×24×

251 15 0
                                    

Taeyong
La cosa buona dello stare in carcere, almeno nel mio caso, era che nonostante fossi appena maggiorenne, ero parecchio rispettato.

Mi alzai dalla brandina, ricevendo le solite occhiate dei miei compagni di cella. Non avevo fame, come tutte le volte, volevo solo muovermi un po'.

Ciò che mi mancava della libertà era poter correre, dove volevo, per liberarmi da qualsiasi cosa.

Prima che potessi finire di vestirmi, però, una guardia si presentò davanti alle sbarre.

« Lee Taeyong? » disse quest'ultima.

« Sono io. » feci avvicinandomi, tutti gli sguardi puntati contro di me.

« C'è un ragazzino che vuole vederla. »
Affermò poi.

« Oh... D'accordo. » l'agente mi scortò nella sala dove si potevano ricevere visite, c'era un ragazzo, ma non l'avevo mai visto prima.
Mi sedetti davanti a lui.

« Chi sei? »

« Mi chiamo Sasung. Ma tu puoi chiamarmi Winwin. »

Jimin
« Ti amo. »

Yoongi non fece nemmeno in tempo ad allontanarsi da me, che suonò il campanello.

Mi guardò, sospirando, e dirigendosi verso la porta d'ingresso. Quando la aprì, il mio cuore saltò un battito. Taehyung, Jungkook e Hoseok erano davanti alla porta di Yoongi.

« Jimin?! » Esclamarono insieme, abbracciandomi. Ero così felice di rivederli.

« Che cosa ci fai qui? » chiese Taehyung.

« Sono tornato, non me ne andrò più, si spera. » feci, mentre Yoongi li faceva entrare.

« Perché non ci hai avvisati? » disse Jungkook, sedendosi vicino a Taehyung sul divano del salotto.

« Era una sorpresa per Yoongi, se l'avessi detto a voi, gliel'avreste subito spifferato. »

« Plausibile. » fece Hoseok con un sorriso.

« Piuttosto... Cosa ci fate voi qui? È successo qualcosa? O volevate solo interrompere me e Jimin mentre- » Yoongi si fermò, guardando la faccia triste degli altri tre. Mi guardò, e io scossi la testa, non sapevo cosa fosse successo.

« Sinceramente, non è una brutta notizia. Ma ci ha parecchio sconvolti. »

« Beh? Che aspettate a dircelo? »

Jungkook si guardò intorno, mentre Tae gli stringeva la mano.

« Yuta è diverso. »

Sospirai.

« Ancora Yuta? Non possiamo ignorarlo e basta? » li vedevo tesi, ma non capivo per cosa.

« No, Jimin Hyung. Abbiamo parlato ad una ragazza che ci ha parlato di lui. Lui non è come pensiamo. Ieri sono successe parecchie cose, è strano che voi non siate venuti a saperlo. Yuta ha provato a uccidere o se stesso o il padre, non si sa, però aveva lui la pistola. Il padre è rimasto ferito ad una spalla, probabilmente ha deviato il colpo. Pensavamo che fosse morto. Tu vuoi questo, Hyung? Yuta non è così. »

Rimasi sconcertato. Com'era possibile che fosse successo tutto ciò e io non ne fossi a conoscenza? Lo yuta pieno di sé... Che aveva provato a suicidarsi? Colpa del padre?

Oppure voleva uccidere suo padre? Più plausibile...

« Comunque ora è già in cella... Come Taeyong... »

Yoongi venne a mettersi vicino a me, appoggiando la sua mano sulla mia coscia.

« Finalmente riuniti, eh? » disse, impassibile.

Party {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora