Usciti dalla Stanza delle Necessità, scesi rapidamente dalla scopa.
La voce di Voldemort serpeggiò tra i corridoi della scuola, dicendo che avevo un'ora per consegnarli a lui nella Foresta Proibita, e che sarebbe stato uno spreco di tempo e di forze lottare.
"Non ti consegnerai a lui, vero?" domandò dubbioso Draco al mio fianco.
"No. Non otterrà ciò che vuole. Bisogna prima distruggere tutti gli Horcrux per riuscire a distruggere lui. Ed è quello che faremo noi." risposi fissando un punto davanti a me.
E lui fece una cosa talmente inaspettata.
Sorrise, nel mezzo di una guerra, ma non con quel sorriso da strafottente che ha sempre riservato per me quando eravamo piccoli, ma un sorriso di quelli veri, che si rivolgono a persone importanti.
E quel sorriso, almeno per me, valeva più di mille parole.
"Ti ho sempre ammirata per la tua determinazione, Denise. E ti ammiro ancora. Anche in questi momenti sei in grado di mantenere la calma. - si avvicinò a me e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio - Chissà se c'è un modo per farti staccare da questa guerra, almeno per poco."
Mi guardò intensamente negli occhi, e solo allora vidi, davanti a quella barriera di ghiaccio, del fuoco, che forse sarebbe riuscito presto a sciogliere il ghiaccio e rendere i suoi occhi più belli di quello che già erano.
Vedevo un'incertezza nel suo sguardo, ma probabilmente essa svanì quando mi posò le mani sui fianchi e mi attirò a sè, poi le sue labbra finirono sulle mie.
Draco Malfoy, da sempre mio acerrimo nemico, che mi aveva deriso e disprezzato da anni, la cui zia ha ammazzato il mio padrino, il cui padre lavora per quell'uomo che ha ucciso i miei genitori, proprio quel ragazzo dai capelli biondi, mi stava baciando.
Non ricambiai subito, il che implicò al ragazzo di staccarsi da me: le sue mani si ficcarono in tasca, il suo sguardo si rivolse a terra e arrossì.
"Non credo fino a questo punto, Draco. Ti ho sempre odiato e siamo molto diversi." spiegai, anche se questo non aveva un vero e proprio senso.
"Gli opposti si attraggono." sussurrò appena, accennando un sorriso timido.
Sorrisi anche io, al che Draco alzò gli occhi e allargò il suo sorriso vedendo il mio.
Stavolta fui io ad avvicinarmi a lui e posare le mie mani sul suo volto, quindi lo baciai.
Lui ricambiò senza pensarci e le sue mani presero ancora posto sui miei fianchi.
Quando non avevamo più fiato le nostre labbra si staccarono.
"Io... I-Io ti... Ti amo, Denise..." balbettò Draco incerto.
Sospirai.
"Io-"
"Denise! "
Ron ed Hermione correvano verso di noi. Guardai affranta Draco, perchè sapevo che desiderava che restassimo soli ancora, il tanto da rispondere a quella sua dichiarazione.
Ma lui fece spallucce, intendendo chiaramente 'non è importante ora'.
"Denise, rompi l'Horcrux!" strillò Hermione, lanciandomi un dente di Basilisco.
Ottima idea, ragazzi.
Lo afferrai al volo e lo conficcati nel diadema, mentre un'altra parte di Voldemort se ne andava.
Improvvisamente mi venne una visione, che ritraeva Voldemort stesso insieme a Nagini, il suo serpente praticamente inseparabile.
Allora capii.
Rinvenni dalla visione con il fiatone. Guardai soddisfatta i tre miei amici che preoccupati stavano a fissarmi.
"L'ultimo... È il serpente. Dobbiamo uccidere il serpente." mormorai.
"Ti va di fare un ultimo sforzo per trovarlo?" chiese Ron.
Io annuii, quindi mi concetrai e vidi Voldemort parlare con il padre di Draco, alla rimessa delle barche, che chiedeva di Piton.
"So dov'è. Andiamo."
Partii verso la rimessa delle barche, ma giunsi insieme ai tre nella Sala Grande, dove stava accadendo il finimondo.
Adocchiai Remus e... Tonks? Inziai a correre verso di loro.
"Denise! Dove vai?"
Ignorai la voce di Hermione dietro di me e mi diressi verso di loro, mentre estrassi la bacchetta.
"Fatti da parte!" strillai a Dora.
"Denise! Cosa diavolo fai? Che ci fai qua?" domandò mentre schivò un incantesimo.
"Piuttosto che ci fai tu qui! Dovevi stare a casa!" risposi con ovvietà lanciando un incantesimo verso Bellatrix Lestrange, che purtroppo stava combattendo contro Dora.
"Potter, fatti sotto." sibilò la donna.
"Grazie, più tardi." risposi, ma solo dopo capii che quella era una tattica per farmi distrarre, poiché la donna scagliò un incantesimo verso la nipote, che cadde a terra con occhi inespressivi.
"Dora! - gridai - Rispondimi, tuo figlio ti aspetta a casa... No, no, no..."
La ragazza aveva gli occhi chiusi, era inerte, non volevo credere che potesse essere successo.
"Nymphadora!" urlai allora, ma l'unica risposta che ottenni fu il sussurro:
"Non chiamarla Nymphadora."
Remus era al mio fianco, con la bacchetta spianata, e tremava impercettibilmente.
Prese la moglie tra le braccia e le baciò la fronte, poi la adagiò a terra e si chinò sul suo petto per piangere su di lei.
"Mi vendicherò. - sussurrai - Mi vendicherò di Bellatrix Lestrange."
Sospirai, ma a quel punto fui obbligata a contrastare un incantesimo che giunse le davanti a me. Tenendo saldamente la bacchetta, mi schierai contro la schiena di Remus, per proteggere lui più che Dora, perchè ormai lei non ne aveva più bisogno, perchè lei non voleva mai essere protetta.
Dolohov, un Mangiamorte senza pietà, sbattuto ad Azkaban e lui evaso, non cedeva, così fui obbligata a lasciare Remus per tenere la bacchetta con entrambe le mani.
"Crucio! "
La Maledizione colpì Remus, come lui voleva, mentre il grido di dolore di Remus mi fece mancare il respiro.
Mi sedetti accanto a lui, mentre intorno a noi alcuni ancora combattevano, ma non mi importava.
"Remus... Remus ci sei?"
Lui annuì, pervaso dal dolore, con una smorfia sul volto per cercare di non urlare di nuovo.
"È come la luna, vero? È uguale... Sta tranquillo è uguale..." cercai di dire, mentre lui scosse il capo.
Iniziò a tremare, così aprì gli occhi.
"Non è uguale. - balbettò - Pochi sopravvivono a-alla... alla Maledizione..."
"Tu sei forte. - sostenni, mentre portai una mano sul suo volto - Teddy ti aspetta, non puoi farlo attendere troppo."
"Denise... Vinci. Per me, per Dora, per Sirius, per tua madre e per James... per tutti. T-Tu... diglielo tu... a Teddy... i-io.."
"Tranquillo glielo dirò. - lo interruppi. Mi chinai per dargli un bacio sulla guancia - Ora però alzati e combatti, ok?"
"Non... ce... Non ce la faccio..."
Esalò un sospiro e appoggiò la testa a terra.
"Denise... Ti voglio bene. Sii forte."
I suoi occhi si chiusero, lasciandomi senza speranze.
"Remus? Cosa fai? Alzati, alzati e comprimi le spalle, Remus! Vai da Teddy... Remus! "
Scoppiai in un urlo e senza che potessi fare nulla le lacrime iniziarono a scendermi calde e copiose sul viso.
Mi abbandonai a terra con la testa nasosta sul petto di Remus, mentre le mie lacrime bagnavano la sua giacca.
Sentii le mani di qualcuno sulla schiena, ma l'unica cosa che feci fu scrollare la testa e urlare più volte 'No!', che pareva una supplica ormai, per quelle due persone che mi avevano sempre sostenuto come due genitori, e che se n'erano andati troppo in fretta, lasciando un figlio orfano e me in un mare di agonia.Spazio ME
VI GIURO STO PIANGENDO 😭😭
Sono stata obbligata a mettere
*SPOILER HP7*
la morte di Remus e Tonks per evidenziare quando fossero importanti per Denise. Nella saga normale questi due personaggi sono secondo me sottovalutati, e anche la loro morte non è narrata come che per altri, il che secondo me è sbagliato, perchè sono due personaggi che meritano tanto. Devo dire che io ho sofferto più per Remus e Tonks che per altri, ed è per questo che qui ho dedicato un intero capitolo a loro.
NON venite in gruppi armati sotto casa mia, grazie.
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𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐂𝐄𝐋𝐓𝐀
FanfictionE se, al posto di Harry, i Potter avessero avuto una figlia femmina? Ella sarebbe stata in grado di fare quello che ha fatto Harry? Si sarebbe alleata con i buoni o si sarebbe unita ai Mangiamorte? Avrebbe fatto le sue scelte in funzione al bene deg...