La tristezza nei suoi occhi scompare, sostituita da altrettanta indifferenza.
《Te l'ho detto. Abbiamo bisogno del tuo aiuto. E che tu lo voglia o no sei una guardiana, quindi dovrai essere al nostro fianco ogni volta che Pitch minaccerà la sicurezza dei bambini》
《Jack, non lo vuoi capire allora. Io non posso essere una guardiana. Non ne sono in grado. E poi, dopo quello che è successo, come potranno i bambini guardarmi con occhi rassicuranti? Come potranno gli altri guardarmi come fossi una persona in grado di fare il lavoro per cui sono stata scelta? Una cosa del genere non scomparirà tanto facilmente dalla loro testa 》 appoggio le mani sui fianchi e cerco di guardarlo negli occhi. Devo convincerlo. Per forza.La sua voce diventa rassicurante, mentre si avvicina lentamente di qualche passo.
《Anche io non volevo diventare guardiano all'inizio, troppe responsabilità e poco divertimento, ma adesso ho capito che è una cosa importante, un compito fantastico 》
《le responsabilità ci sono comunque 》 mi sento in colpa solo pensare a quello che potrebbe capitare. Anche se accadesse qualcosa a un solo bambino, per colpa mia, non me lo perdonerei mai. Per colpa della mia inadeguatezza, metto in pericolo la loro vita, il loro futuro. Non posso, non ci riesco. Mi stringo ancora di più nelle mie braccia, distogliendo lo sguardo.Jack torna a essere di nuovo serio:《comunque ora tu sei qui. Quindi gradirei molto se tu ci aiutassi 》
Faccio per rispondere, ma una voce mi anticipa:《 Ahh la dormigliona si è svegliata, allora 》 da sopra la sala, dal corridoio sporgente, sopra al camino, si sta sporgendo Jamie. Aria gelida entra velocemente nella stanza, provocandomi piccoli brividi, portandomi ad alzare la temperatura corporea. Porto le mani sui fianchi, mentre fisso quel vecchio amico che credevo di conoscere.
《 Una bella dormita col sonnifero, delle urla come sveglia...Sì, proprio un bell'inizio di giornata 》dico sarcasticamente, con un po' di amarezza (che non fa mai male). Cerco di guardarli entrambi, facendoli rosicare. Voglio che si sentano in colpa. Dopo un minuto di silenzio, loro non dicono niente, e smetto di ridere.
《Cominciamo bene 》 sussurro, girandomi su me stessa verso la parte opposta dei due, per non farmi sentire.
"Miriam, muoviti, prima chiudi questa situazione, prima te ne potrai andare" sono d'accordo con te Fretta, ma finché non tornano i guardiani e non combatteremo e sconfiggeremo Pitch, non posso fare più di tanto.
《Allora, ditemi. Cosa devo fare per aiutarvi, sentiamo 》 chiedo, mentre passo la mano destra tra i capelli.
《Beh, finché non arrivano gli altri dalla ricognizione non possiamo fare molto, e con Pitch che vaga per il mondo è meglio non uscire 》mi risponde Jamie rinvigorito dall'indifferenza...chissà che hanno fatto in questi dieci anni.
《Allora posso anche andarmene. Mi faccio un giro 》Jack continua a guardare in basso, le venature azzurre del suo bastone si illuminano appena Jack stringe. Poi si schiarisce la voce:《Oppure potremmo andare giù nel laboratorio a divertirci con i folletti. O a far arrabbiare qualche Yeti 》 appoggia il bastone sul suolo congelando leggermente il pavimento. Io e Jamie ci guardiamo per qualche secondo per sapere cosa ne pensa. Io mi limito a guardarlo.
《Va bene》conferma quasi divertito Jamie, e i loro sguardi si posano poi su di me, aspettando una mia risposta.
《 D'accordo 》la mia voce è bassa, ma arriva subito agli orecchi dei due. Iniziano ad avviarsi verso l'ascensore di legno e pietra, e ci aspetta uno yeti pronto a portarci giù. Prendo le distanze, mentre loro due si affiancano dubbiosi, concedendomi qualche piccolo sguardo osservatore, per essere sicuri che io li stia seguendo. Ogni volta che lo fanno, li guardo talmente male che smettono subito per timore.
Purtroppo, in un modo o nell'altro, agli occhi di Jack sembro un insetto.
Una scia debole di odore viene percepita dal mio olfatto, e riconosco subito che cosa sia. Una puzza di cane bagnato si diffonde al passaggio dei due ragazzi. Raggiungiamo l'ascensore e scendiamo.***
Arriviamo ad una sala enorme, piena di giochi volanti, Yeti che vanno da una parte all'altra dell'intero laboratorio, ci sono giocattoli dappertutto, sculture di ghiaccio che vengono usate come campioni per i pelosi lavoratori di North per creare i futuri regali per i bambini del mondo.
《allora....che avete intenzione di fare?》mi guardo intorno. Non me lo ricordavo più il laboratorio dei giocattoli. Non me lo ricordavo così immenso, così pieno zeppo di giocattoli, così pieno di vita.
Jack si posa sulla spalla di un Yeti, sulle ginocchia, dandogli qualche puffetto sulla loro testa e inizia a rompere i prototipi di ghiaccio, allontanandosi in silenzio, riservando lo stesso trattamento anche agli altri. Sta per i fatti suoi, e in parte mi rattrista. Ma, d'altra parte, sembra sorridere facendo questi scherzi divertenti. Distolgo lo sguardo, cercando Jamie con fare sollevato.
《allora non è diventato serio e noioso come credevo 》 appoggio le braccia sul parapetto del piano dove ci troviamo, guardando per qualche secondo sotto, notando i piani inferiori oscurarsi per la sempre più limitata luce che arriva dal soffitto. Incrocio lo sguardo del mio vecchio amico e aspetto una sua risposta.
《 A quanto pare non vuole sentirsi come Calmoniglio e North. Mi dice spesso che sono così seri che lo annoiano. Cerca di essere lo scherzoso della situazione, come sempre 》mi risponde Jamie, e nel mentre che mi spiega, osserva il guardiano fare scherzi ai folletti.
《Si è visto...ma sta sempre per i fatti suoi?》
《 ultimamente sì.》
《 ultimamente vuol dire " questi dieci anni?"》
Jamie non risponde, ma capisco subito. Una piccola fitta al cuore mi percuote.Cammino verso una tavola degli yeti, afferro due spade di legno giocattolo e ne lancio una a Jamie per fargliela prendere. Lui la afferra con sorpresa, e mi guarda.
《 Sai duellare vero, Jamie?》
《No.》
《Rimediamo allora》
Jamie tiene la spada in mano con insicurezza, e faccio volteggiare in aria la spada, afferrandola subito dall'elsa. Ritorno a guardarlo e continuo:《prima regola: sopravvivi 》 dico con tono ironico.
Jamie si mostra divertito. Inizio il duello colpendo la sua spada. Lui la alza velocemente, perpendicolare alla mia. Mi distanzio, riprovando un'altra volta. Continuiamo, mentre gli insegno alcuni trucchi del mestiere. Impara in fretta, destreggiandosi sempre più in modo esperto. Riesce anche a disarmarmi, e per avermi mostrato la sua bravura gli concedo la vittoria. Il ragazzo sorride e abbassa l'arma, prendendo anche l'altra e appoggiandola di nuovo sul ripiano. Dice anche allo Yeti che la prova di collaudo è andata a gonfie vele.Mi giro verso il centro della stanza, e vedo subito Jack appoggiato contro la colonna portante. Per qualche istante ci osserviamo, senza dire niente. Non servono parole per spiegare la situazione.
Mi raggiunge Jamie, tutto sorridente.《 sono felice che tu sia tornata 》 . Io gli sorrido solamente.
Osservo un folletto che si è scontrato contro la mia gamba, e che appena capisce chi sono, fa un piccolo salto, sorpreso, allontanandosi velocemente. Il mio sorriso scompare, lasciando spazio alla tristezza. Jamie lo nota, ma non dice nulla.
Sento una piccola folata di vento investire la mia schiena, e mi giro verso Jack. È più movimentato. Ci giriamo entrambi verso di lui e aspettiamo di sentire cosa ci deve dire.
《Gli altri sono arrivati. Dobbiamo tornare di sopra, seguitemi》.
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6°GUARDIAN - III
Fantasy(❌LIBRO IN REVISIONE❌) . . . . Un tempo vivevano nello stesso villaggio, ora sotto lo stesso tetto. Prima duecomuni mortali, ora due guardiani, molto diversi tra loro. Tutti direbbero che non sono fatti per stare insieme, chi per invidia, chi per od...