×29× {THE END}

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10 anni dopo
Jimin
Mi sdraiai sul mio comodo letto, nella mia comoda camera, quella che da ormai cinque anni dividevo con Yoongi.

La nostra casa era molto bella, lo stipendio di un giornalista e di uno psicologo uniti per formare una famiglia benestante.

Era buio, e per sbaglio toccai il braccio di Yoongi.

« Amore? » disse lui, aveva una voce strana.
Diversa dal solito.

Accesi la luce che stava sul comodino, e notai delle lacrime sul suo volto.

« Hey... Che succede? » dissi asciugandogli le guance con le mie dita. Mi sdraiai accanto a lui, su un fianco, lui era già girato verso di me.

Non rispose, ma si avvicinò a me e mi baciò.

« Ho paura... » disse Yoongi. Io gli presi entrambe le mani.

« Di cosa? »

« Jihyun... Oggi mi ha chiesto dei suoi nonni... » affermò poi. Vedere Yoongi piangere era un evento che capitava molto raramente, ma quando lo faceva mi spezzava il cuore, nonostante fossi felice che si aprisse con me.

« Io ho pensato a mio padre... E... Se io diventassi come lui? S-se abbandonassi te e Jihyun...? »

Lo zittii, Yoongi si teneva sempre tutte le sue paranoie dentro, era giusto esternarle, ma ovviamente non doveva crederci davvero.

« Tesoro ascoltami, tu non sei un cattivo padre. Tu sei il più buono, il più saggio, il più affettuoso ma autoritario padre che io conosca, compreso me! Jihyun ti ama, e io ti amo. »

« Tu sei uno psicologo, é il tuo lavoro dire tutte queste parole... » disse lui.

« Io lavoro con i ragazzi, non mi capita spesso di avere a che fare con un padre. E comunque, ti ho mai mentito, Yoongi? Tu non sei come il padre che hai conosciuto, e non lo diventerai. Perché io ti starò accanto, fino alla morte. Amore, sii te stesso. Jihyun ti vuole bene per quello che sei, suo padre, che si prende cura di lui e gli dona tutto il suo amore. Tu lo ami davvero, io lo so, non potresti mai ferirlo. E non lo farai. »

Yoongi si avvicinò a me e mi abbracciò molto forte.

« Ti amo. » disse.

« Anche io ti amo, ora calmati, okay? É meglio se ti riposi. »

Lui sorrise.

« Mi sono dimenticato di chiederlo... Come stai? Come é andata oggi al lavoro? »

« Bene, c'è un sedicenne alcolizzato che é venuto mezzo ubriaco all'appuntamento, mi sono fatto quattro risate. Oh, aspetta, forse ne ha diciotto, di anni. »

Yoongi mi guardò e fece una piccola risata.

« Mh, mi ricorda qualcuno. »

Io gli diedi uno schiaffo sulla spalla.

« Peccato che te lo sia sposato quel diciottenne alcolizzato, eh? »

Lui sorrise.

« Non ne avevi sedici? » ridemmo tutti e due, e subito dopo sentimmo bussare alla porta.

« Papà, sei qui? » Jihyun entrò nella stanza, aveva gli occhioni spalancati e i capelli in disordine, il pigiama era un po' stropicciato e la sua voce assonnata.

Quando si accorse che sul letto c'eravamo sia io che Yoongi, sorrise, e saltò sul materasso, mettendosi tra noi due.

« Ho fatto un brutto sogno... » disse poi, rispondendo al sorriso di Yoongi.

Party {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora