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Buona notte ❤️

Julia

" okay allora I sacchi li abbiamo riempiti ora vediamo di nasconderli per bene!" ci urla Pedro a me e ai ragazzi, abbiamo barattato alcuni gioielli rubati e alcune placche d'oro della chiesa in cambio di grossi carichi di droga che venderemo al triplo, purtroppo Pedro mi tiene il fiato sul collo, così devo ancora mentire a Nico, so che quando lo verrà a sapere mi odierà o lascerà, ma preferisco il suo odio che saperlo morto a causa mia.
" Julia questa borsa la devi portare a casa con te. Io e gli il resto"
" no non posso! Sai che mia madre pulisce le stanze e se poi canta alla polizia?"
" uccellino mio non ti preoccupare... La uccido se sarà così idiota da parlare" deglutisco rumorosamente, mi faccio lasciare davanti a  casa e corro in stanza a nascondere i pacchetti sotto la rete nel letto, e gli altri dentro delle scatole di scarpe invernali.
" tesoro sei tu?" sento Nico chiamarmi, corro in doccia per levarmi i vestiti sporchi di terra e sangue, uno dei tizi non voleva sganciare subito la droga così Pedro gli ha sparato un colpo in fronte e gli schizzi sono finiti su tutti noi. 
" mi sto lavando amore un attimo" esco velocemente e mi avvolgo il corpo in un telo ed esco dandogli un bacio a fior di labbra.
" com'è andato l'esame?" mi chiede tranquillo, gli ho detto che avevo un esame di lingua francese
" oh bene anzi ho preso il..." vedo che mi mostra una foto sul cellulare, è il portone della nostra università con un cartello che era chiusa per disinfestazione di ratti
" io ti posso spiegare..." mette una mano davanti per fermarmi, vedo che si siede sul letto ma è troppo duro, mannaggia a me che ho disposto I pacchetti in malo modo, sposta il materasso e toglie i famosi sacchettini di droga che sono oro per Pedro.
" sei una fottuta spacciatrice! Dio Julia non ti facevo così stupida!"  dice lanciando quei pacchi contro il muro
" non rovinare la merce o mi uccide quell'uomo!" sto per andare a raccogliere quando mi prende per un polso e mi sbatte sul letto, ho paura della sua reazione tanto che metto le mani davanti al viso col timore che mi possa fare del male o peggio, vedo che prepara la mano come per colpirmi ma la ritrae appena si rende conto del suo gesto
" ju io non volevo... Cioè non ti avrei mai..."
" vattene fuori di qui vattene!!" urlo piangendo forte, mi ha ferito notevolmente e se penso a ciò che stava per farmi, mi scosto i capelli dal viso e vedo che ho la mano sporca di sangue, mi deve aver graffiato col suo bracciale metallico, mi alzo e vado al bagno a medicarmi, lui è sulla porta e mi fissa come un fantasma
" ti ho detto di girare i tacchi e andare a fanculo!!"
" non volevo farti male. Te lo giuro sono uscito di senno ... Perdonami non potrei mai ferire la donna che amo"
" hai avuto una reazione aggressiva e impulsiva! Non sai nemmeno cosa io... No ma aspetta non ti devo spiegazioni!"
" io voglio capire. Perché tu ti sei ridotta? Da quanto?" sbuffo e vado sul letto, lui prova ad avvicinarsi ma appena vede che sono arrabbiata si mette sul puf nero e mi lascia parlare
" io lo faccio da quando ho 14 anni. Conosco Pedro, il mio capo, fin da bambina appena uscita dalla scuola media. Avevo appena scoperto la verità, cioè che mio padre era morto e non viaggiava per lavoro. Ero uscita da scuola e stavo passando in una via quando un uomo mi voleva fare del male e Pedro è intervenuto. Da allora per ringraziarlo lavoro per lui"
" ma quando sei arrivata con tua madre lui... Aspetta non eri così non ti ho"
" ero uscita dal giro appena compiuti i 16 anni. Poco prima di venire qui da te e tuo padre. Solo che mi ha ritrovato e quindi tutto è ricominciato"
"  e perché non mi hai detto mai niente? Volevo sapere il tuo passato"
" ci sono cose che devono restare private. Non potevo dirle a nessuno. Non le dissi nemmeno al medico curante"
"  Pedro... Aspetta sto qui" vedo che prende il cellulare e mi fa vedere una foto della festa del suo compleanno e lo vedo e annuisco e sbuffo prendendo un cuscino tra noi due, non lo voglio vicino
" sto figlio di... Mamma mia lo conosco bene! Era dentro con me! Ju metti giù il cuscino... Ci sono io con te"
" no non puoi. Devi stare fuori!" scoppio a piangere, lo devo allontanare da me per il suo bene.
" non se ne parla, siamo una coppia e sarà così per sempre" lancia via il cuscino e mi solleva tra le braccia, mi lascio cullare e piango fortissimo.

Da quel giorno diciamo che alcune cose sono cambiate, continuo a lavorare per Pedro ma Nico diciamo che vuole sapere tutto e per tempo, spero solo Pedro non se ne accorga.
" Julia amore bussano alla porta!!" mi urla mamma mentre urla dalla sala che sta passando l'aspirapolvere
" vado ioooo" corro alla porta e apro, un signore con una barba e occhi chiari mi sorride e porge delle rose rosse
" ciao Julia che bello rivederti" lo studio bene e mi accorgo che la persona davanti a me è un fantasma, gli tocco la mano e vedo che è reale, mi gira la testa e cado al suolo, l'unica cosa che sento è mia madre urlare
" Leon"

Impossible LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora