Capitolo 32

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Phoebe

Avevo aspettato tanto quel giorno, e finalmente era arrivato. Era il giorno in cui mi sarei diplomata.

Ero seduta insieme a tutti i miei compagni che presto si sarebbero diplomati anche loro. Avevo Ric da un lato e Daisy dall'altro. Tutti sorridevano felici ed eccitati, non vedendo l'ora di salire su quel palco, in cui in quel momento era fermo il preside a fare un lungo e noioso discorso, tutti tranne me. Non ero felice quanto gli altri. Non sorridevo come gli altri.

Cercai ancora una volta i miei genitori tra il pubblico, ma ovviamente non c'era alcuna traccia di loro. Vidi Ted, Sam, Luke e tutto il gruppo di Ric seduti in mezzo al pubblico a guardare il palco, aspettando che tocchi a noi, ma a parte loro non c'erano altri. Era ufficiale, i miei mi odiavano così tanto da non presentarsi neanche alla cerimonia del mio diploma, pur sapendo quanto era importante per me.

"Vedrai che verrano..." sussurrai Daisy al mio fianco stringendomi la mano e rivolgendomi un sorriso confortevole. Annuii anche se era chiaro che neanche lei credeva alle sue parole. La verità era che ai miei non importava più nulla di me. Ormai le uniche persone che mi rivolgevano la parola erano Ric, Luke e Daisy. Persi ogni contatto con Hope, dal momento che cambiò numero di telefono e non si fece più sentire dal giorno in cui mi mandò quel messaggio, ovvero un mese prima. Con i miei era quasi lo stesso. Si comportavano come se non esistessi, non mi rivolgevano la parola se non per avvisarmi che era ora di mangiare o che sarebbero usciti insieme fuori.

La nostra casa ormai faceva schifo. Sembra ancora più grande di quanto lo era senza mia sorella. C'era troppo silenzio, dal momento che non vi era alcun suono rock di chitarre elettriche proveniente dalla sua stanza, sempre in disordine. C'era troppo silenzio, senza le sue urla ogni volta che qualcuno le faceva qualcosa che non le andava bene. C'era troppo silenzio senza la sua rara voce, che suonava occasionalmente per rispondere alle tue domande o per prenderti in giro. C'era troppo silenzio senza di lei.

Era come dopo il trasferimento di Teddy, con la sola eccezione che Teddy potevamo parlargli e vederlo quando ne avevamo voglia.

Era per questo che i miei avevano smesso di volermi bene, ero stata io la causa in tutto questo. Ero stata io a distruggere la nostra famiglia e meritavo l'odio dei miei genitori...

Ne parlai diverse volte con Teddy, a volte mi ritrovavo a chiamarlo nel cuore della notte in lacrime per sfogarmi, chiedergli scusa per aver rovinato le nostre vite, e cercare di spiegare che non potevo farne a meno. Lui non la pensava come me. Secondo lui avevo fatto quello che lui non aveva avuto il coraggio di fare ed era convinto che i miei erano solo ancora scossi dall'assenza di Hope e che non provavano alcun sentimento negativo verso di me.

"Phoebe Grey," sentii dire al direttore. Mi alzai in piedi sforzandomi di sorridere mentre salivo timidamente sul palco. Mi diressi verso il preside che mi consegnò il diploma facendomi le congratulazioni, anche per essere stata la migliore allieva dell'istituto. Il palco scoppiò in applausi e fischi, che ero sicura venissero da parte dei nostri ragazzi. Guardai verso di loro cercando di sembrare felice e spalancai gli occhi incredula appena vidi quello che vidi. Mamma e papà. I miei erano in piedi in fondo al pubblico ad applaudire guardandomi con occhi fieri. Ma non era tutto. Poco più lontano da loro c'era il volto di una ragazza dalla pelle pallida e dai capelli neri che mi stava rivolgendo un occhiolino, continuando ad applaudire. Oh mio dio...Hope era lì. I miei genitori erano lì.

Sorrisi per la prima volta dopo tanto tempo, sentendo le lacrime di gioia riempirmi gli occhi. Presi il mio diploma dal dirigente ringraziandolo e facendomi mettere il cappello in testa e mi affrettai subito a raggiungere i miei amici, che erano tutti in piedi con le braccia aperte. Mi abbracciarono tutti congratulandosi con me e lasciandomi bacini sulle guance. Luke mi afferrò dalla vita e mi sollevò facendomi scoppiare a ridere.

Le gemelle GreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora