Capitolo 30

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Hope

Lo guardai e sentii di nuovo tutta quella rabbia bollirmi nelle vene. Quell'uomo mi aveva rovinato la vita, solo per soddisfare il suo bisogno di avere tutto sotto controllo, senza pensare ai miei sentimenti. Aveva sempre pensato che i suoi soldi del cazzo avessero potuto riparare ogni cosa, ma indovinate un pò? Si sbagliava di grosso, perchè questa volta niente avrebbe potuto riparare il danno che aveva commesso.

Camminai con furia verso di lui, preparando già qualche frase velenosa da lanciargli. Sapevo benissimo quali erano i suoi punti deboli, e sarebbe stato lì dove avrei colpito con le parole. Mi aveva distrutta, mi aveva fatta vivere in un'enorme bugia per sette fottuti mesi e non aveva mai pensato di dirmi la verità. La cosa che mi sorprendeva davvero però, era quello che aveva fatto mia madre. Con quale cuore aveva potuto anche solo pensare di mandare avanti tutta quella sceneggiata nascondendomi tutto? Aveva almeno pensato a come mi sarei sentita? Dio...mi sentivo così umiliata...tutte le persone intorno a me sapevano cosa stava succedendo ed io ero l'unica pirla a non accorgersene. Mi sentivo umiliata, ma sopratutto furiosa. Avevo dato ogni cosa a Blake, mi ero aperta a lui come non facevo da anni con nessuno, gli raccontai cose che nessuno sapeva di me, neanche Sam...e guarda un pò come mi ripagò. Stronzo.

Quando fui di fronte a mio padre mi fermai, giusto per osservare quell'espressione tormentata sul suo viso, perchè ovviamente sapeva che avevo appena scoperto tutto.

"Hope io..." cominciò ma poi si fermò non sapendo che scusa usare. Pochi secondi dopo, pure mia madre ci raggiunse.

"Tu cosa? " Chiesi con calma, non mostrando altro che indifferenza. Non volevo che sapessero. Non volevo che sapessero della mia sofferenza e del dolore che mi avevano afflitto, non volevo che capissero che mi avevano demolita. Non gliel'avrei data quella soddisfazione.

"Hope tuo padre non aveva intenzione di ferirti...lui voleva solo-" disse lei singhiozzando ma io la interruppi.

"Padre? Quale padre? Io non ce li ho dei genitori," risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo, accompagnato da un sorrisetto da stronza in faccia. -Bastardi, la vecchia Hope è tornata!-

Mia madre si avvicinò a me cominciando a parlare, "non dire così...noi non-"

"Suvvia Anastasia, non è niente di chè quello che avete fatto, sorridiamo tutti alla vita!" La interruppi ancora una volta con l'ironia evidente nella mia voce. "Sapete...lo ammetto, sono stata un pò scioccata da tutta questa..come si può dire? Ah sì! Merda. Ma mi è passata...ora levatevi dalle palle." Detto questo sorpassai entrambi, fortunatamente le lacrime che stavo trattenendo scesero appena mi allontanai dai due stronzi. Salendo le scale buttai per terra ogni specie di decorazione che mi trovavo davanti, vasi, quadri, foto di famiglia...ogni stupida cosa. Tanto erano ricchi, se ne potevano permettere di meglio. Sentii i passi dei miei dietro di me, così accelerai il passo facendo in tempo a chiudermi in

camera

e crollare contro la porta. Mi tappai la bocca per non lasciare uscire i singhiozzi, e solo allora notai un'enorme palla di pelo nera rannicchiato sotto al letto, con gli occhi spalancati. Simba. Se volevo sfogarmi, dovevo farlo uscire dalla stanza, non volevo che si spaventasse. Lo presi con cautela e lo accarezzai per qualche secondo. Cresceva così in fretta! Gli posai un bacio bagnato sul musino sorridendo a quegli occhioni castani dolci poi aprii la porta del mio balcone e lo rinchiusi lì.

Ogni cosa in quella stanza mi ricordava lui. Il letto. Le lenzuola. Il bagno. La scrivania. Il pavimento. Le pareti. L'armadio. Ogni cosa.

Cominciai dal letto e lenzuola. Afferrai le grandi forbici che giacevano sulla mia scrivania stringendole con forza nella mano e con un urlo di sfogo le inficcai con tutta la furia del mondo nel letto. Le ritrassi e le rinficcai di nuovo. Ogni colpo accompagnato da un urlo di sfogo. Così feci fino a quando il letto e le lenzuola erano sfigurati e tutti strappati, esattamante come il cuore.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora