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Il ritorno fu più caotico del previsto, Cass era in braccio a me e le altre sui sedili posteriori, continuavano ad urlare e ridere raccontandoci delle loro emozionanti avventure, Lily si era rotta la maglietta giocando a nascondino, Abbie aveva perso tutti i pastelli e Kim aveva litigato con una bambina per una merendina.
Ethan inserì un cd contenente le sigle dei cartoni animati per riportare il silenzio, si azzittirono tutte ascoltando le canzoni come ipnotizzate, solo a me fecero l'effetto opposto, iniziai a cantare animatamente ballando quanto mi fosse possibile con Cass in braccio, quindi iniziai ad usare la bambina come marionetta mentre lei ed Ethan ridevano di cuore prendendomi in giro.

Salii in camera cercando Jette ma non era ancora tornata, allora annoiata decisi di andare in spiaggia, pescai a caso un libro tra quelli che mi aveva consegnato la direttrice e mi avviai.
Passai un paio d'ore a studiare biologia finché non sentii la voce solare di Dave chiamarmi da lontano < Sirenetta è ora di cena!! > urlò piroettando, < Allora com'è andata la tua giornata? > mi chiese mentre passeggiavamo sulla strada del ritorno costeggiata da fiori di mille colori, < Niente di entusiasmante, la tua invece? > gli chiesi curiosa di come avessero trascorso il pomeriggio < Tutto bene, ci siamo mangiati una cosa e abbiamo fatto un giro al centro > disse con le mani nelle tasche e alzando le spalle.
Eravamo ormai arrivati, < Stasera usciamo, vieni? > mi chiese aprendo il piccolo cancello di ferro del cortile, < Non mi va molto in   realtà > confessai < Pensi davvero che Jette accetterà un rifiuto? > chiese il moro sorridendo furbamente < Hai ragione, riesce sempre a convincermi > dissi ridendo < Tranquilla ha un dono per convincere le persone > nel frattempo avevamo superato l'atrio e svoltando a sinistra attraversammo le grandi porte di vetro della mensa immettendoci in un vociare confuso di troppe persone.

Al tavolo Jette mi propose lo stesso invito di Dave, non accettando un rifiuto come risposta.
Stavamo decidendo cosa indossare per la serata  quando sentii Chase ed Ethan salutare allegramente una ragazza che si avvicinava, mi voltai per vedere meglio e notai la ragazza dai capelli blu che mi aveva accolta il primo giorno,
< Bentornata Beth! > disse Chase alzandosi per salutarla seguito da Ethan < Era ora che ti decidessi a tornare! > replicò quest'ultimo, lei abbracciò affettuosamente entrambi con fare fraterno e poi salutò il resto del gruppo, solo allora notai che era accompagnata da un ragazzo castano e riccio, che successivamente capii si chiamasse Rick, salutò amichevolmente solo Ethan e Chase e si sedette a parlare con loro. Bethany si era seduta di fronte a noi e stava parlando con Jette, aveva i capelli raccolti in una crocchia disordinata, < Allora è andato tutto bene? > chiese enigmatica la mia compagna di stanza < Insomma, diciamo di sì dai, stasera che si fa? Avete organizzato qualcosa? > rivolse la domanda a Jette ma guardò Ethan in cerca di risposte < Si usciamo > gli rispose lui < Perfetto mi aggrego a voi bimbi! > canticchiò felice ma guardandomi con fare sospettoso.

Io e Jette ci preparammo impiegando più tempo del previsto, continuavamo a fermarci per chiacchierare o per ballare a ritmo di musica. Quando Chase entrò in stanza per comunicarci l'orario e avvertirci di partire, ci trovò sul letto a cantare a squarciagola usando delle spazzole come microfoni, Jette gli si avvicinò ballando, dopo un attimo di perplessità lui si lasciò andare unendosi a lei e facendola piroettare mentre io cantavo da solista. Alfred entrò in stanza improvvisamente e sorrise vedendoci, Jette interruppe il suo ballo imbarazzata staccandosi da Chase ma Alfred non ci fece molto caso < Ecco che fine avevate fatto, che amici siete che non mi invitate alle vostre feste?! > disse ironicamente sorridendo e noi scoppiammo a ridere all'unisono.
Mi infilai le décolleté  in vernice nera e uscii dalla stanza seguendo gli altri.
Jette camminava spedita facendo svolazzare un po' troppo il suo vestito azzurro caratterizzato da una profonda scollatura sulla schiena, e guardandola mi chiesi perché l'arrivo di Alfred l'avesse tanto turbata.
Scesi le scale lentamente cercando di non inciampare e fare una figuraccia di fronte a tutti, tirai un sospiro di sollievo quando finalmente raggiunsi l'atrio e sentii il suo sguardo bruciarmi sulla pelle, alzai la testa e lo vidi, aveva una camicia nera con le maniche arrotolate ed era appoggiato ad una colonna con le braccia conserte come suo solito mentre osservava il mio vestito, era un tubino nero con una scollatura non troppo vistosa e con un piccolo spacco sulla coscia sinistra delineato da una cerniera lampo dorata.
Ethan mi si avvicinò con fare scontroso < Come ti sei vestita?! Vatti a cambiare > ordinò oltraggiandomi < Scherzi? Non hai visto come sono vestite le altre? > diedi un'occhiata veloce agli altri e mi accorsi che mancavano solamente Rachel e Sharon, le quali scesero le scale impettite, fiere della loro entrata di scena, indossavano dei vestiti con profonde scollature e tacchi vertiginosi, Ethan sbuffò e se ne andò non convinto pienamente dalla situazione.
Intanto Chase vedendomi un po' confusa mi si avvicinò appoggiando confidenzialmente il suo braccio sulle spalle, mi irrigidii subito, leggermente sorpresa ma poi mi rilassai mentre lui parlava e faceva battute per farmi ridere.

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