Incatenate al suolo le poche streghe nere rimaste vennero caricate su grosse gabbie, pronte per esser portate alla prigione sotterranea di Alv Adastaer. Libere dalla loro magia, erano ora solo semplici umane. Non potevano fare più nulla, se non gridare e provare a ribellarsi. Chiuse in un piccolo vaso antico, le ceneri della grande Strega Nera vennero trasportate dai più antichi membri del Consiglio e da alcuni elfi verso un luogo segreto. Chiuso grazie ad un potente incantesimo, nessuno mai avrebbe potuto rompere il sigillo, usando le ceneri per riportare in vita la potente donna,che si era polverizzata di fronte agli occhi sorpresi dei pochi presenti dopo il sacrificio di Adéle. In seguito a ciò, le streghe nere avevano perso mano mano i loro poteri. Tutti si davano una mano, per riuscire a ripulire il territorio dalle poche streghe nere che tentavano di scappare correndo via, come semplici donne. Tutti, tranne loro.
Nella villa di Namel, al sicuro, in un'ala dell'immensa biblioteca, era stata posta su un piedistallo una teca, rinforzata da un incantesimo. Al suo interno, il corpo di Adéle. La madre e la nonna le facevano visita ogni giorno, da quando lo scontro finale era avvenuto, oramai quasi un mese prima. Nessuno si dava pace per la perdita della ragazza, ma non una lacrima era stata versata,per rispetto al suo gesto. L'incantesimo attorno alla teca preservava intatto il corpo di Adéle dallo scorrere del tempo, ma cosa ne era stata della sua anima?
Questo si domandava Kelpie, osservandola dall'alto, da uno degli scaffali. Aveva rifiutato in quel periodo di parlare, con tutti. Non aveva niente da dire. Le ferite che aveva riportato, le cicatrici sul corpo, non erano niente in confronto a ciò che sentiva nel cuore. Nessuno sapeva che passava a farle visita, nascosto. Nessuno tranne Namel ; era sicuro che riuscisse a percepire la sua presenza nella stanza. Mai però, si era rivolto a lui. Il vampiro nobile, si limitava a passare di giorno, quando gli altri dormivano, e stava lì, anche ore, ad osservarla. Solo questo. Ogni tanto apriva la teca, solo per accarezzarle il volto, e magari sistemarle i capelli. Solo quello. Kelpie al contrario, non aveva avuto il coraggio di fare quel gesto. Non si sentiva degno di sfiorarla. Non più. Si era fatto imprigionare dalle streghe, e lei era venuta per salvare anche lui. Se fosse stato al suo fianco, se l'avesse aiutata, forse sarebbe riuscito a cambiare qualcosa.
Sentendo il rumore di una porta che si chiudeva, Kelpie si voltò. Vide Namel avvicinarsi dalla sua postazione, come sempre.Namel quel giorno si sentiva più sentimentale del solito. Stanco, affaticato dal provare a gestire la nuova situazione al di fuori della villa, non desiderava però andare a dormire. Aveva bisogno di vederla, prima. Le forti occhiaie che aveva sul volto, segno della privazione di sonno, non lo fermavano dal farle visita ogni giorno. Le mancava. Terribilmente. Si odiava per non averglielo mai detto. E si sentiva in colpa. In quel mese che era trascorso, non si era dato pace per ciò che era successo. Aveva sacrificato i suoi poteri e se stessa, pur di salvare tutti. E lui la voleva lì, accanto a sé. Solo quello. Solo per mostrarle che il suo gesto non era stato vano. Erano liberi dalla minaccia delle streghe nere.
In silenzio, aprì la teca, ed osservò il volto di Adéle. Manteneva il suo colorito giovane, splendente. Ciò che più lo stupiva ogni volta, era come la sua pelle risultasse calda al tatto, esattamente come la pelle di una persona viva.
Ogni giorno andava lì solo per sentire ancora il calore della sua pelle. Quel giorno, sentì che doveva arrendersi, però. Quei brevi contatti, lo avrebbero portato alla follia. O forse stava già diventando un pazzo. Adéle non sarebbe mai ritornata. Doveva onorare la sua memoria, ma forse, lasciarla andare. Come tutti parevano aver fatto, tranne lui.
Con questa triste consapevolezza, spostò dolcemente i capelli di Adéle dal suo viso, e si avvicinò per un ultimo addio. Quando le sue labbra si posarono sulla fronte di lei, una lacrima cadde dai suoi occhi, finendo sugli occhi della ragazza. Era la prima volta che piangeva, dopo secoli. Le asciugò il viso da quella goccia sporadica e le sussurró un' ultima volta. Cosa le disse, non lo seppe mai nessuno, nemmeno Kelpie, che osservava la scena dall'alto.
Le sue parole sarebbero rimaste un segreto chiuso in quella teca. Per sempre.
Si spostò per chiuderla, quando Somir lo chiamò, per attirare la sua attenzione. Namel si voltò, per rispondergli brevemente, lasciando la teca aperta ed allontanandosi qualche secondo.
Ma giunto a metà stanza, si bloccò,sorpreso.Somir si guardó attorno, perplesso, mentre Kelpie scendeva dal suo nascondiglio per capire cosa stesse accadendo. Tutti e tre gli uomini cominciarono a scandagliare con lo sguardo la stanza attorno a loro,cercando di capire. Da dove proveniva quella forte energia che percepivano?
In tanti fanatici, attratti dalla storia di Adéle, avevano provato ad entrare nella villa per trafugare il corpo. Di chi si trattava stavolta?
Ma si sorpresero dal non vedere comparire nessuno.
Poi Namel, capì. Ed il suo cuore prese a battere velocemente.
Si diresse a passo deciso, non calmo verso la teca aperta della ragazza. La osservò per alcuni secondi, col fiato in gola.
Le accarezzò il volto. E lo sentí, per la prima volta dopo tanto.Kelpie si voltò a sua volta sorpreso verso la teca, avvicinandosi sospettoso ed incredulo, mentre Somir non osava accorciare le distanze.
E finalmente, assistirono assieme.Gli occhi di Adéle si aprirono di scatto ... Occhi rosso sangue.
FINE
Siamo giunti alla fine della nostra storia. Ringrazio tutti coloro che non l'hanno abbandonata e che hanno continuato a leggere. Ringrazio di cuore ognuno di voi, perché è grazie a voi se questa storia ha continuato ad esistere.
Spero in futuro di poter scrivere altre storie che vi appassionano, così da creare una nostra piccola famiglia, che ci possa portare ogni volta in un mondo completamente nuovo, alla scoperta di un pezzettino di noi.
Un bacio a tutti.
Belle
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The Circle - Born witch - Nata Strega
FantasíaLa giovane Adéle vive su un'isola con pochi abitanti, ricca di tradizioni e costumi, con l'adorata nonna e la madre. Sempre in stretto contatto col suo amato oceano, conduce una vita semplice, senza preoccupazioni...od almeno così credeva. Alla scop...