Ero rimasta a lungo in quell'angolo così buio e ristretto, che oramai non ero più sicura di riuscire a sentire le gambe. Intorpidite, se solo provavo a muovere le dita dei piedi, mille piccole fitte si diffondevano lungo le gambe, obbligandomi a muovermi leggermente sul posto. Kelpie ogni volta mi teneva il più ferma possibile, per evitare che facessi troppo rumore.
Oramai però era scesa la notte, e con nostro grande disappunto e sorpresa, la gente del villaggio ancora era vigile ed attenta. Si muoveva lungo la piazza, attorno ad essa, con grandi torce in mano. Cosa cercassero, non lo sapevamo.
Sapevo che il mio familiar si era allontanato dalla villa, riuscivo a sentirlo, mentre si avvicinava sempre di più alla nostra posizione. Mi mostrava attraverso i suoi occhi il percorso che stava facendo, e come dietro di sé avesse visto dei vampiri seguirlo.
Stava cercando di fargli perdere le tracce, ma presto o tardi sarebbero giunti fino a qui.
Dovevo muovermi, e trovare il ragazzo nella gabbia. Ero stata ferma ad aspettare anche troppo a lungo.
Osservandomi attorno notai una porta di una casa aperta, che sembrava disabitata. Non era molto lontana e tanto valeva provare ad avvicinarsi. Questo mi avrebbe permesso di avere una visuale più chiara e precisa della piazza, e di eventuali gabbie nella zona. Mi mossi sul posto, ignorando la mano di Kelpie che cercava di afferrarmi, e quando vidi sparire le ultime ombre degli abitanti diretti di nuovo verso il centro del villaggio, scattai in avanti.
Non fu una corsa convinta in effetti la mia. Lo stare seduta troppo a lungo mi aveva veramente indebolito le gambe,ma perlomeno ero giunta alla porta. Nascosta dietro di essa, vidi Kelpie farmi cenno di non muovermi.
Ma ovviamente non lo avrei ascoltato. Gettai un occhio nella casa dalla fessura dei cardini della porta. Dentro era tutto buio quindi non riuscivo a vedere niente. Concentrandomi e provando ad usare i miei poteri però, la strada sembrava libera. Al momento la casa era vuota.
Sgaiottolai dentro, entrando silenziosamente.Riuscii a vedere bene i contorni di un tavolo e di alcune sedie. Il camino nella casa era spento, solo le braci al suo interno emanavano ancora poco calore.
A giudicare dall'ambiente interno, sembrava una casa vecchio stile, povera di decorazioni ed abbellimenti. Le famiglie di questo posto non dovevano navigare nell'oro.
Notai quasi subito una piccola porta socchiusa, che probabilmente doveva dare sulla camera.
Mi osservai alcune volte attorno, per esser sicura che nessuno stesse venendo nella mia direzione, e lentamente mi avvicinai.
Dalla stanza veniva una piccola luce, segno che qualcuno si trovava al suo interno.
Dalla cucina, presi un piccolo coltello. Non sarebbe servito a molto, la magia mi sarebbe stata sicuramente più utile, ma non volevo essere disarmata. Avevo imparato sulla mia pelle cosa voleva dire vivere qui.Mi affacciai piano, e la mano quasi immediatamente mi cadde lungo il corpo, priva dell'energia che avevo provato qualche secondo prima.
Nel letto, coperta pesantemente, stava una bambina. Accanto a lei, una piccola candela accesa, le illuminava il volto. Era pallida. Anzi, pallidissima. Respirava a fatica.
Accanto a lei, una bacinella d'acqua con un panno mi fece intuire che aveva sicuramente la febbre. Mi avvicinai a lei, controllando che nessuno fosse nella stanza.
Le posai delicatamente la mano sulla fronte. La bimba nemmeno se ne accorse.
Era calda, troppo.
Stava male.-"sta morendo" - disse una voce dietro di me, che riconobbi come quella di Kelpie
-"come fai a saperlo"
-"ho visto altri bambini come lei, infettati dal virus"
-"quale?"
Kelpie parve soppesare a lungo le sue parole, prima di rispondere.
-"è simile alla varicella umana" - spostò leggermente il vestito vicino al collo della bambina, mostrando una serie di piccole macchie bluastre e violacee sul suo corpicino. - "è una malattia che colpisce solo i bambini"
-"perché? Non si può fare niente? Vi saranno dei dottori qui, no?"
-"non dipende da noi, purtroppo"
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The Circle - Born witch - Nata Strega
FantasyLa giovane Adéle vive su un'isola con pochi abitanti, ricca di tradizioni e costumi, con l'adorata nonna e la madre. Sempre in stretto contatto col suo amato oceano, conduce una vita semplice, senza preoccupazioni...od almeno così credeva. Alla scop...