capitolo 5

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Quando mi risveglio e apro gli occhi, noto subito il luogo in cui mi trovo. Sono in una stanza grande e piena di mobili dall'aria natalizia.

C'è pungitopo dappertutto, sento il fuoco scoppiettare, infatti il camino è acceso e fuori dalla finestra, insieme al contorno delle montagne, stanno scendendo fiocchi di neve grandi come il mio ciondolo.

Sono al polo nord.

Enormi travi di legno portanti sostengono il soffitto, sopra un pavimento di pietra fredda, coperta in punti differenti da diversi tappeti ovviamente di un colore tendente al rosso e all'oro. Il profumo di canditi viene subito percepito dal mio olfatto, mentre le mie orecchie sentono a malapena un rumore continuo di ghiaccio rotto, e macchinari, dai piani inferiori.

Mi alzo, volo verso il portone per non camminare sul pavimento freddo ed esco, mentre mi stropiccio velocemente gli occhi. Non c'è nessuno nei corridoi semi aperti. Velocemente mi affaccio e noto che neanche dai pannelli di controllo, nella sala del globo insomma, non c'è nessuno. Esito, riguardando la camera, pensando se rimanerci dentro o meno.

North sarà sicuramente nel suo laboratorio. Non mi vedrà andarmene in giro di sicuro.

Chiudo la porta della camera, e prendo uno dei quattro corridoi che portano alla sala, metà volando e metà camminando, evitando di produrre alcun rumore. Sono dentro a un enorme struttura, d'altra parte, nessuno sentirebbe sicuramente una persona camminare tranquillamente per i corridoi. Rischio comunque di incontrare qualcuno. Eviterò eventuali luoghi troppo affollati.

L'unico problema sarà Jack. Chissà dove sarà mai. In camera sua non c'era però. Male. Questo vuol dire che è qui in giro.

Mi mancava questo posto. Dopo tutti questi anni la casa di North sembra il posto più accogliente in cui mi sono trovata.

Raggiungo tranquillamente, senza imprevisti, la sala del globo, ma non ho neanche superato la colonna portante in legno della stanza, che mi ritiro subito dietro di essa. Ho visto Jack in piedi ad un'altra persona. mi affaccio cautamente, e osservo la scena

《quante volte te lo devo ripetere!》  distolgo subito lo sguardo. Mi appoggio contro la colonna e sento cosa sta dicendo Jack. Sembra abbastanza infuriato.

《ma si può sapere che ti ho fatto?》          rimango immobile a fissare davanti a me. La rabbia attraversa il mio volto. Che ci fa Clara qui? Mi trattengo dal saltargli addosso, e continuo ad ascoltare la conversazione, che sembra stia giungendo al termine.

《cosa mi hai fatto!? Clara, tu non hai sprecato un globo di neve semplicemente perché volevi sapere come stavo, ormai ho capito che gioco stai giocando. Come puoi tradire così facilmente una persona? addirittura Jamie. Non so nemmeno come fa lui a stare con te. Io a Jamie ci tengo, ma a quanto pare non è la stessa cosa per te. Per di più hai provato a mettere zizzania tra me e Miriam, prima da vivi, poi dieci anni fa, non penso proprio di stare con una come te. Che mi caschi il mondo se lo facessi.》è decisamente arrabbiato, ma mai quanto me. Solo a sentire l'odore fetido di Clara mi viene il nervoso automaticamente. Quasi come con Pitch.

《sei ancora arrabbiato per quello? Sul serio? oh andiamo sei proprio permaloso...》  dice scherzosamente, con non calanche. Poi sento i suoi passi, un rumore di tacchi. Starà provando ad avvicinarsi. Il bastone di jack colpisce il pavimento. Si ferma.

《sì, e ora vattene, il tuo odore mi nausea.. 》parla come ha parlato con me prima, freddo come l'elemento che controlla. continuo a sentire i tacchi che camminano. Mi sporgo leggermente giusto per vedere che fanno. È a pochi centimetri da lui.

《 Jack, ormai lo sai. Sono pazza di te da quando ti ho incontrato la prima volta. Ti conosco da molto più tempo di quella mezzosangue...non sa niente di te. Abbiamo passato più tempo assieme io e te, a Burgess, Io so quello che hai fatto in questo decennio. Lei che cosa avrà mai fatto? Ti ha abbandonato, quando eravamo vivi, e ti ha pugnalato alle spalle, tu e i guardiani, dieci anni fa. Come fai a fidarti di lei, e non di me? Lei non sa nulla. Non ti merita. È soltanto una traditrice.》 quasi sussurra quella minaccia. L'odio mi sta corrodendo dentro. Le mani sono infuocate, bruciano ossigeno e ira.

《e allora?》《...e allora? af e ALLORA vuol dire che lei》《che lei niente. Basta. Smettila di venire qui e di tormentarmi. Hai già fatto abbastanza.》《 perché, con Elsa allora era diverso? Che cos'ha lei che io non ho? Allora?》

Silenzio. Il fuoco si spegne.

Chi è Elsa?

Sento qualcosa nel mio petto scricchiolare, rompersi.
Forse era il cuore.

《Oh mio dio, veramente? Elsa è mille volte migliore di te! di certo non va a rimorchiare il primo ragazzo che passa per strada, solo per divertirsi!》 《tu non sei il primo che mi è passato davanti, Jack. Santo dio, ti amo da quando ci siamo conosciuti! Sono passati ormai 3 secoli, credo fermamente che non stia facendo la puttana con te!》《Clara, tu sei fidanzata. Cos'è Jamie per te? Un giocattolo? Un qualcosa da sfruttare quando non sai cosa fare?》《no, e comunque con lei ormai è finita, dimenticatela, per tutti i fulmini! Vai avanti, dimenticala.》《e indovina? Gente come te è uno di quei motivi per cui si rompe con la ragazza! Prima Miriam, ora lei. Sei una rovina per i ragazzi, altro che uno svago.》e con questo, Clara non dice più nulla. L'ha spiazzata.

《e ora vattene. L'uscita sai dov'è.》mette il bastone orizzontalmente, aumentando la distanza tra lui e lei.

Lei si allontana e prende un corridoio, scomparendo dietro le travi. Jack, una volta andatasene, sospira e si incammina verso i comandi dell'enorme globo davanti a me alla mia destra. Ritorno indietro per far finta di arrivare ora dalla camera.

《cos'era tutto questo casino? qualcuno stava urlando...》faccio finta di essere ancora assonnata ancora dalla dormita.

《ehm, niente tranquilla. Non è successo niente. Qualche yeti ha fatto cadere dei giocattoli pesanti.》

Jack, sei un pessimo bugiardo. Non solo dal fatto che ho sentito, ma anche da come parla. Balbetta. E quando balbetta mente.

《@ non deve sapere nulla... nulla...》 faccio molta fatica, rispetto agli anni scorsi, a leggergli nel pensiero. Come mai? Sembra riesca a tenere lontano i pensieri principali dalla coscienza. Non capisco proprio come mai questo fenomeno.

《come no.》《che vuoi dire?》               alzo gli occhi al cielo e continuo:

《non ti ricordi più che so leggere nel pensiero?》  rimane paralizzato per qualche secondo, ricordandosi di questo prezioso e indispensabile  ricordo. Appoggia poi il bastone e abbassa lo sguardo. Sento la temperatura abbassarsi. Sbuffa con fare stanco e passa con la mano tra i capelli.

《non voglio mica costringerti a parlare, sia chiaro.》 rimane immobile, e alza lo sguardo, osservandomi seriamente in silenzio. I suoi occhi parlano da soli, e leggo chiaramente una nota di dispiacere. Mantengo lo sguardo impassibile e senza emozioni, provando a essere il più estranea possibile. È difficile, purtroppo. Tengo in prima linea la rabbia, affiancata dall'indifferenza.

《so come ti sentirai ora.》《non è importante al momento, Jack.》《lo so, ma...ti spigherò poi.》   lo interrompo scocciata.

《Jack, perché mi avete portato qui? Ti avevo chiesto di lasciarmi andare.》

6°GUARDIAN - IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora