capitolo 29

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Hope

Cinque giorni.

Cinque giorni erano passati da quando uscii dall'appartamento di Blake con le lacrime che bagnavano tutto il mio viso. cinque giorni dall'ultima volta che avevo mangiato . Cinque giorni dall'ultima volta che avevo parlato con qualcuno o dall'ultima volta che ero uscita dalla mia stanza.

Era finita. Tutto era finito. Non incolpavo lui di certo, non era colpa sua se si era stufato di me, semplicemente aveva smesso di amarmi anche se dovevo ancora farmene una ragione.

Quando me lo disse chiaro pensavo stesse scherzando , insomma andava tutto alla grande tra di noi, o almeno così pensavo...ma da un giorno all'altro lui aveva deciso che tra noi non poteva più funzionare. Capii che non scherzava quando si voltò e mi guardò dritto negli occhi, ripetendo la stessa frase con occhi che non avevo mai visto prima. Non dissi niente. Mi limitai ad annuire e usicre da quella stanza, per poi scoppiare a piangere tappandomi la bocca con la mano e uscire dal suo appartamento. Fortunatamente Luke era ancora lì. Si comportò da vero amico quel giorno, una cosa che non mi aspettavo da lui. Mi portò allo skatepark, quello in cui andavamo un paio di anni prima ,gli raccontai cos'era successo e lui fece quello di cui avevo bisogno in quel momento. Mi abbracciò facendomi piangere sul suo petto senza dire una parola. Quando ritornammo a casa era tarda notte, ma i miei erano ancora svegli ad aspettarmi, preoccupati come al solito. Non dissi niente, ringraziai Luke per avermi tenuto compania e salii a chiudermi nella mia stanza.

Da lì non ne seppi più niente di Blake, non mi chiamò e non mi mandò messaggi, io feci lo stesso. Non ne volevo più sentito parlare di lui.

Mio padre cominciava ad andare fuori di testa, non so cosa lo tratteneva dallo sfondare la porta per obbligarmi a mangiare, forse la mamma era riuscita a convincerlo a lasciarmi un pò di privacy...

Ero distesa sul letto a fissare l'orologio che indicava le 18:23 e a chiedermi quanto altro tempo mancava per smettere di provare tutto quel dolore. Non piangevo più ormai, non ne avevo più le forze. Tutto quello che volevo fare era rimanere sdraiata su quel letto ad aspettare il momento in cui avrei smesso di soffrire. Dio, non era per niente facile. Lui era diventato la parte migliore di me ,lo amavo più di quanto amavo me stessa ed ero arrivata al punto di credere che per lui valesselo stesso. Che sciocca...chi avrebbe mai potuto amarmi ? Darmi tutto se stesso, il cuore compreso? Nessuno. L'unica persona che lo aveva veramente fatto se n'era andata e non l'avrei rivista mai più. Sapevo bene che nessuno avrebbe mai potuto amarmi come faceva lei, ma poi arrivò Blake...iniziai a pensare che lui avrebbe potuto amarmi in modo diverso, certo non come faceva lei, ma in un modo accettabile ma poi finii per credere che il suo cuore era mio, e mi sbagliavo di grosso. Non avevo mai amato una persona che non ricambiava prima, ma sentivo molto parlare di questa cosa. Avevo sempre deriso quelle persone, innamorate di persone che non ricambiavano. Pensavo che quelle persone erano tutte coglione, incapaci di accettare il fatto che l'altra persona non avrebbe mai ricambiato, incapaci di andare avanti smettendo di soffrire per niente. Proprio stupidi, vero? Ma guardatemi ora, ancora distesa su quel fottuto letto a pensare a ricordi, che sembravano ormai appartenere a un passato di anni e anni, ero diventata una di quelle persone.

Qualcuno bussò alla porta strappandomi via dai miei pensieri. Non risposi neanche, non volevo parlare con nessuno. Volevo starmene da sola a continuare a ricordere i momenti più belli passati con lui, per continuare a credere che era stato tutto vero, ogni singolo istante, ogni singolo bacio, ogni volta che avevamo fatto l'amore. Ogni cosa con lui, continuare a pensare che fosse stata vera.

"Hope..." era Phoebe. Ancora.

"Ti prego apri, devo parlarti..." Non le risposi.

"Hope per favore, c'è una cosa che devi sapere ! Si tratta di-"

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora