13. Il suono della parola papà

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Mi risvegliai nel letto dell'Infermeria. Strano, eh?
"A fine anno sei sempre qui. Il prossimo anno ti prenotiamo il letto." notò George.
Io sorrisi e aprii gli occhi. Al mio capezzale c'erano i quattro Weasley, Hermione, Luna e Neville.
"Ragazzi, cosa...? È tutto a posto? State bene? A parte... Silente..."
"Tutto bene. Madame Pomfrey dice che ti lascia uscire solo il giorno del funerale di Silente e sia oggi che per i due giorni dopo il funerale dovrai stare qui." spiegò Ginny.
Sbuffai.
"Voglio morire." borbottai.
"Nessuna traccia di nessuno, nè Mangiamorte né Malfoy né Piton." informò Hermione.
"Mi rallegri moltissimo..."
"Però ci sono qui Tonks, Remus e Hagrid. Vogliono vederti." comunicò Ron.
Io accennai un sorriso e Ginny, Luna, Neville e i gemelli uscirono, ma prima Fred si avvicinò al letto e mi disse:
"È solo grazie a me se sei viva."
Sorrise e mi accarezzò la fronte, poi mi fece l'occhiolino e uscì. Feci un cenno a Ron ed Hermione.
"Silente mi ha lasciato un compito. Ve lo dico a casa, saremo più al sicuro. Non fatene parola con nessuno. È top secret."
"Mi piacciono le missioni in incognito." commentò Ron sorridendo.
Anche loro uscirono per lasciare spazio a Hagrid, Remus e Tonks.
"Denise! - tuonò il primo - Sei viva!"
Si avvicinò e mi spezzò tutte le ossa in quello che sarebbe dovuto essere un abbraccio.
"Cosa pensavi? Sono troppo dura per morire." dissi con uno sguardo d'intesa.
Si avvicinò anche Dora, che si sedette e sorrise. Posò una mano sulla mia e mi disse dolcemente:
"Mi stupisco sempre più di te. Nonostante tutto quello che ti succede, hai semre la forza di andare avanti quando una persona comune sarebbe già crollata."
"Se crolli è perché credi che non ci sia più speranza. Ma c'è sempre speranza, in realtà." ribattei.
Ci sorridemmo.
"Hai il coraggio di dire questo, anche dopo quello che mi hai raccontato... Sei una ragazza incredibile."
La guardai negli occhi. Solo in quel momento mi accorsi di quante emozioni ci fossero.
"Grazie." bisbigliai.
Mi lasciò la mano e sia lei che Hagrid uscirono salutandomi con la mano. Allora venne Remus accanto al letto. Gli sorrisi sincera.
"Mi sei mancato papà."
Lui mi guardò cercando di farmi capire quanto non meritasse quel titolo.
"Non ho mai pronunciato quel nome. Non sapevo che suono avesse. È una parola bellissima. - sorrisi sognante - Simboleggia quel qualcuno che pone degli argini ad un fiume, ma che lascia libero il suo corso. Una persona che pone dei limiti ai figli ma che prova affetto verso di loro più che a sé stesso."
Remus mi guardò senza fiatare. Io scossi il capo.
"Tu rispecchi quel nome. Sei il padre che non ho mai avuto. Così come lo è stato Sirius." continuai.
Lui non fece nulla se non inginocchiarsi al letto e accarezzarmi i capelli.
"Dora ha ragione. Sai sempre vedere le cose dalla parte più bella." 
Io lo abbracciai.
"Stanotte? Com'è stato?"
"Nah, nemmeno troppo brutto. Sono riuscito a badare a me stesso, più o meno... Fidati, sono stato peggio."
Io mi alzai a sedere, dolorante.
"Chi ti ha fatto del male?"
"Malfoy. Mi ha lanciato una Cruciatus. Come... come quella che io lanciai a Bellatrix quando uccise Sirius. Che però non ebbe effetto." dissi.
"Io ti tenevo per quello. Non volevo che lei fosse più svelta e che te la scagliasse per prima."
Io annuii.
"Il dolore c'è perché mi ha dato un calcio nella schiena. Dio, che male. - borbottai - Posso abbracciarti comunque?"
"Naturalmente, Malandrina." affermò mentre si sedette sul bordo del letto. Strinsi le braccia attorno a Remus e lui ricambiò l'abbraccio.
"Ti voglio troppo bene, Lunastorta."
"Anche io. Ma non oserei mai sostituirmi a Sirius o addirittura a James."
Si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla fronte. Io sorrisi, ricordando quello di Sirius.

Spazio Me
E come promesso sono tornataaa❤
Spero vi piaccia.

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