capitolo 3

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Salto fuori dall'apertura del tunnel. Non appena tocco il suolo, il buco si richiude, provocando un suono secco e metallico, simile all'eco di una risata. Alzo gli occhi al cielo, infuriata, e mi incammino lontano da quel posto.

Ancora non ci credo. Non posso avere una vita normale, quello deve sempre tornare, e rovinarmi, deve tornare a tormentarmi. Cosa crede? Segni o non segni, non tornerò indietro. Ho sofferto abbastanza. Non ho alcuna intenzione di fare una scelta. Guarda, torno sull'albero, e dimenticherò quello che è appena successo. Mi fermo e faccio dietrofront, e torno sull'albero. Sto bene qui, non disturbo nessuno, ed è anche tranquillo, senza incubi che mi disturbano, né umani che mi infastidiscono.

È casa mia.

《se n'è andato?》 chiede nera appena esce dal ciondolo. Continuo a camminare, mentre osservo lo spiritello uscire nuovamente dal ciondolo, ma questa volta è spaventata. Allungo una mano, sotto di lei, e immediatamente abbraccia il mio pollice. Mi guarda preoccupata.

《che ti ha detto? Ti ha fatto del male? avrei voluto uscire e aiutar》《 no, hai fatto bene a non farti vedere, Pitch ti avrebbe catturato immediatamente, perché non sa ancora della tua esistenza, e non me lo sarei mai perdonato. Non lo deve venire a sapere.》 lei sorride amaramente, e si mette in ginocchio sul palmo della mia mano. Mi fermo davanti all'albero, e prima di salire, la tentazione mi porta a osservare il punto in cui sono caduta dentro al tunnel, e lo evito. Mi libro subito in volo, atterrando silenziosamente sul ramo. Incrocio le gambe e appoggio Nera sulla gamba.

《mi ha...mi ha solo parlato.》 《che ti ha detto?》 sto tentando di trovare le parole giuste. Non riesco a guardarla negli occhi.

《non passeremo più queste belle giornate assieme, a quanto pare.》 《cosa vuoi dire?》aspetto qualche secondo, guardandola, con uno sguardo stanco. Alzo la maglia, mostrandole i segni presenti sulla mia pelle. Si avvicina subito a quello nero, il più preoccupante. È confusa. Si allontana, e quando ricopro il ventre, mi fa la classica domanda:

《cos'è? Cosa ti ha fatto?》《dice che è grazie a Manny se questi segni sono comparsi.》《 segni? Quei segni? Non è possibile, credevo fosse solo una leggenda. I segni del destino...sono comparsi su di te. Ma》《 sì, essendo stata scelta come guardiana, dovrò scegliere da che parte stare, e visto che non ho assolutamente intenzione di farla, lo faranno loro. Ma in lui c'era qualcosa di strano. Sentivo che c'era qualcosa di strano. 》《 hai ragione...esilio o non esilio, diventerai una guardiana.》《 o un incubo.》《...non vorrai...》《no, certo che no, ma Pitch farà qualsiasi cosa pur di portarmi dalla sua parte. Non so cosa fare.》《finché possiamo, rimaniamo nascoste, non devono trovarci.》《 hai ragione. Dobbiamo continuare a vivere come abbiamo fatto fino ad adesso.》 sorrido, ma dalla sua espressione sembra più una smorfia. Appoggio la testa contro il busto dell'albero, e osservo la luce del sole illuminare lentamente le foglie di un giallo aranciato. L'aria fredda mi accarezza le guance, e noto subito Nera sdraiata sulla mia gamba, raggomitolata, che trema.

《hai freddo?》domando. Mi chino su di lei e la avvolgo con le mani, scaldandole piano piano. Si tira su e agita la testa per dire di no. Tolgo le mani.

《No, non ho freddo, ho solo un brutto presentimento.》《Nera...》dico come fosse un lamento.
《so che non ci credi, ma buona parte delle volte funziona! Sono sicura, sento che succederà qualcosa a breve. Dobbiamo andarcene. Subito.》 si libra velocemente in volo, ma la afferro, fermandola. La tengo stretta nella mano, e la avvicino a me, costringendola a guardarmi.

《Nera. Non c'è bisogno. Non sono quasi mai funzionati i tuoi presentimenti. Non c'è bisogno...》《credimi, questa volta è vero. Riguarda Jack.》il mio sguardo scocciato scompare. Mi pietrifico. Mi guardo attorno, e il suo odore non lo sento da nessuna parte. Ritorno a guardarla. La lascio sul ginocchio.

6°GUARDIAN - IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora