capitolo 32

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- ciao stellina. o dovrei chiamarti fiamma eheh...-    sorrido e mi metto comoda di fianco a lui. toglie il cappuccio, e a guardarlo meglio, mi ricorda molto quando ero piccola, in effetti se è un vampiro, dovrebbe mantenere la giovinezza, quando è stato morso. mostra almeno 25/30 anni/apparenza.

capelli corti, simili a quelli di erik, i capelli sopra che si spingono in alto, come una cresta tutta uniforme. occhi verde alga marina, vestito da uniforme da cacciatore. nasconde qualche piccolo pugnale nelle milioni di tasche che possiede, una vecchia pistola nella cintura, seguita dall'altra parte da una spada, più sottile della mia, ma molto più tagliente, un marchingegno nascosto nella manica della mano destra, contro il polso.

il colore dominante è un verde militare, misto a un verde pino. sotto ha una camicia, e un foulard che gli lega il collo.

- che cos'è quel simbolo?-      dentro una tasca interna che si è scoperta per qualche secondo, intravedo un simbolo chiaro. sembra una goccia. è lo stesso che ho nel mezzo mantello che mi copre la spalla.

- è il marchio del nostro clan degli ass...ehm cacciatori...- assassini?- no nel senso che noi assassiniamo gli incubi per proteggere la gente da quei demoni... ormai sono decenni che siamo esperti in questo lavoro. ricordo quando indossavi quel mantello e usavi quel bastoncino come fosse una spada. non ho avuto un erede maschio, ma tu sei molto meglio :)-   

ci abbracciamo forte e noto che anche la mia divisa ha quel simbolo stampato sulla tasca interna. dentro di essa trovo un sacchetto in pelle tenuto legato da un laccetto. sul sacchetto c'è un enorme punto nero.

- che cos'è?- ah...quello è un potente veleno, elimina i nemici più fastidiosi nel modo più sicuro possibile, ma è molto raro da trovare, quindi usalo con saggezza...- 

guardo le altre tasche, dove trovo un pò di tutto, e papà ovviamente mi fa le lezioni di tutto quello che trovo dentro a ogni buco di questa divisa. 

- e ovviamente il cappuccio fatto apposta per nascondere la tua identità...-    nota la spada che ho attaccato alla cintura e la sfila dalla custodia con attenzione.     - ti piace vero?-    gli chiedo con un sorriso in volto.      - questa è la leggendaria spada Amron. il suo nome è del re che la possedeva. si dice che lui era l'uomo più coraggioso dell'intero mondo degli immortali. ma venne ucciso proprio da questa arma, per poi essere abbandonata nel lago del regno che governava dal suo fedele servitore.  da allora tutti cercarono disperatamente dove fosse. ovviamente invano. Il castello ora è la scuola che frequenti sai?

devi anche sapere che hanno ucciso il re proprio perchè scoprirono che lui era un mago. così, quando la spada prese contatto con il sangue del suo possessore, ereditò il potere che il re possedeva: il coraggio.-     sgrano gli occhi e la guardo con un sorriso da colpevole. 

- ehmm... ecco cos'era quella luce che ha abbagliato tutti XD-    esplodiamo in una risata senza fine. quando ci fermiamo rimaniamo abbracciati per un pò, cioè io coperta dal mantello che possiede lui. 

- mennie mi ha fatto vedere un giorno che tu venivi a casa senza un bottino, ma ho visto che uccidevi gli incubi, quando avevo 7 anni. io con quel mantello che dicevi e quella spada di legno che mi fece il falegname del villaggio come regalo...-     sorride guardandomi.

- ...sei il papà più coraggioso che abbia mai avuto.-     continuiamo a guardare il panorama, per un pò di tempo, finchè non scende dandomi la buonanotte. 

si attacca alla grondaia con le mani, per poi appoggiare i piedi sulla finestra, entrando e non vedendolo più. 

la notte è giovane, e gli incubi si sono ritirati. scendo sulla finestra e dico a papà che faccio un giro d'ispezione. si raccomanda ovviamente di dirmi che devo stare attenta e tutto. lo rassicuro e comincio a correre molto velocemente tra i vialetti.

6°GUARDIAN - IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora