×12×

320 30 5
                                    

Yoongi
Jimin era completamente andato.

Ubriaco fradicio.

Da quando eravamo in pista, aveva chiesto almeno altri quattro drink.

Avevo tentato di dire a Namjoon di non darglieli, ma in vano.

In quel momento stava ballando in mezzo alla pista, cercavo di seguirlo ma ero troppo incantato dai suoi movimenti.

Faceva leggere onde con il corpo, i muscoli Delle sue gambe erano tesi, mentre lui sorrideva in un modo che lasciava il mio respiro spezzato e pesante.

Notai delle ragazze che lo stavano guardando, e una smorfia si formò sul mio viso.

Andai da Jimin e lo presi per un braccio.

« Che fai? Non balli? » mi disse allargando il sorriso. Sentivo il cuore andare a mille, i suoi occhi quando rideva erano così maledettamente belli. Il suo sorriso era disarmante.

« No, solo, ci sono delle ragazze che ti stanno guardando. » dissi, ricevendo un'alzata di sopracciglia da parte sua.

« Ah sì? Allora andiamo da loro, no? » disse guardandosi intorno.

« No, Jiminie. » mi avvicinai a lui, e lo girai di schiena, per farlo appoggiare sul mio petto.

Probabilmente così avrebbe sentito il mio battito del cuore accelerato, ma dovevo tenerlo lontano dagli sguardi degli altri.

Lanciai un'occhiataccia al gruppetto di ragazze che poco prima lo stavano guardando: in quel momento ci guardavano confuse, per poi tornare a prestare attenzione a qualcun'altro.

Così lasciai la mia presa su Jimin, dovevo riprendere fiato e con lui così vicino, anzi, attaccato a me, non riuscivo a fare nulla.

Ma lui non si spostò.

Si avvicinò di più, col busto e col bacino, fino a fare aderire i nostri corpi.

Non mi sorprendeva molto che dopo così tanto alcol si comportasse così, però sentire lui contro di me mi fece un effetto inspiegabile.

« Dio, Jimin... » dissi senza controllo, rimettendo le mie braccia attorno a lui.

« Hyung... Se vuoi fare le cose falle bene... »

Si girò verso di me, e si avvicinò al mio viso, mettendo le sue braccia attorno al mio collo.

Il mio respiro era veloce, si poteva sentire il mio cuore battere anche con tutta la musica presente nel locale.

Si avvicinò di più al mio viso, e mi ci volle tutta la forza che avevo in corpo per allontanarmi.

« No, Jimin... Sei ubriaco. »

« Se non lo fossi me lo daresti, un bacio...? »

« Jimin, per favore. » gli presi la mano, e lo portai in bagno.

« Dammi il telefono. »

« No! L'ultima volta che ho dato il telefono a qualcuno mi hanno quasi stuprato. » disse socchiudendo gli occhi. Allora glielo sfilai senza tante cerimonie dalla tasca dei pantaloni.

« Mi hai toccato il culo. » rise Jimin.

Lo ignorai, ma io stesso non riuscivo a contare quanti telefoni avrei dovuto sfilargli dalla tasca per essere stanco di toccarlo di nuovo.

« Sta' zitto piccoletto. Adesso chiamo Ho- »

« No, Hyung! » mi prese il telefono dalle mani e se lo rimise in tasca. In un momento fummo attaccati l'un l'altro, io con le mani sulle sue tasche posteriori, e lui sul mio petto.

Party {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora