Capitolo 25.

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È consigliata la lettura con "love you goodbye"-One direction.

25.
Inviai un messaggio a mia mamma,per avvertirla che ero fuori dal portone.
Dopo poco mi venne ad aprire il più silenziosamente possibile e mi ringraziò.
«So cosa ha causato l'incidente-mi disse prendendomi le mani-stamani la sorella di Julia,l'ha chiamata dicendole che la nonna era deceduta,le stava anche per dire che i genitori stavano venendo qui,ma lei ha attaccato prima del previsto.Ora si delicato quando gli dirai di Julia,hanno già perso qualcuno oggi.»
Un lutto era già grande come cosa,ma dirgli che la propria figlia era in coma,ed era in bilico tra la vita e la morta,era una cosa ancora più pesante.
Raggiunsi i genitori in salotto seduti nello stesso posto,in cui io e lei eravamo soliti sederci a guardare la tv.
«Sera»dissi.
«Paulo,che piacere conoscerti,Julia mi racconta sempre di te quando mi chiama.»
Sorrisi,sorrisi di imbarazzo ma anche di tristezza,sarei potuto scoppiare a piangere da un momento all'altro.
«Juli dov'è?»chiese il padre.
«Beh,io in realtà»
«Hai ragione tesoro,siamo degli scostumati,io sono Elisa,e lui è mio marito Yuri»disse posando una mano sul petto del marito.
Solo ora mi resi conto di quando Julia assomigliasse alla madre,stessi occhi grandi,e labbra carnose,viso definito e naso piccolo.
Del padre in lei c'era solo il colore degli occhi,un bel grigio chiaro.
Strinsi la mano ad entrambi,per poi fare un bel respiro.
«Io credo che sia meglio se vi sediate.Dovete sapere che,Julia è ricoverata in ospedale,stamattina ha fatto un incidente,che noi pensiamo che sia stato scatenato da una telefonata,ora è in coma, e oltre questo il dottore non ha detto nulla,se non che dobbiamo starle accanto.»
Elisa scoppiò in un pianto che mi fece spezzare il cuore,mentre Yuri rimase a guardare il vuoto per un bel pò,per poi dirmi solo.
«Paulo,noi ci siamo,dobbiamo essere uniti in questo momento,ti dispiace se ci accompagni all'ospedale?»
Scossi la testa e mi alzai diretto da Julia.
«Sta capitando tutto ora,ora che andava tutto bene!Mi chiamava sempre e mi raccontava di come si trovava bene con te,anche se nell'ultimo periodo erano poche le volte in cui mi parlava di voi»
«Abbiamo avuto molte discussioni,spesso stupide ma nulla di che»
«Sono quelle che rendono il rapporto speciale,l'amore non è bello se non è litigarello,giusto?»disse Yuri cercando di sistemare tutto.
Annui e sorridendo forzato.
Non erano solo delle stupide discussioni,era molto di più,erano più le volte in cui Julia dormiva sul divano o a casa sua,che nel mio letto.Era ormai fisso litigare per chi aveva più acqua o chi avesse passato più tempo a guardare la tv,c'era effettivamente qualcosa che non andava ma cercavamo di camuffarlo,e in questo eravamo più bravi del solito.

«Paulo,che dici se entri un po' tu,siamo orami usciti noi da un'ora, parlale le farà bene»mi disse Elisa accarezzandomi il braccio.
Mi alzai ed entrai nella stanza,torturandomi una pellicina sul dito.
Mi sedi sulla poltrona affianco al suo letto e presi un bel respiro.
«Ciao piccola,non so precisamente se puoi sentirmi o meno ma ci provo lo stesso-dissi sorridendo-sono venuti i tuoi genitori,è stato difficile spiegargli cosa ti era successo anche se l'ho fatto velocemente,per fortuna.Tua mamma è davvero bella come mi dicevi,vi assomigliate un sacco,i suoi occhi sono così simili ai tuoi e mi ha fatto tanto piacere guardarli,tuo padre mi ha messo tanta soggezione ma non posso negare che è molto più bello di me,e questo non me l'aspettavo.Chicago è a casa con mamma,sembra quasi a conoscenza del fatto che tu non stia bene poiché ha dormito tutto il tempo anche se lo fa sempre!Federico è in sala d'attesa da stamattina,ed è collassato sulla sedia,russa un sacco-dissi ridendo-Valentina invece non è potuta rimanere,doveva accompagnare Edin a scuola e poi doveva andare a lavoro,ma tanto già sai che ti vuole un sacco di me»
Le strinsi la mano che era così fredda a differenza della mia.
«Ed io?Beh,sto bene o perlomeno cerco di non mostrare la mia debolezza.Ho paura di non vedere più il tuo sorriso o il colore dei tuoi occhi.Mi mancherebbero anche in nostri litigi così infantili,e stupidi.Mi dispiace tanto per farti arrabbiare sempre,anche quando la colpa non è tua come quando abbiamo perso contro il real,non era colpa tua,ma dovevo sfogarmi e tu eri  l'unica al mio fianco,mi dispiace tanto,ti amo»dissi lasciandole un bacio sulla fronte.
Asciugai le lacrime sul mio viso e uscì fuori.
«Paulo,tutto bene?»mi chiese Elisa.
Scossi la testa e l'abbracciai scoppiando a piangere.

Solo un pò del tuo cuore- Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora