Capitolo 22

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Hope

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Era il quinto giorno senza Blake aprii gli occhi , la prima cosa che feci fu guardare il telefono nella speranza di trovare una chiamata o un suo sms , negativo. Passai tutti i giorni ad aspettare una sua telefonata o anche messaggio, ma niente arrivò. Trattenermi dal chiamarlo o dall'inviargli messaggi oppure correre da lui era piuttosto difficile. La scuola chiamò mia madre e le comunicò che ero stata sospesa per la bellezza di sei giorni a causa del mio volgare comportamento nei confronti degli insegnanti, potete immaginare la reazione di papà quando lo venne a sapere.

Un'enorme palla nera era rannicchiata intorno a se stessa infondo al letto,

Simba

stava ancora dormendo. Sbloccai lo schermo e mi incantai davanti al nostro collage. La depressione cominciò ad espandersi nella mia mente. Che casino...erano passati cinque fottuti giorni e non mi aveva ancora parlato, quanto mancava ancora ? Una settimana? Due? Cinque? Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia. 'Domani andrò da lui e risolveremo questa facenda.'

Mi guardai allo specchiao. Caspita! Se mi fossi presentata ad un provino per un film horror in quello stato mi avrebbero sicuramente presa , non per il talento della recita ma perchè non avrebbero avuto il bisogno di truccarmi per farmi sembrare spaventosa, lo ero già al naturale. Mi misi addosso l'accappatoio e ritornai a letto a lottare contro la solitudine e la depressione. Una parte di me voleva passare l'intero giorno su quel letto, a continuare ad autocommiserarmi per essere stata infedele all'unico ragazzo che avevo amato in tutta la mia vita. L'altra parte avrebbe voluto correre da lui, implorarlo di perdornarmi, dirgli quanto ero disperatamente persa senza di lui. 'Non ha bisogno di vederti in quello stato per sapere che stai male, lo sa e vuole solo fartela pagare.' I miei demoni più tenebrosi cominciarono a divorarmi il cervello , a mandarmi nel bel mezzo di mille paranoie , a rendermi sempre più insicura. Senza pensarci due volte mi rialzai da quel maledetto letto e decisi di andare da lui. Mi vestii, mi asciugai i capelli ancora bagnati e mi infilai le scarpe . 'Sei orribile, truccati,'mi suggerì la vocina dentro alla mia testa. Mi passai un pò di correttore per coprire le occhiaie che mi erano venute in quei giorni, mi misi un pò di mascara, quel poco di Fard e in fine mi passai una modesta quantità di burro cacao sulle labbra asciutte . Simba si svegliò, la presi in braccio , la portai giù in giardino con Blu, le riempii la ciotola di cibo e la lasciai giocare allegramente con il micio. Papà e mamma erano al lavoro e Phoebe era a scuola, in casa c'ero solo io, Gail e gli animali.

"Hope stai uscendo ? " mi chiese Gail appena sentì la porta aprirsi.

"Sì, sto andando da Blake," risposi.

"Non hai mangiato niente, per favore mangia qualcosa prima di uscire," chiese gentilmente. Annuii e la raggiunsi in cucina, lei mi preparò un cappuccino e una brioche ancora calda alla nutella. Mi sforzai di ingoiare quel cibo per fare piacere a Gail, non avevo la minima voglia di mangiare. La ringraziai per la colazione , uscii , salii nella mia macchina e partii dirigendomi verso l'appartamento di Blake.

Quando arrivai all'appartamento aprii la porta con le chiavi che mi aveva dato Blake, ovviamente non c'era nessuno, era deserto. L'appartamento era tutto sotto sopra, una marea di piatti riempiva il lavandino , i cuscini erano tutti per terra e sul tavolo in salotto c'era una decina di birre accanto ai cartoni di pizza, a quanto pare la notte prima i ragazzi si erano ubriacati per bene. Diedi una bella ripulita alla cucina e al salotto, anche se odiavo qualsiasi cosa abbia a che fare con i lavori domestici, non sopportavo tanto disordine. Appena finii di sistemare tutto entrai nella stanza di Blake. L'enorme ritratto che Blake mi aveva fatto mentre dormivo era ancora appeso al muro, circondato da altri quadri e disegni fatti da lui. Li adoravo tutti, aveva veramente talento. Mi fermai ad osservare meglio i lavori di Blake, tutti contenenti una piccola scritta in corsivo in cima al foglio a destra, Lervin.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora