Capitolo 23

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Phoebe

La sveglia suonò svegliandomi come al solito alle sei e mezza. Amavo svegliarmi presto, ero proprio una persona mattiniera. Mi alzai dal letto dritta alla doccia. Quando finii di lavarmi mi vestii, dato che era una giornata calda decisi di indossare un vstito con maniche corte tutto rosa pelle decorato con del pizzo e un paio di coverse bianche basse. Raccolsi i capelli in un elegante cipolla , mi spalmai un pò di fard sulle guance, un pò di mascara e una sottile linea di eyeliner. Mi diedi un'occhiata allo specchio, non ero affatto male. Blu era ancora rannicchiato sul mio letto, semplicemente dolcissimo. lo accarezzai un paio di volte, gli posai un piccolo bacio sul nasino , miagolò un paio di volte ma continuò a dormire. Già, il gatto più attivo del mondo!

Quando arrivai di sotto papà era seduto a fare colazione con la mamma.

"Buongiorno," sorrisi ad entrambi e mi unii a loro. Mangiai un pò dei pancake con della marmellata e bevvi qualche sorso del mio tè.

"Crraaaaschhhh!" un rumore improvviso scattò di sopra seguito dagli abbai di Simba.

"Oddio!" urlai dallo spavento. Papà si alzò e corse di sopra, io e la mamma lo seguimmo. Ovviamente il rumore proveniva dalla stanza di Hope...che sorpresa.

Papà bussò ma nessuno rispose. Spalancò la porta ed entrammo. La prima cosa che vidi fu una chitarra per terra spaccata , vicino c'era Hopa chinata su di essa cercando di raccogliere ciò che ne era rimasto. Simba era rannicchiato sotto al letto con le zampe a coprire i propri occhi.

"Cos'è successo?" chiese papà a Hope, il terrore ancora dipinto nei suoi occhi. Non rispose. La mamma camminò verso di lei e le posò la mano sulla spalla. Hope strillò e balzò indietro cadendo sulla schiena. Si tolse velocemente gli auricolari e guardò tutti con gli occhi spalancati. La sua fronte era tutta ricoperta di sudore e il suo viso era pallido.

"Scusa tesoro non volevo spaventarti...che è successo? Ti senti bene?" chiese la mamma preoccupata.

"Stai bene?" domandai.

"Sì...sì," rispose confusa.

"Che diavolo è successo?" chiese ancora papà. La mamma aiutò Hope a rialzarsi, lei si grattò il retro della testa sussurrando cose che non riuscii a capire.

"Mi sono dimenticata di rimettere la chitarra a posto ieri e...è caduta," disse guardando i pezzi che giaccevano sul pavimento.

"Ti sei fatta male?" chiesero papà e mamma contemporaneamente.

"No," rispose continuando a tenere gli occhi sulla chitarra rotta.

"Chiamo il medico," annunciò papà allarmato.

"Cosa? No!"

"Ma se stai male," intervenni confusa dal comportamento della ragazza che avevo davanti.

"No...cioè sì, si è rotta.."

"Tesoro ti senti bene?" chiese la mamma.

"Sì sì! Però questa è la chitarra di Elliot...che cazzo!" Si inchinò di nuovo e raccolse la chitarra frantumata tra le sue braccia e la posò sul letto. Simba saltò fuori da sotto il letto e ricominciò ad abbaiare. Hope continuava ad aggitarsi e a sudare. Era una giornata calda, ma non così calda da sudare così tanto.

"Mi dispiace tesoro...te ne compreremo una nuova e-" cominciò la mamma parlando a Hope come si parla ad un bambino al quale è appena caduto il gelato.

"Non si risolve tutto con i soldi ! Per favore potete uscire? Sto bene," continuò a non distogliere gli occhi dall'oggetto.

"Sicura? Stai sudando...per sicurezza chiamo il dottore," chiese papà ancora preoccupato per lei.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora