Capitolo 18

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"Hope scendi, è ora di cena!" urlò papà dal piano di sotto. Stavo parlando  al telefono con Blake, ci stavamo mettendo daccordo su cosa fare per il weekend.

"PA' NON HO FAME, " urlai  coprendo il telefono con la mano. Simba abbaiò un paio di volte spaventato dal tono di papà. Scesi dal letto e lo presi in braccio poi lo accarezzai , facendolo sentire al sicuro.

"PORTA QUI' IL TUO CULO O VERRO' A PRENDERTI CON LE CATTIVE," rispose furioso. Alzai gli occhi al cielo. "LO SO CHE STA ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO," aggiunse. Sentii Phoebe e la mamma ridere . Rimisi il telefono vicino all'orecchi e sentii Blake ridacchiare. "Dio, non lo sopporto," dissi a denti stretti.

"E' tuo padre e ti vuole bene e anche tu ne vuoi a lui," rispose lui. Perchè Blake riusciva sempre a trovare un lato positivo nelle persone? 

"Va bene Mr. Saggezza ti richiamo dopo," risposi sorridendo. Mi salutò poi riattaccò. Un secondo dopo papà bussò alla porta. "Vattene ! Mi sto masturbando con il vibratore di Phoebe," urlai seccamente. 

"Vedi di uscire entro due secondi o te la vedrai brutta. Tu e il vibratore," rispose seccamente , appena lo sentii scendere lo seguii. 

Quando arrivai di sotto papà si era già seduto al suo posto in tavola. Mi sedetti vicino a Phoebe e cominciai a mangiare i buonissimi tortellini alla pannadi Gail. 

"Menomale che non aveva fame,"  disse papà divertito , continuando ad osservarmi, gli tirai un occhitataccia ma non risposi.

 Ingoiai il cibo che avevo in bocca, bevvi un sorso d'acqua poi notai che papà si era incantato davanti al suo piatto, ancora pieno di cibo. Dalla sua espressione sembrava che qualcosa lo tormenasse, anche la mamma lo notò , gli accarezzò la mano poi gli chiese se era tutto apposto. Lui annuì.  

"Ma che cazzo...?" disse papà guardando sotto al tavolo. "Phoebe, porta via questo coso da quì!" disse abbassando la schiena sotto al tavolo. Io, la mamma e Phoebe ci lanciammo delle occhiate interrogative. Quando papà risalì aveva in mano Blu . 

"Blu ! Vieni quì tesoro," disse la mamma prendendolo dalla mano di papà, che lo stava quasi strangolando. La mamma lo passò a Phoebe. Phoebe lo mise sulle proprie gambe e lo accarezzò, lui si stiracchiò poi si raggomitolò , sentendosi più viziato che mai.

"Avete impegni per questo weekend ?" chiese papà, dopo una lunga paura di silenzio, guardando prima Phoebe poi me. Phoebe fece cenno di no con la testa. "Stavo giusto parlando con Blake riguardo a cosa fare per questo weekend," risposi  .

"Bene. Allora per questo weekend andremo tutti in Georgia," disse lui. La mamma spalancò gli occhi. "Christian dici sul serio?" chiese commossa.

"Sì," rispose lui sorridendole. "Papà è grandioso! E' da tanto che non vedo nonna Carla e nonno Bob !" disse Phoebe eccitata. "Ma quando dici 'tutti' intendi che anche Blake e Sam possono venire con noi?" chiesi diffidente.

"Certo," rispose lui sorridendo. "E' fantastico!" urlò la mamma , si azò dalla sedia, si inchinò su papà e iniziò a baciarlo, lui rispose al suo bacio accarezzando i suoi capelli. Phoebe mi guardò poi sorrise.

"Io vado, prima che superino il bacio," dissi alzando le sopraciglia. La mamma si staccò da papà poi gli sorrise e gli posò un bacio sulla fronte. "Anche Ric può venire?," chiese Phoebe, papà annuì . "E Teddy ?" chiese la mamma.

"Ho parlato con lui prima. Ha prenotato un aereo per Seattle , ci aspetterà in aereoporto. Così andremo tutti insieme," rispose lui.

Mi alzai dalla sedia, diedi la buonanotte agli altri poi risalii in camera mia.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora