22. Rivelazioni

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Sentii più persone tirarmi via dal corpo esanime di Remus, quindi mi arresi.
Ron scuoteva il capo continuamente, Hermione aveva le lacrime agli occhi mentre Draco pareva tranquillo e non troppo disperato.  In effetti non aveva mai avuto un buon feeling con Remus quando era ancora professore.
Continuavo anche io a scuotere affranta il capo, non riuscivo a fare altro, non avevo il coraggio di guardare ancora i corpi di Remus e Tonks perché avevo paura di scoppiare a piangere più di quanto non stessi già facendo.
Le lacrime non cessavano di scendermi, non parlavo, non avevo niente da dire, ero seduta in terra e mi sentivo priva di forze.
Draco si sedette accanto a me e mi abbracciò. Mi lasciai andare al contatto e mi strinsi a lui, così mi avvolse tra le sue braccia e mi baciò la fronte.
"Va tutto bene... Va tutto bene Denise." sussurrò con le labbra appoggiate alla mia fronte.
Con il pollice mi asciugò le lacrime.
"Dobbiamo andare a uccidere il serpente, ricordi? - continuò - Così lo sconfiggeremo, in ricordo di loro due."
Annuii e lo guardai negli occhi.
"Mi aiuterai, vero?"
Lui sorrise e mi diede ancora un bacio sulla fronte.
"Sempre. Fino a che ne avrai bisogno."
Mi alzai a fatica e guardai Ron ed Hermione. Entrambi mi fissavano con espressione vuota, così mi voltai e guardai i corpi esanime di Remus e Tonks.
"Vado avanti per voi. - sussurrai - Solo per voi."
Noi quattro andammo alla rimessa delle barche e ascoltammo il colloquio tra Piton e Voldemort. Questo finì poco bene, perché quest'ultimo fece uccidere brutalmente il professore.
Si Smaterializzò e noi entrammo. Mi abbassai e, non so con quale forza, misi una mano sul collo dell'uomo per cercare di fermare l'emorragia,  poi dissi:
"Resista, è tutto apposto."
Lui mi fece cenno agli occhi. Una lacrima solitaria scese sulla guancia.
"Prendila..."
Ron utilizzò una provetta per inserirla, quindi sentii le ultime parole di Piton:
"Guardami... Hai gli occhi di tua madre..."
Sospirai. Quelle parole dolevano sempre, specie ora che avevo perso anche Remus.
Mi dispiacque vedere Piton morire, mai mi era stato simpatico ma ora che avevo le lacrime dovevo andare al Pensatoio.
Con Hermione, Ron e Draco passai di nuovo dalla Sala Grande. Con un peso allo stomaco guardai la gente.
E in quel momento mi resi conto di quanta gente fosse coinvolta quella sera. Era la mia guerra, una guerra contro Voldemort, e tutte quelle persone non c'entravano nulla. Ma a lui non importava. A lui interessava solo di sé e del potere, a differenza mia. A me bastava non perdere i miei amici. Avevo già perso abbanstanza.

Arrivai all'ex ufficio di Silente e misi le lacrime di Piton nel Pensatoio.
Mi immersi e vidi parecchie cose che mi lasciarono perplessa.
Eccoli, Piton e Lily, migliori amici, e mia zia Petunia che diceva a mia madre che era un mostro.
Lo Smistamento, Lily che finisce in Grifondoro, e conosce James Potter e Sirius Black. Piton è Serpeverde, ma nonostante tutto io due restano inseparabili.
I sentimenti di Piton per mia madre, lei che si fidanza con James, il rivale di Piton
La reazione di Piton alla morte di mia madre e mio padre, la sua disperazione, le immagini scorrono rapide.
Il discorso con Silente: la morte del Preside è stata decisa da entrambi e Piton è sempre stato dei buoni, ha sempre fatto il doppio gioco e involontariamente mi ha protetta in memoria di lei.
"Quindi,  quando arriverà il momento, la ragazza deve morire?"
Silente fece di sì col capo.
"Sì, deve morire, e deve essere proprio Voldemort a farlo."
"L'ha allevata come una bestia da macello." borbottò Piton.
"Non dirmi che ti sei affezionato alla ragazza, Severus."
"È uguale a lei."
Altre immagini di me da piccola scorrevano rapide e allora uscii dal Pensatoio, più strana che mai.
Dovevo morire, non avrei mai potuto vincere.
Dovevo morire, perchè parte di Voldemort era dentro di me.
Dovevo morire, o lui non sarebbe mai morto.
Mi presi qualche minuto per capire e cercare soluzioni. Soluzioni che non c'erano.
Mi alzai, senza pensare più a nulla, se non andare nella foresta e consegnarmi a lui. 
Scesi le scale e vidi Ron ed Hermione.
"Denise, noi..."
"Condoglianze per Fred." sussurrai a Ron, perchè prima avevo visto il suo corpo tra quello dei cadaveri.
"Grazie ma... che hai?" replicò preoccupato.
"Devo andare. Manca il serpente. Poi morirà."
"No! - Hermione mi venne accanto - Non puoi consegnarti a lui!"
"Sì invece. - ribattei - È il mio compito. È sempre stato il mio compito. Se morirò io, mancherà solo il serpente e lui."
Hermione mi abbracciò, Ron fece lo stesso.
Senza altri commenti scesi le scale e uscii dal castello. Feci per dirigermi nella Foresta, ma sul mio cammino si parò Draco.
"Denise? Dove vai?"
"Da Tu-Sai-Chi." risposi a testa bassa.
"Cosa? "
"Sì. Deve uccidermi, perchè parte della sua anima è in me. Se morirà quella sua parte, promettimi che sarai tu a guidare l'uccisione di lui e Nagini." sussurrai.
"Denise... I-Io lo giuro... Ma non andare... Non morire... Denise io ti amo..."
Io lo guardai negli occhi.
"Devo andare."
Presi il suo volto tra le mani e lo baciai, l'ultimo bacio che gli avrei dato.
"Anche io ti amo, Draco."
Detto questo andai avanti, sentendo però i singhiozzi di Draco che non cessavano.

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