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Capitolo 13
Julia

Sono nella mia stanza con i crampi bello stomaco, tra poche ore dovrò uscire con Nicholas e parlare faccia a faccia senza insulti o secondi fini.
Decido di indossare un vestitito a fantasia floreale nero e dei sandaletti con tacchetti con delle piccole pietre argento e rosa, sarebbero di mia madre ma avendo stesso fisico e numero di scarpa riusciamo a scambiarci abiti e scarpe.
" dannato laccetto!" queste scarpe sono tanto belle quanto impossibili da allacciare
" posso aiutare?" sentire la sua voce è come una folata d'aria fresca dopo una giornata di caldo torrido
" Mith sei tornato da me!!" corro nonostante la possibilità di inciampare e mi lancio tra le sue braccia forte come non mai, era tornato in Francia dai suoi parenti per una riunione di famiglia visto che una loro cugina dalla Scozia era venuta apposta in visita e voleva che andassi con lui ma avevo degli esami di letteratura inglese e spagnola e non potevo rimandarli, prima me li sarei tolta prima avrei potuto avere del tempo per me, come oggi.
" ma come siamo belle" dice sorridendomi
" sono sempre bella io" gli dico mentre finisco di truccarmi e di farmi una treccia laterale
" siediti sul letto che ti aiuto ad allacciare le scarpe anche se non mi hai ancora detto come mai sei così in tiro princesa" mi siedo e gli porgo le caviglie in modo che possa chiudere il laccetto, mentre penso a cosa dirgli
" vado a fare un giro in moto e a bere qualcosa con Nico..."
" primo da quando voi due vi tollerate? Non dimentico che ha cercato di annegarti. Secondo... Così in tiro per il tuo fratellastro?"
" stiamo cercando di far funzionare le cose Mitch. Per i nostri genitori "
" quindi non ti sei messa tutta bella e il profumo e il gloss come se fosse un appuntamento galante vero? " sento una nota strana nella sua voce, come se gli dispiacesse
" Io e lui ci siamo baciati. Due volte, cioè una ero incosciente e l'altra no. E ho capito che non mi è indifferente "
" vi siete baciati? E non me lo hai mai detto scusami? Ero in Francia mica nel Burundi senza internet!"
" Mitch te lo avrei detto ovviamente! Lui ha detto che sente qualcosa per me e beh io non lo so cioè sai io... "
" no il problema è che tu vuoi che lui ti ferisca e ti distrugga! Lui non va bene per te, io vado bene per te ma evidentemente non sono abbastanza tossico e tatuato per te! "
" cosa centri tu ora? "
" Julia sono innamorato di te dal primo giorno che sei arrivata in Francia e mi hai convinto a seguire un corso di cucina! Da quando ci sei tu io ho visto un mondo diverso, io.. "
" mitch io non sento lo stesso... Mi spiace ferirti te lo giuro ma non ti voglio prendere in giro. Sei... " mi prende il viso tra le mani e posa un bacio sulle mie labbra, lo spingo via e gli metto una mano sulla bocca
" ma perché vuoi complicare le cose tra di noi? Siamo migliori amici, io sento e voglio questo per noi nulla di più! "
" quando lui ti distruggerà non venire a piangere da me. Io vado ti lascio al tuo bellissimo appuntamento" sbatte la porta con violenza che la foto sulla mensola cade, mi avvicino e vedo la foto di me lui e Sophie al mare sulla spiaggia. Prendo la foto e raccolgo la cornice che poso sulla scrivania, scendo che Nico mi aspetta, caccio indietro le lacrime e scendo la scala e vedo Nico in tutto il suo splendore appoggiato ad una moto nera, è davvero bellissimo e con quel leggero rossore sotto le gote dovuto al sole ancora di più.
" ehi... Ma stavi piangendo?" dice avvicinandosi e fissandomi
" no è che come una scema mi sono messa il mascara nell'occhio e mi ha bruciato un pochino ma ora sto bene..." dico mentre mi porge il casco per metterlo e andare verso il retro della moto, cavolo se è alta però
" certo che così sei davvero bellissima. Ho quasi paura di non resisterti con quel vestitino, in moto poi sarà ancora più corto " solo ora mi rendo conto di quanto io sia stata scema a mettere un abito e non un leggins o una tuta.
Si siede e io mi metto dietro tenendomi alla sua vita, chiudo gli occhi ho così paura della velocità
" Sei pronta per il nostro appuntamento? "
" e chi ha detto che è un appuntamento? Dobbiamo parlare prima io e te e seriamente..." non risponde e mette in moto sfrecciano per le vie di Valencia, viaggiamo per un bel po' e arriviamo davanti ad un pub irlandese.
Appena entrati vedo tantissimi biker e tanta gente strana, se voleva trovare un luogo dove nessuno ci avrebbe visto e alquanto bizzarro. Ci sediamo su un tavolino con il banco alto così mi siedo sullo sgabello con il suo aiuto e poco dopo decidiamo di prendere due Veneziani e qualche nocciolina per spezzare la fame. Appena mi posano il bicchiere ne bevo parecchio per smorzare la tensione, lui ride e mi prende il bicchiere tra le mani
" che foga signorina... Chissà se anche dopo che ti avrò baciato farai lo stesso" sono più rossa del cocktail ma so che ha ragione, dobbiamo parlare.
" posso andare un attimo al bagno?" annuisce e mi indica una porticina di legno, prendo dalla borsetta il cellulare e provo a chiamare Mitch per sapere se sta bene e tutto ma parte subito la segreteria telefonica, mi rendo conto che io non ho colpe di ciò che sta accadendo tra noi e che se io voglio rischiare con Nico devo farlo. Rientro e mi risiedo pronta a chiarire questi nostri sentimenti.

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