capitolo 4

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Hope

Avevo appena finito di parlare con Sam al telefono, per discutere della gara di motoCross che avremmo avuto il giorno dopo , entrai in salotto e trovai tutti seduti intorno al tavolo. Notai subito il ragazzo che c'era quella stessa mattina con papà. Era alto, muscoloso e scuro. I suoi capelli erano ricci e una strana voglia di toccarli mi invase. Lo ammetto, era proprio bello ma nascondeva qualcosa di strano.

"Dov'eri?" mi chiese papà.

"Al telefono con Sam." risposi sempre guardando il ragazzo. Andai a sedermi nella sedia accanto a papà.

"Parli altre lingue Blake?" chiese mia madre. Ah ecco come si chiamava, il nome intonava in un modo sorprendente con il suo aspetto. 

"Sì, parlo francese, spagnolo e un pò di italiano.    "rispose .

"impressionante, vero Hope?" mi chiese papà. Che cazzo c'era di impressionante? Mi stava prendendo in giro? 

"Già davvero impressionante" risposi seccamente.

Poi papà disse, "Stavo pensando che domani quando avrete finito potresti far fare un giro nella vostra scuola a Blake , così non avrà problemi di orientamento." MA CHE CAZZO? NON PUÒ ESSERE VERO. NON DEVE ESSERE VERO. 

"COSA?" urlai.

"Stavo pensando che d-"

"Lui si è iscritto nella MIA scuola ?" dissi alzando il tono.

"Sì, esattamente. Ha un grande talento per l'arte, ho visto alcuni dei suoi quadri e ti assicuro che ha talento da vendere." 

Non ci potevo credere. Avere quel ragazzo  nella mia scuola avrebbe rovinato tutto. Le uscite allo Skate-park sugli skateboard con Sam e i nostri amici;le mie gare di motocross;fare fughino per partecipare alle due cose precedenti. 

Mi fermai qualche secondo a pensare a come avrei potuto dire di no all'offerta di papà di accompagnare Blake, dovevo trovare una giusta via di fuga.

"Papà domani sono impegnata, non posso accompagnare Blaine" il vecchio gioco dello scazzare il nome per mettere in imbarazzo la persona in questione funzionava sempre. Blake era imbarazzato."Blake,'' precisò mio padre. "Con chi hai impegni?"

"Solo con Sam e i suoi amici, le solite cose" risposi.

Ci fu un grande attimo di silenzio, poi mia madre disse, " allora lascia che lui ti segua durante la giornata e potrai uscire con i tuoi amici." Che palle, nonostante il fascino di quel ragazzo, l'idea di averlo intorno mi seccava. Dovevo fare il possibile per tenerlo lontano da me perchè se fosse mai venuto a sapere degli sport estremi che facevo lo avrebbe detto a papà, e questo significava causare a Chtistian Grey un infarto.

Per tutto il resto della cena rimasi zitta e ascoltai musica. Per un istante pensai a come sarebbe stato avere Blake come ragazzo, forse non tanto male, o meglio averlo come scopa-amico. Era passato troppo tempo dall'ultima volta che ne avevo avuto uno, circa quattro mesi? le altre scopate erano delle sveltine in discoteca.

Adoravo il sesso, quando scopavo mi sentivo vuota, e sentirmi vuota significava non pensare . Il primo ragazzo che ebbi fu circa un'anno dopo la morte di Sarah e con lui persi la verginità. Si chiamava Alex, era moro, altezza media, magro e snello e aveva dei bellissimi occhi azzurri . Lui era anche nel nostro gruppo di motocross e in piú I nostri padri si conoscevano perchè erano soci d'affari, ma decidemmo di non dirli niente riguardo alla nostra relazione.

Non mi ero mai innamorata di Alex, lo considerai sempre un amico di letto a tempo pieno e il peggio era sapere che lui mi amava. Dopo Alex decisi che sarebbe stata l'ultima volta nella quale avrei giocato con i sentimenti di una persona, quindi, fui sincera con tutti gli altri ragazzi e ragazze con cui ero stata dicendo loro che l'unica cosa che potevano avere da me era un piacevole orgasmo. Il piacere che provavo nel baciare una ragazza era indescivibile ma nessuna tra quelle che baciai riuscì a farmi sentire come faceva Sarah.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora