Camminare nella neve non era stato facile, ma dio, come era difficile stargli dietro. Kelpie sembrava nato per correre, mentre io dovevo rincorrerlo come una matta. Sentivo il sudore sulla fronte, che mi levai prontamente con una manica del mantello. Faceva freddo, ma caldo allo stesso tempo, a causa della fatica.
Continuavamo a salire, salire, salire sempre di più. Il villaggio non doveva essere lontano, me lo sentivo.
Cosa avrei fatto appena giunta li? Di sicuro parlare con quel ragazzo. Dovevo sapere la verità. Ero stanca di essere tenuta all'oscuro di tutto, e mossa a destra ed a sinistra come più volevano gli altri.
Fuggire da tutti era stata la prima cosa che veramente avevo fatto per me stessa. Sarebbe andata a finire bene, me lo sentivo.
Mi voltai per guardare verso il bosco sotto di noi.
I tre giorni erano terminati. Attendevo con ansia l'arrivo del mio familiar, ed al tempo stesso temevo per l'arrivo dei vampiri, delle streghe.
Stavolta, l'avevo fatta grossa. Non si trattava più di una semplice, di un semplice gioco, di stare alle regole degli altri, di una ribellione, si trattava della mia vita...e della loro.
Capivo i sentimenti di tutti in quel posto, le loro motivazioni.
Ma dovevano sapere bene che non avrei retto molto a starmene lì senza far niente.-"siamo arrivati" - disse Kelpie, riportandomi alla realtà.
-"cosa?" - corsi, arrampicandomi sulle rocce.Entrambi ci chinammo su di esse, cercando riparo da sguardi indiscreti.
Subito mi cadde l' occhio su una matassa di legna in mezzo a quella che pareva essere una sorta di piazza.
La gente si muoveva dentro quella città come se fossero automi. Non riuscivo a capire cosa facessero.
Della gabbia con il ragazzo però, nessuna traccia.
Mi sollevai per vedere meglio, ma Kelpie mi riportò giù di forza.
-"cosa hai intenzione di fare?!" - chiese sorpreso e con uno sguardo carico di disappunto.-"trovare la gabbia, secondo te cosa?"
-"non sappiamo nemmeno chi ci vive dentro questo villaggio, e te vuoi entrare così, con non chalance?"Osservai di nuovo la piazza, e poi lui.
-"a me sembrano persone, comunissime persone"
-"anche I vampiri ti sembravano persone all'inizio, quindi direi che la tua capacità di giudizio è poco affidabile"Avrei voluto tanto rispondergli male, ma dopotutto aveva ragione.
Sbuffando ammisi l'errore.
-"okay, hai ragione. Cosa facciamo allora?"
-"aspettiamo la notte e cerchiamo la gabbia"
-"la notte? Ma sei serio?! I tre giorni sono finiti e non abbiamo più tempo! Namel e gli altri ci staranno sicuramente cercando, e noi siamo ad un passo piccolo così" - glielo feci vedere misurando con le dita, per enfatizzare - "così giuro, dal trovare le nostre risposte ed un senso a questa storia del cavolo, e tu, vuoi aspettare?!?"Lo guardai sorpresa, in ansia.
-"vai allora, e fatti ammazzare se ci riesci. Ma non aspettarti che ti salvi una terza volta"Lo guardai sorpresa, spalancando la bocca per lo stupore ed indignata allo stesso tempo.
-"quindi non mi salveresti?"
Kelpie fece palesemente finta di pensarci su.
-"mmm no. Dopotutto, ho solo fatto un favore a tua madre"
Lo sdegno cresceva più lui apriva bocca,e con lui la mia voglia di dirgliene quattro. E mi aveva appena servito la chance su un piatto dorato.-"non stavi aiutando mia madre però, quando hai cercato di baciarmi alla grotta"
Kelpie tossì forte, girandosi di schiena e appoggiandosi alle rocce.
-'o sbaglio? "-pressai io, sapendo di aver colto un punto debole.
-" non parlare di cose che non sai ragazzina"
-"ah si? Bene"
E tornai a volgere lo sguardo verso il villaggio.
-"non vedo l' ora che ci trovino i vampiri dunque. Namel sarà felice di sapere che mi hai spinto sulle rocce, il tuo corpo verso il mio e che hai quasi-" -
-"aaaaah!! Va bene basta! Ok facciamo come dici tu!"
E si voltò di nuovo.
-"ma sappi che non finisce qui"
-"bene"
-"bene"
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The Circle - Born witch - Nata Strega
FantasyLa giovane Adéle vive su un'isola con pochi abitanti, ricca di tradizioni e costumi, con l'adorata nonna e la madre. Sempre in stretto contatto col suo amato oceano, conduce una vita semplice, senza preoccupazioni...od almeno così credeva. Alla scop...