Per le vacanze di Natale del mio quinto anno, tornai a Grimmauld Place, ex casa della famiglia Black e ora Quartier Generale dell'Ordine della Fenice. Insieme a me tornarono anche Hermione e tutti gli Weasley.
Sul treno rimasi nello scompartimento con Hermione, Ginny, Ron e Seamus.
Arrivati alla stazione di King's Cross, Seamus si allontanò da noi e andò verso i suoi genitori, mentre io e gli altri, una volta varcata la siglia del binario 9 e tre quarti, ci dirigemmo verso il numero dodici di Grimmauld Place.
Ci aprì il signor Weasley, che trattenne i figli sulla soglia per salutarli, mentre io ed Hermione entrammo. Piombò nel corridoio la signora Weasley, che abbracciò la mia amica mentre io riuscii a sfuggirle e a recarmi in salotto, dove trovai Sirius e Remus, l'uno voltato verso al fuoco che annuiva, l'altro che gli parlottava.
"Sirius!" esclamai sulla porta.
Lui si voltò e mi sorrise, così gli corsi incontro e lo abbracciai, mentre lui mi strinse a sé accarezzandomi i lunghi e ondulati capelli castani.
"Ehi Denise."
Poi mi voltai e sorrisi anche al mio ex professore, Remus Lupin, che mi fece un cenno amichevole e dunque mi avvicinai e titubante abbracciai anche lui, anche se non con l'enfasi con cui avevo stretto il mio padrino.
Sirius si abbassò e mi guardò da capo a piedi.
"Ma guardati... come sei cresciuta. E come sei bella. Mi chiedo ancora come tu faccia a mantenere il tuo fascino nonostante tu sia una che rischia perennemente la vita." commentò.
"È vero, è vero. - convenne Remus - Tutta suo padre. Guardala! Uguale a James: la fisionomia, il sorriso malandrino, gli occhiali rotondi come i suoi... Ma non quegli occhi. So che ti annoio, ma..."
Io sorrisi.
"... ho gli occhi di mia madre." completai.
"Già, mia fantastica principessa." affermò Sirius, stringendomi in un altro abbraccio.
"Sai, sono fiero di essere il padrino di una così bella ragazza." mi informò Sirius mentre io sorridevo con il viso contro il suo petto.
Nel frattempo entrò Hermione.
"Eccola, la strega più brillante della sua età." esclamò Sirius rivolto alla mia amica. Ella sorrise e arrossì.
"Ciao, Sirius. Buongiorno, professor Lupin."
Lui scosse il capo.
"Non sono più il vostro professore. Chiamatemi Remus e non facciamo le persone formali. E ora andiamo a mangiare, ho fame." decise sorridendo.
Ci sedemmo al tavolo per mangiare e notai Alastor Moody. Con l'occhio magico, immaginai, si accorse che lo stavo guardando.
"Buongiorno, Potter."
Io, colta alla sprovvista, riuscii a borbottare una sorta di 'giorno professore'. Verso la fine del pranzo proposto dalla signora Weasley, un gufo planò verso di noi.
"Sarà entrato dal camino... Spero non si sia scottato." commentò Sirius mentre prese la copia della Gazzetta del Profeta dalle zampe dell'animale.
"A proposito, Denise, come vanno le lezioni dell'ES?" domandò mentre slegava il nodo.
"Abbiamo fatto solo due lezioni. - scambiai uno sguardo con gli altri ragazzi presenti nella stanza - Stanno andando bene."
"Benissimo, direi. - aggiunse Fred - Il primo Schiantesimo corretto in sette anni!"
Sirius spiegò il giornale e assunse un'espressione disgustata. Lo richiuse in fretta e lo sbattè da parte.
"Novità, Sirius?" chiese Ron.
"Tutte ciance." tagliò corto.
Io mi alzai e presi la copia della Gazzetta, poi lessi il titolo che spiccava in prima pagina.Le ultime su Sirius Black
Secondo fonti ignote, il pluriomicida Sirius Black, evaso da Azkaban due anni fa, sarebbe in contatto con alcuni studenti frequentanti la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui, una o più persone sarebbero infatti al corrente delle condizioni e del luogo in cui risiede Black, ma nessuno ha ancora fatto sapere nulla.
Come Inquisitore Supremo di Hogwarts, la professoressa di Difesa contro le Arti Oscure Dolores Umbridge intenderebbe interrogare i sospettati per poter ricevere informazioni utili con le quali il Ministero della Magia possa rintracciare in criminale e rispedirlo ad Azkaban. Chiunque sapesse qualcosa riguardo a questa difficile e delicata situazione è invitato a rivolgersi all'Inquisitore Supremo."Ma è orribile!" commentai.
Sirius annuì.
"Vedi, questi illusi mi danno ancora del pluriomicida." disse con disprezzo.
"Ma Sirius, tu non sei in contatto con nessuno! - riflettè Hermione - Denise non ti ha mai scritto dall'inizio dell'anno, o sbaglio?"
"È perfettamente così, Hermione. - ribadì il mio padrino - Io non ho scritto a Denise durante questi primi mesi di scuola. E allora come fanno a dire che sono in contatto con qualcuno?"
"La Squadra di Inquisizione. - disse Ginny con ovvietà - Sono tutti Serpeverde, sanno che sei il padrino della famosa Denise Potter e, tanto per mettervi nei guai, dicono che vi scrivete. Non sono stati così crudeli da dire che sei tu, Denise, che potresti eventualmente sapere di Sirius, ma sei tra i sospettati, insieme a me, Ron, Hermione, Fred e George."
La teoria di Ginny non era infondata. Aveva un senso.
"Sirius, stai certo che, se mai dovessero chiedermi di te, io non direi mai dove ti trovi. Ma quella volta a King's Cross, a inizio anno, ti è costata cara. Lucius Malfoy ti ha riconosciuto, lo ha scritto a suo figlio e lui ora ripone tutti i suoi sospetti su di me. Non che non abbia mai sospettato di me, per l'amor del cielo, ma ora... insomma, ora ha le prove." spiegai.
Sirius mi guardò.
"Qualunque cosa dovesse mai succedere a me, tu non preoccuparti. Non farti venire strambe idee tipo scrivermi, venire via da scuola o metterti in contatto con me in qualunque modo, intesi?" disse serio.
Io annuii.
"Va bene."
Credetti che non sarebbe andata così. Mi sembrava già di saperlo.
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𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐂𝐄𝐋𝐓𝐀
FanfictionE se, al posto di Harry, i Potter avessero avuto una figlia femmina? Ella sarebbe stata in grado di fare quello che ha fatto Harry? Si sarebbe alleata con i buoni o si sarebbe unita ai Mangiamorte? Avrebbe fatto le sue scelte in funzione al bene deg...