Capitolo 5

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5.
Dopo circa mezz'ora per scegliere cosa mettermi,devi di indossare un completo composto da una pantalone attillato con sopra un crop top a maniche lunghe-con uno scollo un po' profondo per i mie gusti,ma che fortunatamente mostrava poco e niente-di un rosa antico.
«Alla fine è sportiva ma molto carina»disse continuando a frugare nella mia cabina armadio.
«Io allora vado a lavarmi,mi puoi posare tu i vestiti dopo?»
«Si,tranquilla»
Andai in bagno,e mi sfilai il leggins nero con una maglia bianca semplice,che avevo messo giusto per stare in casa, e l'intimo
Rimasi davanti lo specchio per un po' di tempo,e scrutai il mio corpo.
Mi girai di lato e accarezzai la piccola onda che era tatuato un po' sotto del mio seno.
Per poi passare al piccolo fiore, sul retro della spalla,con 4 petali che indicavano me e i miei fratelli. Soler,Gabriele e Daniel.
Poi una piccola rosa con alcune spine sul braccio destro.
Apri l'acqua calda e aspettai che raggiunse la mia temperatura ideale per infilarmi sotto il getto della doccia.
Quando uscì avvolsi il mio corpo in un asciugamano e cominciai ad asciugare i capelli.
«Vale-dissi aprendo la porta del bagno-puoi portarmi la piastra?»
«Quale?»disse Valentina probabilmente dalla sua camera.
«Quella normale,è l'unica che so usare lo sai»dissi nel mentre che ripensavo a quella volta che mi bruciai il dito cercando di arricciare i miei capelli.
2 settimane con una bolla d'acqua grande quanto l'alluce del mio piede.
«Ecco a te»
«Grazie e-dissi guardando dietro di lei-i vestiti sono ancora lì»
«Va bene,dopo lo faccio»
Scossi la testa e accessi la piastra,come al suo solito Valentina rimandò di mettere a posto un casino fatto da lei.
Dopo averli piastrati uscì dalla mia camera e piegai i vestiti lasciati in disordine
Indossai gli stessi stivaletti di gomma che avevo anche alla partita e presi i soldi per poi scendere al piano di sotto.
Valentina era stesa sul divano,con il cellulare in mano,mentre la televisione riproduceva un episodio di grey's Anatomy.
«Se non stai vedendo la tv,potresti anche spegnerla,non ho altri soldi da aggiungere alla bolletta»dissi sporgendomi verso di lei.
Alzò lo sguardo e incrociò i miei occhi,per poi darmi uno schiaffo leggero sulla guancia.
«Allora vuol dire che me ne andrò da Miralem»disse alzandosi.
«Va bene,va...aspetta cosa?»dissi
«Beh,forse posso dire che andiamo molto d'accordo»disse facendo spallucce.
«Ma sua moglie?»
«Josepha?Diciamo che le cose con lei non filano più lisce»
Annuì e la vidi correre al piano di sopra.
Spensi la televisione e mi sedetti sul divano,mentre aspettavo che Paulo mi venisse a prendere.
Quella giornata era più fredda rispetto alle precedenti,infatti Valentina aveva portato i riscaldamenti a 27°.
«Nevica-disse Valentina aprendo la tenda difronte il divano-la prima neve dell'anno»disse eccitata come mai.
Mi avvicinai alla finestra e per la prima volta nei miei 22 anni di vita,vidi la neve cadere a pochi centimetri da me.
«uao»dissi ammirando il paesaggio che piano piano si stava innevando.
Il mio telefono squillò e scorsi sullo schermo il nome Paulo,Risposi e appoggiai il telefono all'orecchio.
«Pronto?!»
«Ciao,sono fuori,sei pronta?»
«Si,ora esco»
Presi il bomber,decisamente più grande di me,e uscì fuori.
«Non fare danni»mi disse Valentina prima che chiudessi la porta.
Alzai gli occhi al cielo,mentre fiocchi di neve di un bianco candido si posavano nei miei capelli e sul mio bomber che da un nero pece,stava iniziando ad essere a pois.
«Incantata la princesa»disse Paulo raggiungendomi.
«È la mia prima neve in 22 anni»dissi avvicinandomi a lui.
«L'ho pensato,visto che i tuoi occhi stanno splendendo,e non credo che lo facciano per il mio arrivo»disse stringendomi a se.
«Nah,la neve è sicuramente più interessante di te»dissi per poi avvicinarmi alla Maserati,che mi era passata inosservata.
«Per niente eccentrica questa macchina direi»
«Come se non ti piacesse»disse facendomi cenno di salire.
«Non sto dicendo che non mi piace,è solo che rispetto alla mia giulietta,è eccentrica»dissi voltandomi verso di lui,mentre i miei occhi esaminavano ogni singolo lineamento del suo viso,per poi passare alle mani ben salde sul volante che permettevano di scorgere le vene in rilievo.
«È quella sarebbe poco eccentrica come macchina!»disse soffocando una risatina.
«Di certo la mia,non fa un frastuono infernale come la tua quando accelero»
«E io che volevo fare bella figura,vuol dire che la prossima volta verrò con la Jeep»disse mentre posava una mano sul cambio.
«E chi ti ha detto che ci sarà un altra volta?»
«Lo dice il sorrisetto che ti è spuntato,appena ho accennato ad una prossima volta»
Senza nemmeno accorgermene avevo sorriso alla sua precedente affermazione.
«Quanta convinzione-disse girando gli occhi al cielo-posso mettere un po' di musica?»dissi prendendo il filo per collegare il telefono.
«Ti faccio scendere qui se metti qualche canzone che mi fa rivoltare!»disse indicando il semaforo a cui eravamo fermi.
«Tranquillo»disse facendo scorrere le varie canzoni.
Inserì "El Farsante" di Ozuna e intanto muovevo la testa a ritmo.
Paulo alzò il volume e poi si girò verso di me «accetto la tua scelta musicale»disse picchiettando le dita sul volante.
«Eres la única persona que yo quiero que se venga encima de mí
Mi libertad no la quiero, tampoco la vida de soltero
Yo lo que quiero es que quieras lo mismo que todos queremos
Tener una cuenta de banco con dígitos y muchos ceros
Hacer el amor a diario y de paso gastar el dinero
Si todavía me amas como antes
Ya nada me parece interesante
Yo sé que en el amor soy un farsante
Yo sin ti no vuelvo a enamorarme, bebé»cantammo insieme.

Solo un pò del tuo cuore- Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora