Party {Yoonmin}

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Yoongi
« Chi è? » chiesi a Jimin, vedendo il suo cellulare squillare e lui guardarlo combattuto.

« Tae... » disse spegnendo il telefono.

« Rispondi, no? »

« No... » disse, mettendo giù il cellulare e sedendosi sul divano, vicino a me.

Avevamo mangiato qualcosa e poi avevamo guardato un po' di televisione, ma io mi concentravo solo su di lui.

Era bello in tutto ciò che faceva. Aveva deciso di iniziare a studiare, chiedendomi cosa volessi fare.

« Rimango qua, ti faccio compagnia. Se vuoi ti aiuto. » gli avevo dato come risposta.

In quel momento stava guardando in basso, non mi piaceva vederlo triste, volevo capire cosa fosse successo.

« Per Jungkook? » chiesi.

« Stai tranquillo, Hyung, va tutto bene. »

« Pensiamo a studiare. Mi hanno detto che non ne avresti nemmeno bisogno. »

« Voglio dare il massimo quest'anno. Insomma, è il mio ultimo anno di liceo... »

« Fai bene a prendere sul serio la scuola, Jiminie... »

« Perché non mi parli un po' della tua scuola? Voglio sapere qualcosa del tuo passato. »

« Fidati. Non vuoi. »

« Hyung! Non pensare che non mi interessi, voglio saperlo! »

« Jimin, non importa. » mi guardò storto, poi andò a prendere i libri da un armadietto. Mi misi dietro di lui, e lo abbracciai.

« Che c'è? » mi chiese, arrossendo. Sorrisi, ma lo strinsi più forte.

« Non essere arrabbiato. Ho bisogno di tempo per dirti alcune cose. »

« Io non voglio che ci siano segreti nella nostra relazione. »

« E io voglio che ci sia una relazione. Ho paura di dirti certe cose, Jiminie. »

« Hyung, che potrà mai essere? » poi sembrò rabbuiarsi. « S-scusami. » disse mettendosi le mani sugli occhi e liberandosi dalla mia presa.

« Sono scappato di casa. »

Jimin si fermò in mezzo alla stanza.

Capendo cosa stesse provando, andai a sedermi sul divano, impotente.

« Hyung... Perché non me l'hai detto subito? »

« Sai, non è la prima cosa che viene in mente quando si parla con qualcuno che si apprezza. »

« Da quando? »

« Vivo da solo da quando ero in prima superiore. All'inizio non riuscivo a pagare l'affitto della casa in cui ero, era intestata ai miei zii ma  non ci vivevano da un po'. Le chiavi le avevo rubate. Jin mi ha aiutato, mi ha ospitato e mi ha anche dato parecchi dei suoi soldi, e della sua famiglia. Per questo gli devo tutto. Quando ho trovato lavoro alla Villa, più che altro perché non potevo entrarci, le cose si sono cominciate a stabilizzare, e quando sono diventato maggiorenne sono riuscito a organizzarmi meglio, sono riuscito anche a prendere una macchina, come hai visto. Ho rubato molto a molti per arrivare dove sono ora, compresa la mia famiglia. »

Jimin si sedette vicino a me.

« Perché? »

« I miei genitori vivono a Daegu. Io vivevo con loro. A scuola mi ero trovato male, i miei sogni... Venivano scherniti. La mia famiglia mi usava e non mi amava. Ero un peso. Così ho deciso di andarmene. Tutto qua. »