17. Fuga da Villa Malfoy

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Avere la bacchetta di Bellatrix Lestrange puntata sul collo non è proprio una bella esperienza.
Ma in quel momento era il fatto che lei credeva che noi fossimo andati nella sua camera blindata che mi spaventava.
"Noi... Non abbiamo rubato nulla. È... È comparsa..." cercai di giustificarmi, ma a quanto pare la mia spiegazione non esaudiva le sue aspettative.
Avvicinò il suo viso al mio e i suoi occhi infuocati si incatenarono nei miei.
"Stai mentendo!"
Mi mollò il braccio e mi diede uno spintone, facendomi cadere a terra.
"Bugiarda! Bugiarda!"
Impugnò la bacchetta e mi disarmò, poi mi lanciò una Maledizione Cruciatus.
Mi contorsi per terra cercando di reprimere il dolore, ma lei non diede segno di voler smettere, quindi mi lanciò un'altra Cruciatus e scoppiai in un urlo di dolore.
Tremavo e mi sentivo gli organi in subbuglio, gli occhi mi lacrimavano ma non cedevo.
Fu allora che sentii un 'Expelliarmus', e tutto diventò improvvisamente più semplice.
Ron ed Hermione stavano combattendo contro i Mangiamorte e i Malfoy, ma non tutti i Malfoy.
Sentii una mano sulla spalla. Alzai lo sguardo. Draco mi guardava preoccupato. Quando vide che ero ancora cosciente, mi lasciò una bacchetta, la mia bacchetta, quella di cui mi aveva privato Bellatrix.
"Cosa...?"
"Combatti, Potter." disse in un sussurro, poi si alzò e sparì dalla mia vista.
Mi girai e vidi Bellatrix che stava per disarmare Hermione, quindi urlai:
"Expelliarmus! "
La bacchetta di Bellatrix finì nelle mie mani, e con la stessa disarmai anche Lucius Malfoy.
I due si voltarono a guardarmi, e un sorriso spuntò su entrambi i volti.
Bellatrix corse verso di me e mi rialzò con uno strattone, poi guardò Malfoy junior.
"È lei... Draco, chiamalo." sibilò.
Vidi il ragazzo guardare la madre, e lei ricambiare lo sguardo senza dare segni strani, ma solo allora sentimmo un rumore di... vetri?
Alzai la testa e sorrisi.
"È un elfo libero." sussurrai.
"Che cosa stai dicendo? Chi?" sbraitò Lestrange.
Alzai il braccio.
"Lui è un elfo libero."
Lo strillo di Bellatrix avvenne simultaneamente al rumore del lampadario in frantumi.
La donna mi lasciò andare, e sentii delle braccia che mi presero. Con sorpresa, scoprii essere di Draco.
"Come ti permetti di disobbedire ai tuoi padroni?" gridò Bellatrix rivolta a Dobby, con il quale ero costantemente in debito.
"Dobby non ha padroni. - decretò - Dobby è un elfo libero, ed è qui per salvare Denise Potter e i suoi amici."
Hermione, al mio fianco, mi porse la mano.
La afferrai, mentre lei afferrò insieme a Ron quella di Dobby, così ci Smaterializzammo.
Solo allora mi accorsi di due cose: Bellatrix aveva lanciato un pugnale e Draco Malfoy non mi aveva mollata.

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Draco Malfoy's P.O.V
Era da tempo che non la vedevo, praticamente dalla morte di Silente. Era passato quasi un anno e ora era lì, in casa mia, finalmente sotto i miei occhi.
Era cambiata, tantissimo anche. Ma non aveva perso il suo fascino... la sua bellezza.
Non potei non riconoscerla; anche se la Granger si era impegnata e le aveva lanciato un incantesimo irriconoscibile l'unico a riconoscerla ero io.
E non avevo detto nulla. Di proposito. Non volevo che chiamassero Voldemort, stavo capendo davvero quale fosse la mia strada, ma sopratutto non volevo che lei morisse, cosa che suona talmente surreale detta da me.
Fino a un paio d'anni fa non avrei mai pensato di dire queste parole, ma da quando Black, il suo padrino, era morto, lei era cambiata.
E indirettamente aveva cambiato anche me.
Black era morto per colpa di mia zia e di mio padre, per quella stupida Profezia, che non aveva nè capo nè coda. C'è stato un periodo, nell'estate tra il quinto e il sesto anno, che mi sono sentito quasi in colpa per tutto quello che le ho fatto, per le frasi che le ho detto, per il male fisico e psicologico che le ho procurato.
Sarà stato anche il fatto della missione che mi aveva lasciato Voldemort, di uccidere Silente, saranno stati i sentimenti che si provano a quest'età... Insomma, in quell'estate mi innamorai di lei.
Ma non una cosa passeggera, una cosa che è durata sino ad ora. Due anni di amore non ricambiato. Mi sono comportato da stronzo con lei anche per questo tempo, solo per vedere fino a dove arrivasse il suo limite di sopportazione.
Eppure quando la vedevo, volevo sputarle in faccia qualche cosa per farla soffrire, ma non mi riusciva.
Come quando mi trovò nel corridoio del settimo piano, con la sua solita determinazione era riuscita a zittirmi.
Da quando ti interessano i miei occhi, Malfoy?
Non potevo permettermi di rovinarmi e dirle che la amavo, anche perchè mio padre non avrebbe mai voluto che mi innamorassi di qualcuna, specie di Potter, soprattutto in quel periodo che dovevo portare a termine l'assassinio di Silente.
Allora ero stato obbligato a infangare il nome dei Potter, del suo padrino e a minacciarla, dicendole che le sarebbe successo qualcosa se lei mi avesse seguito ancora.
Quando invece, alla fine del sesto anno, fui costretto a lanciarle una Cruciatus per rallentarla e a far capire a tutti di essere dalla parte dei Mangiamorte, soffrii più io di lei. 
Per tutta la settimana seguente sperai che stesse bene, non volevo farle male, ma i Mangiamorte dovevano pensare che io fossi dei loro.
E sono stato sempre ai servizi di Voldemort per tutto questo tempo, quando invece non dovevo trovarmi lì, ma in altri posti.
Non potevo, ora che la rivedevo dopo un anno, dire 'Sì, è Potter' , anche perchè avrebbero chiamato Voldemort e l'avrebbero uccisa.
Non volevo che lei morisse, e dovevo farmi perdonare per essere stato un ingrato per tutti questi anni.
Le ho salvato la vita, mentendo per lei, perchè se io avessi detto la verità, lei sarebbe morta.
Ed è brutto vedere la morte della persona che si ama.
Ebbene sì, mi sono Smaterializzato con loro, dopo secoli mi sono allontanato da Voldemort e dai miei, o meglio da mio padre.
Mia madre sapeva che amavo Potter.
Ancora da quando la cotta nacque.
"Mamma, non dirlo a papà, ma mi sono innamorato di Potter."
Nemmeno lei era mai stata una vera Mangiamorte, era stata obbligata da mio padre.
Mi sorrise.
"Sai che di me ti puoi fidare. Io ti sosterrò qualunque sarà la tua scelta, Draco."
E lei sapeva, ma non ha detto nulla.
Mio padre lo verrà a sapere.
Quante volte avevo pronunciato questa frase. Eppure ora era la mia paura più grande: che davvero Lucius Malfoy sarebbe venuto a sapere che io amavo Potter.

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