invito, così come Hermione. Dopo poche ore, mi si affiancò Seamus, che dalla vittoria della prima prova mi aveva ancora presa in simpatia e passava molto tempo con me, Ron ed Hermione.
"Denise, tu... insomma... Vuoi venire al ballo con me?" chiese arrossendo.
Io sorrisi e gli baciai una guancia.
"Certo, Seamus. Grazie."
Il giorno di Natale ci fu il Ballo. Stavo ballando con Seamus, che mi raccontava barzellette divertenti e mi raccontava delle innumerevoli volte in cui il suo calderone era esploso, facendomi ridere continuamente. Questo compensava i nostri errori, visto che nessuno dei due era in grado di ballare e ci pestavamo i piedi l'un l'altra.
Ma tutto andava fin troppo bene.
Draco Malfoy arrivò e mi accusò di aver messo il nome del Calice, infangò il nome dei Potter e poi chiese a Seamus se davvero meritava di portare al ballo 'una bugiarda come lei' .
Mai avevo pesato le parole di Malfoy, ma dopo quattro anni di insulti non riuscii più a trattenermi e scappai dalla Sala Grande, diretta verso i dormitori di Grifondoro.
Mi sedetti davanti al caminetto della Sala Comune a piangere.
Sentii poi una mano sulla spalla.
"Denise, io..."
"Non preoccuparti, vai via... Ti prego." singhiozzai.
"Denise, mi dispiace davvero per ciò che Malfoy..." iniziò di nuovo.
"Lasciami sola, Seamus. Ti prego."
Lui obbedì e, rassegnato, se ne andò. Dopo poco arrivò però Hermione che mi chiese cosa avessi intenzione di fare lì con le mani in mano.
"Devo riflettere." spiegai.
"Allora lo faremo insieme." ribatté.
La sua solidarietà mi permise di sfogarmi e di tranquillizzarmi. Mi mancava Sirius, il mio padrino. Ma tutto passò.

L'ultima prova fu quella del labirinto. Arrivammo alla fine io e Cedric. Decidemmo di prendere la Coppa insieme perché ci eravamo aiutati a vicenda e venimmo catapultati in un... cimitero?
Lì, Codaliscia (Peter Minus) scagliò un Avada Kedavra che uccise Cedric. Egli si riversò a terra.
"No!" esclamai.
Mi accovacciai accanto a lui... magari anche lui era sopravvissuto come me...
No. I suoi occhi erano aperti e privi di vita.
Era morto. Davvero.
Fu in quella notte che vidi per la prima volta Voldemort, che risorse grazie al mio sangue.
Riuscii a tornare a scuola con la Coppa passaporta, non prima di aver portato con me il corpo di Cedric e di aver seguito i consigli dei miei genitori, i cui fantasmi uscirono dalla mia bacchetta quando fu in contatto con quella di Voldemort.
A scuola, si scatenò il putiferio. Cedric Diggory era morto chissà come. Denise Potter era ferita chissà come.
Ero a terra, sfinita, quando il viso di Silente comparve nella mia visuale.
"Signore, Lui... Lui è tornato. Lui ha ucciso Cedric... Lui mi ha ferita."
L'anno scolastico si concluse con la celebrazione del funerale di Cedric, la scoperta del falso Moody e la notizia di un certo Lord Voldemort risorto che aleggiava nell'aria.

𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐂𝐄𝐋𝐓𝐀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora