Capitolo 12

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Mi guardavo attorno, accompagnata da quell'uomo che avevo incontrato al mio risveglio. Mi aveva aspettata, osservandomi mentre mi levavo dal volto ciò che restava di quello strano liquido nero.
Ogni volta che le mie mani venivano a contatto con quella cosa viscida, flash back dell'accaduto tornavano forti nella mia mente, facendomi tremare sul posto. Una volta levato finalmente tutto, mi era stato dato gentilmente anche un cambio di vestiti.
Mi disse di seguirlo, ma mi ci volle qualche minuto prima di allontanarmi fiduciosa con lui. Riuscii contro voglis a staccarmi dal braccio di Kelpie, che mi incitó a seguirlo.

Camminammo per quello strano posto. Sembrava una sorta di castello, come quelli di una volta, ma i suoi corridoi sembravano scolpiti nel ghiaccio. Dalle finestre sul corridoio potevo intravedere la città, che spesso guardavo, in lontananza.
Immensi alberi la circondavano, e su ognuno di essi delle piccole case. Vedevo la gente entrare ed uscire da esse, scendere verso le piazze principali. Ne attraversammo una, ricca di mercati. Vedevo creature che solo la mia immaginazione da bambina poteva credere esser vere: gli elfi , così regali, eleganti, le fate, così gentili e delicate, gnomi, buffi e confusionari ai miei occhi, bere alle taverne.
Sembrava tutto così irreale.
Nessuno sembrava prestare poi tanto caso al fatto che ci fosse un' umana in mezzo a loro, mentre io restavo a bocca aperta, meravigliata. Su ogni bancarella che riuscivo ad intravedere, notavo oggetti così strani, svariati nelle forme e nei colori. Vedevo fate ed elfi studiarli con attenzione; porre i cristalli contro luce ed osservare chissà cosa.
Continuai a seguire Mirhist, fino a che non giungemmo in un posto più isolato. Di fronte a noi stava quello che assomigliava in tutto e per tutto ad un immenso labirinto, circondato da roseti.
-"seguimi"
Se pur non convinta lo seguii dentro quell'intricato svoltare a destra, a sinistra, che era quel posto, per niente convinta di quello che stavo facendo.

-"dove stiamo andando?" - chiesi, desiderosa di sapere la verità.

-"in un posto che devi vedere"

Continuai a seguirlo, fino a quando non arrivammo al centro del labirinto.
Qui, si stagliava un'immensa cupola in vetro, che rifletteva fortemente i raggi del sole. L'intensità della luce era tale che dovetti coprirmi gli occhi.
Intravidi la figura di Mirhist entrare dentro la struttura e lo seguii.
Dentro la cupola, la luce non arrivava così accecante e questo mi permise di osservarli meglio attorno.
Vi erano altri spazi verdi, fontane, ma ciò che colpí di più la mia curiosità furono le teche sparse qua e là contenenti oggetti all'apparenza molto antichi.
Cominciai a camminare osservandoli. Vedevo libri aperti, scritti in una lingua sconosciuta, che sembrava la stessa che avevo visto in quell'antro oscuro in cui mi ero persa.  Strani pugnali incisi, armature. Spade. Pareva di essere in una fiera medievale.

-"dove siamo?" - chiesi curiosa.

-"questo è l'archivio storico di Alv Adastaer. Qui sono custoditi i cimeli più antichi della nostra storia. Puoi trovare gli strumenti utilizzati per la prima volta nella storia dagli elfi e dalle fate per imparare ad usare la loro magia. I primi athame delle streghe, ed alcuni grimori antichi. E questo"
Si scansò, per lasciarmi intravedere un minuscolo ciondolo racchiuso in una teca. Mi avvicinai. Sembrava una piccola ampolla, con dentro una strano liquido azzurrognolo luminoso. Lo osservai mentre apriva la teca  e prendere l'oggetto in mano. Me lo porse ed io lo presi, delicata. Escluso il contenuto di quell'ampolla, sembrava un normale ciondolo. Niente di speciale.
Si voltò prendendo da un'altra teca uno specchio. Lo voltò verso di me, lasciando che mi specchiassi. Per alcuni secondi la mia pelle rimase normale. Poi qualcosa cominciò a cambiare, all'improvviso.
Sul mio viso, due linee di simboli che partivano dalla fronte per attraversare le palpebre e finire lungo la mascella, neri, comparvero. Spaventata trattenni il fiato, scattando indietro.
Il fiato mi rimase in gola. Mi osservai in una delle vetrine. Lontana dallo specchio, i simboli scomparvero rientrando nella pelle.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora