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Il continuo del 13 è nel 15❤️

Julia

Il vento mi muove i capelli e il sole riscalda la mia pelle, sono in macchina con Sophie direzione tour della Spagna. Le avevo regalato un biglietto per lei e un'altra persona per vedere alcune mete in Spagna e dintorni visto che lei mi aveva regalato per il compleanno un bracciale con dei diamantini e una piccola ancora, non era il suo compleanno ma lei è la mia migliore amica e se le voglio fare un regalo beh glielo faccio, senza di lei credo che mi sarei sgretolata.
Pensavo che andasse col suo ragazzo ma lei voleva espressamente me, e così ora eccoci qui, lascio guidare lei perché io ieri sera sono uscita con Nico e ho fatto tardi e so quanto sia importante guidare in sicurezza e così lascio a lei l'arduo compito di guidare mentre io ripenso a ieri sera ai nostri baci sotto il ponte per non farci vedere per ripararci dalla pioggia e dagli sguardi della gente.
Come prima tappa ci sarà Siviglia, poi Barcellona e Madrid giusto quei giorni per staccare da tutto e tutti, ci sono dei momenti nella vita dove l'unica cosa di cui hai bisogno è te stessa e così abbiamo fatto le valigie e ora eccoci qua.
Siviglia è davvero una città incantevole, ci sono dei piccoli posticini dove poter gustare i piatti della cucina locale,per non parlare delle chiese e dei monumenti non abbiamo un hotel ma abbiamo prenotato dei B&B perché volevamo spendere poco e investire i soldi nelle strutture o nei souvenir. La cattedrale era stupenda nel suo stile imponente e gotico, Sop mi ha trascinata e abbiamo visto tutte le opere e le statue e lei si è immaginata di percorrere la navata con Alex un giorno, ne è davvero innamorata.
Poi siamo state a Barcellona e abbiamo passeggiato lungo la Rambla tra gli artisti da strada, abbiamo ballato e riso e poi abbiamo mangiato delle tapas che sarebbero dei mini piatti così hai la possibilità di mangiare e assaporare molte cose e la scena divertente è stata quando per errore ci ha ko servito del pollo con peperoni solo che erano piccanti e io e Sop abbiamo iniziato a bere e mangiare pane per far passare il dolore alla lingua, Sop era entrata in cucina a fare una lavata di testa al cuoco che poi abbiamo scoperto essere messicano ed ecco spiegato il perché delleccesivo piccante.
Abbiamo viaggiato per ben tre giorni però abbiamo visto tantissimi posti che mai avrei visto credo perché di sicuro mia madre non mi avrebbe mandata visto ciò che ho combinato in passato. Tra shopping, grandi mangiate e feste in spiaggia per me e Sop è giunto il momento di tornare a casa così percorriamo la super strada ma è troppo cara e trafficata così Sop decide di prendere la provinciale in mezzo alle colline, un po più lunga ma almeno non ci sono gli autisti sclerati che suonano costantemente per il traffico. Va tutto bene finché la macchina non segnala un problema perché inizia a lampeggiare e poco dopo dal cofano esce del vapore nero, Sop dopo aver messo la freccia accosta vicino ad un campo di grano e apre il cofano
" tesoro siamo a piedi... La macchina ha fuso il motore"
" no ti prego non dire così" proviamo a chiamare un carro attrezzi ma non c'è campo, ci sediamo in macchina e aspettiamo che qualcuno possa aiutarci. Noto un camion rosso di una casa automobilistica vuoto, potrebbe darci un passaggio così scendo e faccio il segno del pistop e si ferma e vediamo un vecchio con la pancia che esce dalla canotta con tutto il pelo sul petto, dei grossi baffi neri e tutto pelato
" volete un passaggio donzelle?" ci dice mentre mastica uno stuzzicadente, la visione è pessima.
" Sop facciamo finta di niente ti prego non mi piace sto qui..."
" Non piace neanche a me. È sudaticcio, ha una maglia sporca e ha... ha qualcosa tra i denti. Dio! Ma li lava?"
" Credo che non ne abbia il tempo anche se pare che abbia i chicci del riso della paella... Oddio Sop sta scendendo
" Nono, non farlo avvicinare o giuro che do di matto. Può essere un seria killer, sai so riconoscerli"
" Dio sembra di stare in un incubo... Oddio aspetta che qualcosa li per terra magari ci possiamo difendere!!
Sop è solo uno scopino del gabinetto... Ma che ci fa qui?"
" Non lo so, forse lui è il re dei cessi puzza proprio come un gabinetto intasato"
" gaurdate che sono qui"
" Ehm non ci serve il suo alito, cioè aiuto... La prego torni pure sul suo camion e vada lontano"
" Non abbiamo bisogno del suo aiuto, stia solo cercando un ristorante"
" Ehm siamo una coppia e sa volevamo cenare e poi divertirci in stanza... Sop reggimi il gioco ti supplico così ci lascerà stare"
"Ma non so fare la parte di una lesbica" dice sottovoce, le do una gomitata nel costato "Stronza... e va bene" mi fulmina con lo sguardo. "Sì, la mia ragazza ha ragione." Mi prende la mano e la intreccia alla mia e di sottecchi mi fulmina con lo sguardo.
" quel fumo e l'odore.. La macchina non vi porterà mai a destinazione"
" Lo sappiamo che si è fuso il motore ma non ci serve aiuto mio dio... Vada la prego avrà sicuramente di meglio da fare che stare con due fidanzate..."
"Sì è vero." Mi posa un bacio sulla guancia. "Abbiamo già chiamato i nostri genitori, qualche ora fa."
" questa zona ha le linee isolate c'è il cartello a inizio percorso"
"Okay non c'è campo però scusi la sincerità..." leggendo il nome sul berretto
"Gaston. Lei non ha un bell'aspetto e non ci fidiamo degli sconosciuti"
"Grazie, siamo a posto così."
"un passaggio non mi costa"
" Si ma noi andiamo a Valencia e dubito lei vada da quelle parti. Poi non abbiamo soldi ne niente anche se lei carica la macchina sul rimorchio..."
" Prendetela come una gentilezza, non mi prenderei nulla. Questa strada non è sicura di notte e credetemi posso sembrare una persona rude, ma non farei mai del male a delle ragazzine. Ho delle figlie della vostra età"
" Ehm forse dovremmo... Cioè non voglio che ci accada qualcosa Sop.. Sto io vicino a lui tu vicino al finestrino. Va bene carica pure la macchina" va a prendere il necessario intanto prendo le cose principali dal bagagliaio
"Ma non dobbiamo farlo x forza"
" Sop io preferisco saperti sul camion che qui a tremare per il freddo della notte o magari trovarci qualche screanzato addosso."
"Ma devi venire con me, io da sola non ci vado o con te o resto qui. E dio, se mi verrà la bronchite non mi importa"
" Per carità vengo con te, ovvio che non ti lascio da sola... Ehm okay aiutami a salire e siediti vicino a me. Tieni, ho queste salviettine al limone così non senti la puzza di piedi e chissà che altro"
Dio, ci verrà la tubercolosi o peggio. Io non voglio morire come quelli del Medioevo. Dio santissimo! Siamo nel ventesimo secolo" sento che la macchina sale dietro al rimorchio e viene fissata e lui che si avvicina alla portiera
"Senti se vuoi e dico se vuoi tu vai dietro nella macchina tanto è ben salda e io sto qui con Gaston, dobbiamo dirgli la strada finché non avremo campo per chiamare i nostri ragazzi"
"Resto con te, non ti lascio"
" Va bene dai vieni qui e sta tranquilla che non ti farei mai rischiare la vita! Ehm allora Gaston noi viviamo a Valencia, ma va bene se ci lasci alla pomba di benzina che poi ti indicherò ci vengono a prendere i nostri migliori amici"
" va bene ma non so ancora i vostri nomi cioè almeno per fare conversazione"
"Se ci lascia il recapito, potremmo mandarle il denaro x il disturbo" dice sop
" ci chiamiamo Julia e Sophie. E davvero la mia migliore amica ha ragione o almeno le paghiamo un hotel e un pasto caldo"
" Ragazze accetto a patto che la smettete di tremare. Non sono uno con cattive intenzioni o chissà che altro. Sono un padre single con due figlie di cui una malata di tumore al cuore, lavoro e guadagno una miseria per loro, la mia ex moglie se ne è andata quando a  nostra figlia venne diagnosticato quel brutto male. Lo so non sono di bell'aspetto né niente ma ho venduto la casa e ciò che mi resta è per le mie figlie Isla e Bonny"
"Mi dispiace." Dice sop
" Sop hai guidato per tutti sti giorni devi riposare appoggiati a me e dormi..." quando la sento appisolarsi appoggio la mano sul braccio di Gaston" mi spiace moltissimo per ciò che stai passando so cosa vuol dire sentirsi impotenti... Quando arriviamo a Valencia svegliami per favore e se devi fare qualche sosta non esitare "
" Ehi bellezze siamo arrivati... E qua prende se volete chiamare i vostri ragazzi. So bene che non siete lesbiche"
" Sop svegliati siamo arrivati... Chiami tu o chiamo io Alex o Nico?"
"Chiama Nico, io e Alex a malapena parliamo"
" ehm okay... Anche se non è il momento però mi scoccia che tu non ti apra con me, io con te lo faccio" compongo il numero e sento la sua voce assonnata

" Ehi"
" ehi Ju sono le quattro del mattino. Stai bene?"
" si abbiamo rotto la macchina e Gaston ci ha dato un passaggio"
" Gaston chi??? Mandami la posizione subito"
" okay" gli mando la posizione e poco dopo arriviamo alla stazione della benzina e vedo l'Audi rossa opaca di Nico e lui appoggiato, appena faccio scendere Sop lui si avvicina e mi bacia come per marchiare il territorio, sono in imbarazzo perché non lho mai baciato davanti a Sop
" amico sta sereno non le ho fatto niente ne a lei ne a Sop" vedo che Nico annuisce e stringe la mano a Gaston che dopo averci salutato ci lascia la macchina così domani mattina potremo chiamare il carro attrezzi, per fortuna questa pomba di benzina è del cugino di una nostra compagna di scuola così non avremo problemi. Lo salutiamo e parte verso l'Italia.
" Sop si ferma da noi Nico. Se ci dai una mano" non mi risponde nemmeno e prende le cose e le carica, intanto io abbraccio Sop perché c'è l'abbiamo fatta da sole e insieme e le poso un bacio sulla guancia
" quando vorrai Sop io ti ascolterò, sai che ci sono no?"
"Lo so"
" Così saliamo dietro in auto e appena arriviamo a casa saliamo dal garage per non svegliare mamma e Enrique, Sop va nella mia stanza e la lascio dormire un po', io vado in stanza di nico e dopo aver tolto i leggins mi metto nel letto e poco dopo mi raggiunge anche Nico che mi fissa scuro in volto
" ma che ti prende? Ve ne vado se vuoi"
" poteva succedere qualcosa e io non c'ero"
" non è successo niente sul serio. Ora mi abbracci?" mi apre le braccia e mi ci fiondo, poco dopo mi addormento sentendo nico che mi posa dei bacini sulla testa.

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