«E allora perché hai baciato Federico?»mi sussurrò spostandomi i capelli dal viso.
Alzai le spalle e la guardai «probabilmente perché ho bisogno di qualcuno con me, voi ve ne andate tra una settimana e io rimarrò di nuovo sola e poi Federico c'è sempre stato. Non è mai stato solo un amico»
«Quindi anche quando stavi con Paulo tu provavi qualcosa per lui»
«Non dire che stavo con lui, non mi ricordo di quei momenti e preferirei se non ne parlassi, comunque credo di sì»
«Credi?»
«Te l'ho detto, non ricordo di quando stavo con lui e non ricordo cosa provavo»
«Credi che Federico possa renderti felice?»
Sentì graffiare vicino la porta e Soler andò ad aprire facendo salire Chicago sul letto
«Io...si, sono sempre stata bene con Federico, mi ascolta, mi fa ridere, mi sa prendere, parla tanto con me e sai che io sono una chiacchierona quando prendo confidenza»
«Ti dico io cosa ti fa stare bene-disse mettendosi seduta- ti piace leggere e spesso anche scrivere, fare delle lunghe passeggiate da sola, studiare anche se non ho mai capito come, ti piace stare con i bambini, conoscere nuove persone, conversare, spesso anche ballare.Questo è quello che ti piace e quello di cui hai bisogno, non hai bisogno di una persona affianco a te!»
«Sento un vuoto in me e credo di doverlo riempiere»dissi toccando il petto.
«E allora perché non dai una possibilità a Paulo, cazzo-disse urlando-sta male al solo pensiero che tu non ti ricordi di lui!»
«Non vuole sapere più niente di me probabilmente»
«Ah no?E questa cos'è-disse sventolando avanti a me la lettera- credi che sia cambiato qualcosa solo perché ti ha visto baciare un altro?No, Julia no»
Deglutì e strappai la lettera dalla sua mano «Mi vorresti rinfacciare quello che ho fatto?Non funziona così»
Andai nella cabina armadio e presi un leggins con una felpa e le scarpe più comode che avevo.
«Dove vai?»
«Non ti interessa,e non seguirmi»dissi cercando di essere minacciosa.
Scesi giù e mi tolsi il pigiama,mi vestì velocemente.
La luna rispecchiava sul parquet lucido creando un effetto ipnotico, illuminando il salone con i suoi toni freddi.
Quella casa vista da così, aveva un qualcosa che non era nel mio stile, avrei cambiato i mobili il prima possibile.
Infilai una giacca in jeans appesa all'attaccapanni e presi le chiavi uscendo fuori.
«Julia rientra»sussurrò Soler dalla mia camera.
«Vai dentro,ritorno tra poco, voglio stare solo da sola»
«Puoi stare da sola in casa»
«Ti ho detto di rientrare»
Chiuse il balcone in modo brusco e cominciai a camminare.
Cosa volevo davvero? Avevo sempre detto di non dipendere da una persona, e invece a distanza di un anno mi ritrovavo a fare tutte le cose che ritrovavo sbagliate.
Avevo davvero bisogno di Federico per andare avanti?Beh, lui c'era sempre stato, mi ricordo ogni singola cosa con lui. Come quella volta a quel ristorante che trovai Paulo a spiarmi.
Paulo? C'era davvero lui in quel ricordo.
Ma perché era lì, e perché ricordarmi di lui in questo modo.
Era un ricordo su Federico e per la prima volta vidi anche lui. Era strano ricordarlo lì in quel momento ad un tavolo spoglio di posate. Forse c'era una storia sotto quel ricordo e avrei dovuto scoprirla.
Sentì strombazzare dietro di me, e saltai accorgendomi di essere arrivata in strada.
«Cogliona levati dalla strada»urlò un ragazzo fermandosi con la macchina.
«Non è niente male, però eh»disse l'amico affianco.
Continuai a camminare e loro erano attaccati a me.
«Dai, perché non sali ci divertiamo»
«Credo che mi divertirei di più da sola»dissi sorridendo.
«Se vuoi possiamo vederti mentre ti diverti»
«Che schifo»
Sentì un rumore di una macchina in lontananza e sperai che quei due allentassero la presa.
«Non ti farebbe così schifo passare una notte con noi.»
Una macchina bianca,sorpasso quella dei ragazzi e frenò bruscamente, e fecero lo stesso quei due.
«Se non volete che vi spacchi la testa,fareste meglio a levarvi di torno»disse Paulo scendendo dalla macchina.
Sospirai e ripresi a respirare normalmente.
«Dai stavamo solo scherzando»
«Volete andare via?»disse in tono più duro.
Il ragazzo al posto del passeggero fece segnò di andare e sparirono dalla mia vista.
«Si può sapere che cavolo ti è preso»indossava una camicia ed un pantalone elegante,probabilmente non si era ancora spogliato dopo essere ritornata dalla cena con i miei.
«Io...volevo stare un po' da sola»
«E ti sembra una cosa normale andare a camminare alle 2 di notte?»
Abbassai lo sguardo,mordendomi l'interno della guancia.
«Poi vestita così-disse indicando i vestiti- ti riuscivo a vedere la forma del..»
Si fermò e sospirò «vieni-disse prendendomi la mano-ti accompagno a casa»
«Mi sono ricordata di te»
Si fermò di sbotto e alzai lo sguardo su di lui, il suo viso contornato dai fari della macchina e dandogli un aspetto angelico.
«Cosa?»
«Io, non proprio tutto, ma mi sono ricordata che stavo cenando con Federico, e io ero andata in bagno e tu eri proprio lì a spiarci-ridacchiai- avevi un menù attaccato alla faccia e io te l'ho tirato in testa»
Portò una mano sul retro del suo collo e rise «Si è stato imbarazzante»
Entrammo in macchina e mi guardò ancora una volta per poi accendere.
«Ti ha chiamato Soler, vero?»
«Sei perspicace eh»
«È sempre stata un impicciona»
«Tu non sei di meno »
«Ehi»dico spingendolo.
Rise di gusto e si girò a guardarmi «È vero, sei la più grande impicciona che conosca, hai un naso da segugio per queste cose»
«A che tipo di segugio assomiglierei?»
«Al più bel segugio che esista»
Essere paragonata ad un segugio non sarà stata la cosa più bella che mi abbiano mai detto, ma in quel caso lo era.
«Ma quanto ho camminato?»
«3 km»
Spalancai gli occhi e mi guardai le gambe.
«Ma, le gambe non mi fanno male»
«Forse non ci stavi pensando»disse facendo spallucce.
Già ero troppo impegnata a pensare a te.
«Quando ricominci a cercare un lavoro?»
«Non lo so-dissi giocherellando con una ciocca di capelli- appena compro dei mobili nuovi, e sicuramente dopo aver tagliato i capelli»
«Vuoi cambiare arredamento-Annui- e vuoi anche tagliare i capelli?»
«Si, sono troppo lunghi e credo di voler cambiare anche colore, sono indecisa se farli più chiari o più scuri, tu che dici?»
Accostò la macchina al cancello di casa e si girò.
«Scegli tu, tanto ti staranno bene ugualmente»
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SCUSATEMI PER EVENTUALI ERRORI!❤️
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Solo un pò del tuo cuore- Paulo Dybala
Romance«Appena ho appoggiato la testa sul cuscino, la prima cosa che ho pensato è stata che ti vorrei un sacco qui adesso. Ti vorrei qui con me, raccontarti un sacco di cose, scherzare con te, vederti ridere e sorridere. Vorrei abbracciarti, sfiorart...