Capitolo 7

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Poche ore prima



Il segugio ne sentiva l'odore. Le sue grandi narici, abituate a captare ogni singola sfumatura naturale, riuscivano a sentire, se pur in modo flebile, il sapore dolciastro che dal naso gli passava sulla punta delle labbra. Ci era voluto molto tempo per trovarla. La protezione attorno a lei che fino ad allora pareva averla nascosta alla presenza di tutti,ora pareva svanita nel nulla. L'aveva finalmente individuata. Uscì silenzioso, zoppicando, dal folto della foresta e si mise ad osservare il promontorio ed il mare. L'odore disinfettante della calendula e degli agrumi usati per ripulire l'aura attorno a casa erano ancora ben presenti nell' aria, segno che la protezione era svanita da poco. Li annusava e riusciva a vederli nella sua testa, proprio come se li stesse guardando sotto i suoi occhi in quello stesso momento.
Storse il naso emettendo un verso simile a quello che avrebbe fatto un maiale. Le sue fattezze erano in effetti molto simili a quelle di un animale. Il volto era schiacciato, come ripiegato verso le ossa, con la pelle di un color verdastro, simile a quello della terra appena bagnata mescolata a foglie morte. Le grandi grosse narici occupavano gran parte del volto, se così si poteva chiamare, lasciando solo poco spazio agli occhi. Sentí dietro di sé un' aura forte, per niente repressa, anzi, messa in bella vista. Audace.
Si voltò, riconoscendo in essa la sua padrona. Il sudicio sulla pelle del segugio cadde a terra durante il gesto. Dietro di lui la donna apparve, silenziosa a sua volta. Un corvo sulla sua spalla emise un verso lugubre, nel silenzio della oramai quasi sopraggiunta alba. Il lungo abito nero passava sopra l'erba ed i rami circostanti, non producendo alcun suono. Camminava lenta, quasi come in una danza. I movimenti delle mani e delle braccia inquietanti ma delicati nell'appoggiarsi ad un tronco li vicino per poter osservare meglio la casa sul promontorio.
Della donna, una potente strega nera, non si poteva vedere il volto, coperto da un velo nero tenuto fermo sulla testa da una corona le cui foglie parevano muoversi, dotate di vita propria. La donna si affacciò dal bosco, individuando la casa,ed un sorriso maligno fece ritirare il segugio, terrorizzato.
Una cosa aveva imparato sulla sua pelle, non si doveva far arrabbiare la padrona se si voleva vivere,e quel sorriso non indicava niente di buono.
-"ottimo lavoro." - la voce uscì serpentina dalla bocca della donna, quasi roca. Segno oramai di quanto la magia nera l'avesse consumata. Tutta la malvagità di questo mondo pareva reincarnata in lei. Le sue lunghe unghie nere circondate da anelli in metallo che riproducevano le unghie del corvo su di lei emisero un fastidioso ticchettio metallico sul tronco.
La donna osservò il cielo, e notò il sole minacciare di sorgere alto . La luce stessa non le dava fastidio, ma non le permetteva di usare i suoi poteri al massimo. E lei aveva bisogno di colpire. Velocemente.
Si ritirò voltandosi nel bosco, assieme alla creatura al suo servizio. Amava usare altre creature per i suoi scopi,questo le permetteva di concentrarsi su cose più importanti mentre altri lavoravano per lei, risolvendo svariati piccoli problemi.
E quella casa era un problema. Un enorme problema. Soprattutto considerato chi vi abitava dentro. Non si chiese il perché la barriera fosse svanita attorno a quel posto, lasciandolo scoperto e facile da individuare. Non le importava. Che fosse stato fatto volontariamente o che si trattasse di una distrazione non cambiava nulla: doveva solo trarre vantaggio dalla situazione.

-" vai a chiamare Samira e Sela. Stanotte colpiremo"
Il segugio velocemente corse per la foresta, sparendo nelle sue profondità poco dopo, senza lasciare alcuna traccia se non l'odore fetido.
Samira e Sela, le sue due feroci consorelle. Altre due streghe nere che la servivano. Sorelle di sangue, che lei aveva trovato da bambine 400 anni prima nel bosco di questa zona, abbandonate dalla famiglia perché ritenute maledette.
Le aveva prese con sé, allevate ed insegnato loro la magia nera. Adesso la servivano per l'eternità, ricambiandole il favore.

La strega nera si voltò un'ultima volta verso la casa in cima alla scogliera.  Guardò infine il suo corvo.
-"sorvegliala".
L'animale si alzò in volo, sparendo sopra la casa  e nascondendosi in uno dei suoi anfratti. Se voleva attaccare doveva sapere tutto di quella casa e se la ragazza era sola o meno.
A sua volta si inoltrò nella foresta. Doveva solo aspettare ancora un po'. Ancora poco e tutto avrebbe finalmente raggiunto una svolta, per la prima volta in centinaia di anni.


Chi sarà questa strega nera che ha preso di mira la casa di Adéle e cosa vorrà?
Presto Adéle si ritroverà ad affrontare le sue più grandi paure, che interromperanno la sua vita gioiosa e spensierata.
Ombre scure si ammassano all'orizzonte, segno di un oscuro presagio.

A presto,
Belle.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora