Capitolo 26

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La guardò intensamente per alcuni secondi. Sembrava diversa... Così diversa. La mutazione le donava. Riusciva a percepire il potere scorrere su di lei, dentro di lei, ed attorno alle persone.
Namel dovette trattenere il fiato, per non lasciarsi sopraffare. Era difficile riuscire a sorprenderlo, ma l'iniziazione di quella ragazza lo aveva tenuto con le spine sotto i piedi.
Adéle lo guardava, negli occhi uno sguardo perplesso. Non sembrava spaventata. Non era facile per una strega controllare tutto quel potere. Molte si sarebbe lasciate sopraffare. Non era raro trovare streghe che il giorno della loro iniziazione avevano distrutto qualcosa o scatenato tempeste, o cataclismi. Ma lei no. Era tutto l'opposto. Calma. Troppo calma.
Fece un passo verso la ragazza, ma le sirene gli puntarono i tridenti contro.
Una di loro, dai capelli rossi, lo minacció.
-"stai lontano dalla ragazza"
Somir si fece avanti dal suo nascondiglio nell'ombra.
".. Come osi"

Namel lo interruppe con un gesto della mano.
Fissò Adéle.
Qualcosa non andava. Lo capí dal modo in cui Adéle lo fissava... E dal completamento della sirena.
Loro, sembravano spaventate... Poi,la presenza di armi. Non erano necessarie di solito.
Un silenzio pesante calò sul tempio.
Namel studiò la situazione.
Si avvicinò di un passo ad Adéle.

Il suo familiar spalancò le ali, con fare minaccioso, emettendo un verso che rimbombó nella notte. Alcune delle sirene seppur silenziosamente si fecero sfuggire un verso spaventato.
Vide su una di esse una lacrima di sudore scendere silenziosa dalla tempia.
Capì.
Le armi non erano per lui.

Lentamente porse una mano, da lontano ad Adéle.
Non disse niente. Solo quel gesto doveva far capire le sue intenzioni, ma la ragazza parve non comprendere.
Si limitò ad inclinare la testa di lato, con sguardo perplesso.
La sirena rossa la guardò sgranando gli occhi leggermente. Si morse un labbro.
Namel la osservò fare quel gesto sovrappensiero.

Perfino Somir parve capire che qualcosa non andava.
"cosa...mio Signore.." e si voltò verso Namel.
"si"
Fu la risposta che si limitò a dare.
Fece un passo avanti, ed i vampiri si mossero. Con velocità disarmante, circondarono la zona.
Le sirene si disposero a cerchio, schiena contro schiena, tridenti alla mano.
Adéle guardò, come se tutto ciò non avesse a che fare con lei, lo svolgersi degli eventi.
Namel si incamminó lungo le scalinate del tempio.
La sirena dai capelli rossi si piazzó davanti a lui.

"non è pronta"
Namel avanzó ancora, ma la sirena non si mosse. Gli puntò contro il suo tridente. Lo sguardo deciso.
"non è in sé. La dovete lasciar stare"

Si era stancato.
"perché?"
"cosa?" - chiese sorpresa la sirena.
-"come mai la volete per voi. Le sirene sono sempre rimaste fuori dalle faccende degli uomini negli ultimi millenni."
La donna si morse il labbro.
-"è una di noi"
"riprova" - disse lui deciso.
Lo sguardo della donna si fece iracondo, lasciando comparire alcune scaglie sul corpo.

Namel scomparve dalla sua vista in un'ombra nera, per poi ricomparire dietro a lei, silenzioso. Si avvicinò al suo orecchio, di sorpresa.
"so cosa avete in mente voi e quella pazza"
La sirena scattò sul posto, cercando di arpionare la figura del vampiro, che nuovamente scomparve, per poi sparire in un cumulo nero dietro ad Adéle.
La sirena lo osservò, mentre i suoi occhi diventavano rossi.
Poi lo sguardo le cadde su Adéle.
Il puro terrore le scivoló addosso come l'acqua più putrida, più inquinata del mondo.

Gli occhi della ragazza sembravano inanimati... Uno di essi era rosso.

Adéle inclinó la testa di lato, osservandola. La voce le uscì roca, quasi non fosse consapevole di parlare.
Fece un passo verso la sirena.
"cosa significa?"
Una domanda senza emozione. La sirena fece un passo indietro.
Puntò la lancia verso la ragazza.
"Adéle... Non dargli retta. Tu sei una di noi."
La ragazza rimase lì, senza reazioni, a guardarla.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora