Capitolo 20.

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20.
Io e Paulo avevamo passato il resto delle successive due settimane,come due adolescenti,uscivamo la maggior parte delle volte quando lui non tornava stanco dagli allenamenti,e facevamo l'amore in ogni parte che aveva un'appoggio.
Ero passata dal essere intoccabile per tutti,a voler essere toccata solo da Paulo.
Avevo passato tutte le notte da lui,tanto che aveva fatto portare con me anche Chicago,ed alcune cose essenziali,come lo spazzolino,i trucchi,e alcuni abiti.
Valentina era stata la prima a sapere della perdita della mia verginità,e come suo solito,ci scherzò sopra dicendomi che la sera stessa saremo andate ad aprire una bottiglia di spumante!
Alla fine del mio percorso all'università mancava sempre meno,ed ero fiera di me,anche se il tempo di studiare,era sempre poco,visto che Paulo,riempiva tutti gli spazi liberi che avevo.
Una volta mi portava a fare una passeggiata,poi a pranzare,a prendere un gelato,a casa di Dou,e cose che non facevo da tempo.
Con Federico le cose erano cambiate,non riuscivo più a passare tanto tempo con lui,e questo mi faceva male.
L'orologio sul comodino segnava le undici,e Paulo era uscito verso le 6:00,per andare ad allenarsi,nonostante fosse domenica.
Sentì dei rumori provenire dal salotto,e pensai che Paulo fosse ritornato.
Così appoggiai i piedi sul pavimento gelato e mi diressi in bagno a lavare la mia faccia,per darmi una svegliata.
Sul lavandino c'erano alcuni panni sporchi di Paulo e il suo pigiama,che non si era degnato di mettere a posto,nonostante i miei continui rimproveri.
«Paulo,ti giuro che se non metti a posto i tuoi abiti,te li ficco su per il culo!»urlai entrando in salone.
Rimasi in mobile,per poi sentire la porta chiudersi.

Paulo's POV.
Parcheggiai l'auto nel garage,e feci alcune foto con i ragazzi che mi avevano aspettato fuori casa,gli dovevo tanto.
Se ero arrivato a questo livello,era per tutto il sostegno che mi davano,insieme a Julia,che era diventata la mia forza.
Salai le scale e apri il portone.
Scorsi l'immagine di mia madre che rassettava il salone che era un enorme casino,per poi sentire Julia urlare ed andare in salone.
«Paulo,ti giuro che se non metti a posto i tuoi abiti,te li ficco su per il culo!»
La sua delicatezza era pari a zero,e davanti a mia madre lo era ancora di meno.
Chiusi la porta e misi una mano sulla schiena di Julia.
«mamá, ella è la mia ragazza,Julia»
Julia si girò verso di me,con le gote rosse dall'imbarazzo e lo sguardo che mi stava uccidendo.
«mucho gusto»le disse dirigendosi verso di lei.
Mia mamma le sorrise calorosamente e la strinse in un abbraccio,che ricambiò.
«Paulo,scusa se non ti ho avvisato volevo farti una sorpresa»
«Tranquila,pero,la prossima volta,credo che sia meglio avvisarmi-dissi guardando Julia-sono molto occupato con la squadra e con Julia»
«Non preoccuparti,ella es muy guapa»mi disse stringendomi le guance
«Grazias»disse Julia
«Tu hablas español?»
«Si,también el portugués»
«Muy bien!»
Mia mamma sembrava più che soddisfatta,di vedere che avevo trovato una ragazza che riuscisse a dialogare senza problemi con lei,ma d'altronde chi non riusciva ad avere una conversazione con la ragazza più incantevole di questo mondo.
«Mi dispiace tanto,per aver usato quel linguaggio con lei,è che Paulo non fa mai quello che gli dico»
«Oh,lo so,Paulo è una testa dura,dovrai lavorarci molto-disse guardandomi sorridente-chiamami Alicia tesoro»
Julia le sorrise,e io mi sciolsi vedendo il suo sorriso smagliante,non era perfetto,ma per me,era il più bello di questa terra.
«Dammi,lo vado a mettere nella cesta»dissi prendendo i panni dalle sue mani.
«Teneis un perro?»
«Si,es mio»le rispose Julia.
Era ormai strano sentirla parlare in spagnolo,ero abituato al suo accento del sud.
Ritornai in salone e mia madre era sparita dalla visuale.
Mi avvicinai a Julia e appoggiai una mano sul suo sedere stringendolo.
«Paulo,c'è tua mamma in casa»disse a denti stretti.
Ruotai gli occhi e la baciai.
Delle volte era così autoritaria che mi faceva stressare.
Lei si staccò poco dopo senza approfondire il bacio.
«Solo perché c'è mia madre,non significa mica che non possiamo fare l'amore?»
Lei mi guardò per bene,e poi alzo le spalle.
«Se tua mamma dorme qui,scordatelo»
Io spalancai la bocca e parlai «ma potrebbe restare qui anche per un mese»
«E allora-disse urlando-e allora niente,o pure le trovi un'altra sistemazione»stavolta a tono più basso.
«Non manderò mia madre in un albergo!»
«Non ti ho detto di mandarla in un albergo,potremmo beh,mandarla a casa mia,o pure andiamo noi da me,e le lasciamo la tua casa,che conosce bene,a sua disposizione»disse passando una mano tra i miei capelli.
«Se posso averti tutta per me,non è una cattiva idea»dissi attirandola a me per poi baciarla.
«Paulo-disse mi madre tossendo-io scendo a fare spesa,vuoi qualcosa in particolare»
«No,ma grazie,dopo devo parlarti,però fai con calma,non è nulla di importante»
Lei annuì e indosso il cappotto che aveva appoggiato sul divano,si strinse al suo interno e uscì fuori.
«Che figura»disse Julia buttandosi sul divano.
«Un pò»dissi ridendo per poi stringerla a me.
E giuro,non c'era sensazione migliore di avere tra le mie braccia,la persona migliore di questa terra.

Solo un pò del tuo cuore- Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora