capitolo 23

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- ciao nicolas...- ormai sei solo tu che potere chiamare così me, sai? ahah- comincia a fare una di quelle risate contagiose, da dove non ne esci triste.

- avere visto mie sculture?- sei un artista lo sai? specialmente dell'albino! hai catturato tutto il suo umorismo...- presto ci sarai anche tu qui. sto già vedendo come farti in un omino...ma sono ancora al punto di partenza...- il mio sorriso scompare, ma non del tutto.

- la scuola non mi sta aiutando a trovare il mio centro...- non serve la scuola. serivre te stessa. guarda jack. lui il suo centro ce l'aveva sotto il naso. e se nè accorto a ultimo minuto.- guardo in basso e aggrtto le sopracciglia. - e come ha fatto?- comincia a ridere. - ha visto in gamie sua sorella e da li ha capito. - quando eravamo sulla lastra di ghiaccio, lui faceva ogni modo per tranquilizzare sua sorella. scherzava, rideva. gli diceva se voleva fare un gioco. lui è il guardiano del divertimento.

- anche tu forse avere tuo centro sotto naso. sentirtelo dire da altri, ma tu non darci peso. è difficile quanto possa essere facile...- prendo la statuina di jack in mano. lo guardo e lo giro su se stesso. quando lo rimetto al suo posto - lo spero. non sarò un simbolo così evidente all'inizio, nel senso che non ho nemmeno una festività sulle spalle. ma credo che sarà facile.- il difficile arriva dopo.- i bambini mi dìvedono comunque. il difficile sarà fargli credere che non sono un umana. - quel giorno a parco, con quel bambino ferito, loro si sono subito fidati di te. devi solo mostrare capacità tue. il resto venire da se...- con la sabbia creo un fiocco di neve e lo appendo sull'albero alla mia altezza.

- che brava la nostra piccola ribelle! come hai fatto?- arriva jack da dietro di me. mette le mani sulle mie spalle e appoggia la testa sulla mia. - credo ci riesca anche tu...- mi giro e gli prendo tra le mani il ciondolo.

- venire. esserci cioccolata calda e marshmellow...venite!- arriviamo tutti insieme. facciamo fuori in due secondi il sacchetto di marshmellow. ci sediamo sulle poltrone che affiancano il camino e una delle finestre alte e strette che contornano il muro e il camino. ho in bella vista l'enorme sfera del globo piena di luci.

tra quattro giorni è natale. non vedo l'ora di ricevere il mio bel regalo da north. - sono ancora nella lista dei buoni vero north?- ovvio!- jack partecipa. - anch'io vero?- tu essere in quella di cattivi da più di 300 anni jack XD-

***

il giorno seguente mi sveglio con delle urla, come quelle che ho sentito quando mi hanno portato qui. mi alzo con cautela, per non farmi sentire da lea. è in bagno da ieri sera. forse sarà uscita a fare un giro. quando esco dalla porta vado alla sala del globo e vedo che sono solo gli yeti che stanno combinando non so cosa... ritorno a letto. la porta del bagno è aperta e lea si sta cambiando.

- dove sei stata?- ho ricevuto un messaggio da papà. dovevo andare a vedere. - e che ha detto?- no niente...era un falso allarme...- la guardo. riconosco quando qualcuno mi dice una bugia.

- davvero?- si, perchè me lo chiedi?- non era un falso allarme vero?- lo era invece!- allora perchè uando ti leggo nella mente vedo te e papà davanti a un suo amico a terra morto, con ferite da incubi?- sgrana gli occhi e rimane paralizzata.

- cos'è successo?- abbassa lo sguardo. - non era un amico di papà quello...- aggrotto la fronte. -e chi era?- il padre di jack.- sgrano gli occhi -che? ma...- si, anch'io credevo non fosse un vampiro. ma quando l'hanno trovato abbiamo guardato la dentatura aveva i canini. la mamma di jack non era così traumatizzata. in fondo li ha abbandonati quando è nata la sorellina...- sono scioccata comunque. jack c'era molto affezionato. - jack lo sa?- abbassa lo sguardo. - L@ mi ha visto uscire e quando ha visto anche lui la scena...è diventato strano. è ritornato qui e si è chiuso in camera.-

6°GUARDIAN - IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora