10.
Pulì il tavolo sporcato precedentemente da alcuni ragazzini,in compagnia delle loro madri,che non badavano minimamente a cosa facevano i loro figli.
Forse era perché mia madre,mi aveva sempre ripreso nelle cose sbagliate che compievo,e forse è anche per questo che all'età di 23 anni,compiuti da poco,avevo un idea chiare delle cose che svolgevo.
Mi ricordo benissimo che quando andavamo ai ristoranti a mangiare con qualche parente,o per una cerimonia,a differenza degli altri bambini della mia età che urlavano e correvano per il locale,io rimanevo seduta sul mio seggiolino,con le gambe composte,e con una risposta sempre pronta a tutte le domande che mi venivano fatte.
O forse rimanevo così,perché l'unica volta che avevo corso,era stato al ristorante di mia zia,ed ero caduta su i sassolini e mi sbucciai tutte e due le ginocchia.
Misi a posto le poltroncine,e spazzai per terra.
«Julia,c'è qualcuno per te»disse Marco al bancone.
Io mi girai verso di lui,per sapere cosa intendesse,e mi indicò con un accenno di testa di guardare la porta.
Paulo era appoggiato alla colonna,con le mani nei suoi skinny jeans neri,attento ad ogni mio movimento.
«Hei»dissi portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Quando termini il turno?»disse avvicinandosi a me.
Guardai il mio orologio da polso,e notai che erano solo l'una meno venti.
«Tra un po'!»dissi continuando a spazzare per terra.
«Tipo?»disse sedendosi sulla poltroncina che precedentemente avevo messo a posto.
«Circa 20 minuti,se vuoi restare non fare casino»
«Va bene»disse cacciando il telefono dalla tasca del giubbotto.
«Come si impegna a lavorare!»disse Paulo ridendo.
Mi girai verso di lui e vidi il suo telefono puntato verso di me.
«Paulo,ti tiro la scopa in testa giuro»dissi per poi rigirarmi.
Lui a quella mia affermazione cominciò a ridere per poi fermarsi dopo un po'.
«Scusami,ma io lo devo pubblicare»disse parlando tra una risata e l'altra.
Io alzai gli occhi al cielo e continuai a fare il mio lavoro.«Puoi scattarci una foto?»disse l'ennesima ragazza entrata nel bar.
Io annuì nuovamente sorridente,e aspettai che si mettessero in posa per poi scattare la foto.
«Grazie tante»disse per poi uscire dal locale insieme ai suoi compagni.
«Possiamo andare ora-disse Paulo mettendo un braccio intorno alla mia vita-è venuta Valentina agli allenamenti,non posso che ripensare alla scena di stamattina»
«A chi lo dici,vedere Pjanic e lei nudi sul mio divano,non è una bella visione,credo che lo disinfetterò prima di sedermi»
«Ah,credo che sia andata a mangiare da lui»disse aprendomi lo sportello della Maserati.
«Questa ragazza deve finirla di lasciarmi sempre da sola»dissi sbuffando.
«Pranzo io da te,se non creo disturbo ovviamente»
«Mi fa piacere in realtà-dissi accendendo la radio-ti va bene se faccio la carbonara?»
«Si,mi va bene»disse guardandomi un'attimo per poi sorridermiIo e Paulo passammo l'intera giornata sul divano,dopo averlo disinfettato,a giocare a fifa,o a guardare qualche puntata di The Walking dead.
L'unico momento in cui non aveva avuto il sorriso sulle labbra,era stato quando mi arrivò la telefonata di Federico,per confermare l'orario.
«Quindi devi andarci davvero?»mi domandò mentre mi faceva dei grattini sul fianco.
«Si,mi fa piacere uscire con Federico,non trovi che sia un ragazzo così carino»
«Io lo sono sicuramente di più»
«Oh,questo è sicuro Paulino»dissi girandomi verso di lui.
«Modestamente,i miei genitori mi hanno fatto stupendo»
«In questo momento vorrei tirarti uno schiaffo pesantissimo sul tuo bel faccino,ma non ho voglia»
«In questo momento avrei voglia di baciarti,ma non ho voglia»disse sorridendomi.
Io gli diede una spinta sul petto e lui fece finta di soffrire.
«Dai smettila,nemmeno Neymar simula così tanto»
«Voglio il VAR»disse avvicinandosi di più a me per poi trovarsi a pochi centimetri da me
«E io voglio andarmi a fare una doccia,e mi devo anche lavare i capelli-dissi sedendomi con le gambe su di lui-ci metterò tanto tempo,quindi o stai in camera mia e ti vedi la televisione,oppure rimani qui»
«Vengo con te»
«Bene»dissi alzandomi.
«C'è un bel panorama da qui,soprattutto con questi leggins»
«Fottiti»dissi incominciando a salire al piano di sopra.
Lui mi raggiunse ed entrò in camera con me.
Presi l'intimo e lo posai sul letto mentre cercavo la cassa Bluetooth.
«E tu dovresti mettere queste stasera»disse alzando il perizoma di pizzo bianco.
«Cosa c'è di male?»dissi piazzandomi avanti a lui.
«Sono...sexy»
«Paulo,le indosso sempre,che male c'è»
«Vai a cena fuori con un ragazzo!»disse alzandosi.
«E allora?Cosa c'è di male»dissi ridacchiando.
«Ho paura,che tu possa provare dei sentimenti per lui»disse abbassando lo sguardo.
«Vado a farmi la doccia,ne parliamo dopo»
Una volta uscita dalla doccia,mi asciugai e mi infilai l'intimo per poi avvolgermi in un asciugamano.
«Adesso mi aiuti a scegliere cosa mettere,e nel mentre parliamo»dissi piazzandomi davanti a lui,che era disteso sul mio letto con il telefono.
«Va Bene-disse alzandosi-io vedo cosa puoi metterti tu rimani seduta sul letto»
«È una cena elegante Paulo»
«Anche?!»disse sporgendosi dalla cabina
«Già.»
«Non voglio perderti Julia,non credo di essermi mai sentito così vicino ad una ragazza,in così poco tempo,tu sai trasformare tutto,in qualcosa di meraviglioso,per esempio,come quando quel ragazzo ti aveva rovesciato il caffè addosso,hai preso la palla al balzo e te ne sei uscita dicendo che era ora di comprare un nuovo maglioncino,oppure sai fare tutto con tranquillità,il tuo sguardo è magnetico,proprio come la prima volta che ti ho vista,quei tuoi occhi che scrutavano i miei,eri così bella,credo di non aver mai visto tanta bellezza in vita mia,mio padre mi aveva sempre detto,che la donna della mia vita, sarebbe arrivata improvvisamente,quando meno me l'aspettavo,e credo che abbia ragione»
«Paulo,io so cosa provo per te,sono sicura della decisione che prenderò,ma voglio continuare ad avere alcune conferme,prima di potermi affidare completamente al mio istinto sai cosa intendo-dissi giocherellando con una ciocca di capelli-tu e Federico,siete stati gli unici che hanno legato con me dal principio della situazione,avete preso voi l'iniziativa di parlarmi e l'ho apprezzato»
«Okay,ho trovato»disse uscendo dalla cabina armadio.
Posò sul letto un jeans a vita bassa di un celeste chiaro,ed un body con uno scollo profondo ma stretto a V.
«Ti sembra da cena elegante?!»
«No,però ti vorrei vedere così con un altro ragazzo»disse facendo spallucce
«Faccio io»
Frugai tra i miei vestiti,ed emerse fuori un vestito attillato rosa,con uno scollo sul seno,non era né troppo lungo,e ne corto.
STAI LEGGENDO
Solo un pò del tuo cuore- Paulo Dybala
Romance«Appena ho appoggiato la testa sul cuscino, la prima cosa che ho pensato è stata che ti vorrei un sacco qui adesso. Ti vorrei qui con me, raccontarti un sacco di cose, scherzare con te, vederti ridere e sorridere. Vorrei abbracciarti, sfiorart...