Giungemmo alla villa a notte fonda, nel silenzio più totale. Nessuno di noi aveva parlato lungo il tragitto dopo la nostra conversazione. Continuavo a riflettere su ciò che era successo, sulla verità finalmente svelata. Mi chiedevo se Kelpie ce l'aveva fatta, e se anche il ragazzo era sopravvissuto... E pensavo alle parole di Namel. Potevano essere piene di significato, ed al tempo stesso così facili da fraintendere. Cosa voleva dire? Che ero di più per lui, o di più come persona? Che si non ero una promessa da mantenere e basta, ma che in qualche modo ci eravamo avvicinati in quel breve percorso che avevamo condiviso in quei mesi?
Mentre riflettevo su tutte queste cose la carrozza entró nei giardini della villa. In quel momento, un grande peso calò sul mio petto : cosa avrei fatto, ora? Cosa ne sarebbe stato di me?
Namel mi avrebbe tenuta in vita, al sicuro. Di questo ero certa. Ma dopo tutta la fatica fatta per scappare da quella gabbia, ero davvero pronta per ritornarci?! Sentii in aria il verso del mio familiar, produrre un eco nella notte.
Ricordavo come le prime volte lo osservavo volare libero e come immaginavo di essere come lui. Di come mi sarei vendicata, ed avrei riacquistato la mia libertà... Ma poi, alla fine, non erano state tutte parole, forse?
Tutto era tornato al principio; nello stesso punto in cui tutto era cominciato: la villa.
Delle mie brevi sporadiche fughe, restava solo il ricordo.
Le parole della strega nera continuavano a tornare prepotenti nella mia mente... La scelta giusta.La porta della carrozza si aprì con un breve cigolio. Namel fu il primo a scendere, per poi aiutare me. Mi porse una mano, che io però non presi immediatamente. La osservai per un po', persa ancora nei miei ragionamenti. Prendere quella mano, poteva sembrare un gesto così insignificante, ma per me, in quel momento, significava di più, ed ogni fibra di me combatteva forte contro il gesto che in teoria avrei dovuto compiere naturalmente.
Se avessi dovuto seguire le emozioni, effimere, momentanee , quella mano sarebbe già stata nelle mie. Ma seguendo la ragione, quella mano così gentile era solo la rappresentazione fisica della prigionia alla quale stavo andando in contro.
Spostai lo sguardo su Namel, che attendeva un mio gesto. Lo guardai negli occhi.-"no" - dissi.
Lui ricambió lo sguardo per alcuni secondi, prima di poggiarsi con entrambe le mani alla carrozza, sporgendo il viso dentro di essa.
-"se c'è una cosa che ammiro di te, Adéle, é la tua testardaggine. Ma non credo sia questo il momento adatto per discutere. Vorrai sicuramente riposarti in camera tua, magari un bagno e poi-"
-"tu non sai cosa voglio" - dissi, interrompendolo - "non te ne sei mai veramente interessato. Tutto ciò che a te importa, indipendentemente da chi io sia o cosa rappresenti per te, è tenermi rinchiusa qui sotto la tua stretta sorveglianza. Non è forse questo che vuoi?"
Mi avvicinai a lui, ponendo le mie mani a mia volta ai lati della carrozza, avvicinando il viso al suo,sfidandolo,presa da un coraggio che non ricordavo di avere. Non lo avevo mai affrontato così apertamente...e non mi dispiaceva affatto.
-" vuoi osservare ogni mio singolo movimento "- proseguii-" ogni spostamento. Ogni singolo respiro che faccio, parola che dico, sguardo che riserbo a cose e persone. E se uno di questi non dovesse andare bene, mi daresti la tua bella lezioncina su cosa posso e non posso fare. Ti piace avermi sotto il tuo controllo. Prevedere quello che farò o dirò, ma non ci riesci. Questo ti disturba, non è vero "
Per un solo attimo, un breve istante, un lieve tic sulla fronte di Namel mi fece intendere che avevo centrato il bersaglio. Avevo trovato il suo punto debole: me.
Ritornò però velocemente alla sua maschera di finta perfezione.-"ammetto che non è facile.... Capirti. Sei una continua sfida, per me"
-"e lo sarò sempre. Ogni giorno che tu mi terrai chiusa qui dentro, che mi vieterai di fare qualcosa, io ti sfideró apertamente. Diventerò la tua peggior ossessione, ed il tuo peggior incubo. Se però, mi lascerai entrare in questa villa, la tua casa, come la donna libera che sono, allora non scapperó. Ti affiancheró in quello che verrà e, se necessario, lo affronteremo assieme, tutti quanti.
A te la scelta "

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The Circle - Born witch - Nata Strega
FantasyLa giovane Adéle vive su un'isola con pochi abitanti, ricca di tradizioni e costumi, con l'adorata nonna e la madre. Sempre in stretto contatto col suo amato oceano, conduce una vita semplice, senza preoccupazioni...od almeno così credeva. Alla scop...