Prologo

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Prima...

Nicholas

Nicholas Fernández può uscire. Stia attento la prossima volta" mi dice la guardia del riformatorio della mia città, Valencia . Prendo la mia giacca e le mie poche cose dalla seduta e dal bagno della cella in cui ho vissuto per questi ultimi quattro anni. Esco sbattendo la porta e salutando i miei amici di cella per così dire, gente che ha commesso omicidi o ha commesso furti o frodi.
La luce del sole si riflette sui miei occhiali da sole neri, vedo mio padre che mi fa cenno di venire verso la macchina, io la mia l'ho dovuta abbandonare come la casa e la mia vita sociale prima di entrare qui.
" figliolo sei cresciuto" dice mio padre fissandomi, sono ben quattro anni che non lo vedo e non è cambiato,dopo la morte di mia madre credo si stia riprendendo. Annuisco e vado sul lato del passeggero e apro la portiera e dopo essermi seduto prendo dalla tasca della portiera le sigarette e l'accendino di mio padre, ne accendo una e mio padre mette in moto. Non ho emesso una parola da quando sono uscito, è colpa sua se ho passato quei lunghi anni dietro quelle stupide barre di ferro, dormendo su quel letto o meglio quella panca rigida come il cemento e urinando in una scodella di acciaio. Con i soldi che aveva poteva provvedere ad una cella più confortevole. Dopo una buona mezz'ora torniamo a casa, scendo ed entro direzione camera mia, entro e vedo tutto color rosa pastello con delle rose sulle pareti e un letto matrimoniale sempre rosa. O sono diventato daltonico, oppure la mia camera è stata stravolta. Scendo le scale e trovo mio padre in cucina a bere un bicchiere di vino e leggendo gli ultimi cambiamenti del mercato.
" cosa cazzo hai fatto della mia stanza?" urlo come un pazzo
" non è più la tua stanza da quando hai fatto quelle stronzate!"
" allora dove cazzo dormirò?"
" nella vecchia soffita mi pare logico"
" non ha senso se vivo qui!!!" sento dei tacchi sul parquet e una donna compare con dei fiori in mano. Penso sia la nuova governante, appena però mio padre si alza e la prende per mano e capisco che è qualcosa di più
" Nico lei è la mia compagna" ha due occhi verdi molto intensi, capelli lunghi e dritti castani e una carnagione chiara e fisico da modella, magari lo è stata.
" Sei la nuova... Amichetta di mio padre?" dico accendendo un'altra sigaretta
" veramente no. E la tua matrigna" dice come se pensasse che io lo sapessi già
" e posso sapere allora che diavolo hai fatto la stanza rosa? Pensavo che dormissi con mio padre" sento dei passi nella libreria di mia madre così entro e vedo una ragazzina che avrà qualche anno in meno di me, io ne ho 18 lei ne avrà massimo 16 che cerca tra gli scaffali qualche libro, come osa solo avvicinarsi ai libri di mia madre?
Entro e mi metto dietro di lei che non se ne accorge, lo capisco e cuffiette bianche nelle sue orecchie collegate al suo iPhone nella tasca posteriore del jeans. Indietreggia e sbatte contro il mio petto muscoloso, in cella mi sono allenato fortemente e ho mantenuto il mio fisico che piace alle ragazze.
Si gira e toglie le cuffiette e mi fissa negli occhi, due pozze sullo smeraldo azzurro, due labbra carnose e i capelli raccolti in una cosa morbida. La scruto e noto che ha un fisico davvero bello come la compagna di mio padre.
" vedo che vi siete conosciuti. Lei è Julia tua sorella. È più piccola di te di due soli anni ma è molto piu matura di te" oltre ad una matrigna anche una sorella, non potrò mai considerarle come tali, nessuno prenderà il posto di mia madre e non voglio avere fratelli e sorelle.Julia mi porge la mano, faccio finta di porgerla e ovviamente le volto le spalle e me ne vado fuori di casa a farmi un giro, prendo il bus di linea e raggiungo la casa del mio migliore amico Alex, appena mi vede ci abbracciamo forte e ci sediamo in veranda a casa sua mentre beviamo una birra e gli racconto tutto.
Il mio telefono non smette di suonare da quando me ne sono andato, verso sera prendo e torno a casa, loro avevano già cenato ma c'era un piatto lo stesso con una fetta di pizza e un bicchiere di coca cola. La scaldo e mangio mentre navigo sul cellulare vedo che Julia entra in cucina e si versa un bicchiere di acqua dal frigorifero, sposta la sedia e mi guarda
"ehi... Non credo che abbiamo iniziato col piede giusto"
" senti non esisti per me. Vivi qui e ti sei presa la mia stanza. Bene. Ognuno fa per sé. Ora vattene che devo uscire con una ragazza" vedo che torna di sopra e io finisco di cenare pensando a come sarà la mia vita con due donne estranee in casa mia. Se solo mia madre fosse qui.

Buonasera a tutti ecco il primo capitolo di questo nuovo libro,lo so avrei dovuto aggiornare a settembre ma ne avevo voglia 😂😂
Siete pronti a leggere e scoprire le avventure di Julia e Nico?
Io si 😂❤️
Ringrazio in anticipo

Impossible LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora