Capitolo 24

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Mossi le mani, lenta. Delicata. Un intero disegno nella mia mente, che realizzavo solo con le mie dita. Come se stessi suonando un pianoforte: ogni singolo dettaglio qualcosa di insostituibile. Una nota precisa. Un suono. Qualcosa di percettibile solo a me. Segni nell'aria, fittizi, ma concreti al tempo stesso. Gli oggetti nella stanza si muovevano, ognuno un sigillo addosso. Li guardavo, persa nei miei pensieri. La penna accanto a me, a sua volta dotata di un sigillo, scriveva da sola tutto ciò che mi accadeva attorno. Non dovevo perdere tempo. Non ne avevo. Dovevo concentrarmi. Fermarmi e scrivere era una distrazione. Sentivo l'aria scorrere tra le dita, fine, solleticarmi il palmo. Un po' come quando entri in acqua, e la tua mano sfiora la superficie bagnata. Qualcosa di così delicato. Ma se la corrente fosse forte? Mossi le dita più rapidamente, creando sigilli con i miei occhi, con la mia mente. La mia mano seguiva in modo spontaneo la figura da me delineata nella mia testa. Gli oggetti cominciarono a vorticare rapidamente per la stanza. Una tempesta. Potevo andare ancora più veloce. Potevo farlo. Sentii una goccia di sudore scendermi lungo la tempia. Ci riuscivo. Era nelle mie abilità. Solo qualche minuto in più... Solo qualche minuto...
-"Adéle!"

E tutto esplose nella stanza. Gli oggetti volarono contro le pareti, schiantandosi. Alcuni si ruppero. Mi gettai in avanti, sostenendo il corpo con le mani. Mi sentivo senza forze,ma al tempo stesso piena di energia. Mi voltai, scocciata, verso la porta, dove una sirena mi guardava, alquanto sconcertata.
-"... Perché mi hai interrotto..."
La sirena parve come bloccata in un limbo. Continuava a guardare il disastro nella stanza.
-"..hei..."
Riportò lo sguardo su di me. Si ricompose, stringendo forte con la mano il suo tridente.
-"la sirena madre vuole vederti."
Avevo imparato che qui quella donna dai capelli rossi che mi aveva accolta, veniva chiamata semplicemente "sirena madre", per indicare un qualche rango superiore, supponevo. Nessun nome, nessun modo di distinguerle l'una dall'altra. Solo il fisico ed i capelli, gli occhi ti permettevano di capire con chi stavi parlando.
-"perché..." - ero furiosa. Mi avevano interrotto.
-"... Domani c'è la luna piena. È giorno di iniziazione"
La guardai confusa.
-"... Domani?..."
-"si sorella. Sei rimasta nella tua stanza per tutti i giorni rimanenti dall'ultimo allenamento"
Spaesata, mi misi a guardare la stanza. Ero rimasta qui per così tanto tempo? Come avevo fatto a non rendermene conto?!
-"sorella... Tutto bene?"
-"si" - le dissi rapida - "dille che sto per arrivare"
La sirena uscì, lasciandomi con i miei pensieri.



SIRENA MADRE POV


Rimasi a guardare fuori dalla barriera, incantata dalla miriade di animali che riuscivo ad osservare a tale profondità. Per una sirena stare su due gambe come gli umani era scomodo, ma tornava utile per svolgere attività che nella loro forma antica non era possibile fare. Nei tempi antichi l'incapacità delle sirene di mutare forma spesso aveva comportato una loro cattura. Nella guerra contro gli uomini, anche se si stava oramai parlando di millenni fa,  le aveva messe in una posizione di svantaggio. Una volta ritirate, però, nel loro mondo, la madre Mither aveva ascoltato le loro preghiere, ed aveva donato loro la capacità di mutare forma come tutti gli altri spiriti.
Dei passi dietro di lei la riportarono alla realtà presente, lasciando il passato dove doveva stare:nel passato.
La sirena che era andata a chiamare la ragazza tornò, abbastanza agitata.
- "cosa succede, sorella"
-"sirena madre... Credo che qualcosa non vada con la strega"
-"cosa vuoi dire" - si girò, dándole tutta la sua attenzione.
-"l'ho trovata mentre usava i suoi poteri... Ma era in uno stato confusionale. Li usava... Senza sigilli"
La osservai , sorpresa.
-"senza sigilli?"
-"si. O meglio, erano sugli oggetti che stavano nella stanza.. Ma non li aveva disegnati. Sembravano... Dotati di vita propria. Stava lì, in mezzo ad essi, seduta, e muoveva solo le mani."
-"ne sei sicura?"
-"si. Era talmente isolata mentalmente che ho dovuto chiamarla svariate volte. Solo urlando l'ho finalmente distratta"
Mi voltai verso il mare.
-"cosa facciamo, sirena madre? Non ho mai visto una strega comportarsi così"
Mi voltai verso le mie sorelle. Compagne di vita e di guerra, con le quali avevo passato ben più che un'eternità.
-"durante la cerimonia di iniziazione prepariamoci al peggio"
Una sorella si fece avanti.
-"al peggio?"
-"si. Ho un brutto presentimento. Tenete pronti i tridenti"
Un brusio di sottofondo si levò, bloccato solo dalla voce di una sirena, che prese parola.
-"ma... Ci state chiedendo di levare le armi contro una di noi?!"
Mi volta I, con lo sguardo addolorato.
-".. Sorelle... Tutto questo potere, acquisito in così poco tempo... Mi fa paura. Non so cosa aspettarmi. Non abbiamo mai avuto una sorella che non fosse una sirena . So che la madre, Mither, ha un piano per noi, e per lei. Altrimenti non si troverebbe qui, ma ignoro quale esso sia. Voglio solo essere pronta ad ogni evenienza... E vorrei che lo foste anche voi"
Le mie sorelle si guardarono, decise, in volto. Alcune di loro annuirono debolmente, altre con più convinzione.
Io tornai ad attendere la ragazza, stavolta con la mente rivolta al futuro.

Un futuro che speravo di poter cambiare.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora