Corse rapida lungo quegli immensi corridoi bui. Attorno a lei, molte creature della Corte Nera si erano riunite e discutevano animatamente. La notizia aveva scosso tutti e scioccato molti. Mai prima d'ora qualcuno si era permesso di uccidere apertamente uno dei loro. Si, ai tempi della Guerra tra le due corti si erano verificate grandi perdite da entrambe le parti, ma da allora nessuno aveva più osato dare nuovamente il via alle ostilità così, apertamente.
La strega nera accelleró il passo per giungere al portone principale. Due guardie coperte in armature nere e pennacchi rossi la lasciarono passare, per poi richiudere la pesante porta dietro di lei.
Di fronte a lei si presentava in tutta la sua magnificenza la sala del trono, luogo antico in cui le più grandi streghe nere si erano riunite nel corso dei secoli. Al centro della stanza, colei che stava cercando così animatamente . La grande strega nera.Affannata si avvicinò.
-"sorella!" - la chiamò a gran voce, provando a riprendere fiato.La donna si voltò lentamente, scura in volto.
-"dimmi.... Chi è stato?" - chiese con voce rauca - "chi ha ucciso le sorelle?"-"I vampiri mia signora"
-"vampiri? Sono tutti dentro la barriera di Alv Adastaer" - ammise turbata la donna.
-"un piccolo gruppo si è staccato... Ed ha ucciso le sorelle"
-"chi ha osato?" - domandò il segugio della strega nera, nascosto nell'ombra.La giovane sorella si spaventó, non avendo notato la sua presenza prima...ed anche per il suo aspetto.
-"al c-comando c'era Namel mia signora. Deve averle tratte in inganno in qualche modo, o non si sarebbero mai fatte uccidere così facilmente... Non entrambe, almeno"La strega nera non disse niente. Si girò, camminando lenta nell'immensa stanza. Andò verso una nicchia nel muro coperta da un pesante drappo rosso. Con un gesto fulmineo, lo aprì. Nella stanza il rumore delle cinghie in metallo che lo sosteneva fu l'unico rumore ad interrompere il silenzio creatosi .
Di fronte a lei, una tenue luce bluastra illuminò la sua figura.
Un enorme blocco di ghiaccio era nascosto dentro la nicchia,al suo interno Amelia. La madre di Adéle.La donna la osservò per qualche istante, prima di dar voce ai suoi pensieri.
-"a quanto pare non hai scelto la figura più saggia del nostro mondo per proteggere tua figlia, nipote"
Guardava la figura della donna congelata, ma non con disprezzo. Il suo era uno sguardo rassegnato.
Presto, la sua mente vagó verso ricordi lontani.
Sapeva bene che aver intrapreso la strada della magia nera l'aveva allontanata dalla sua famiglia e dalla sorella molto tempo fa. Aveva sperato di portarle dalla sua parte, ma aveva sempre fallito. Il giorno in cui aveva scoperto il tradimento della nipote, che aveva osato unirsi ad un vampiro, e che da quella unione era nata una bambina con poteri speciali, ed un fato orami segnato, aveva capito che non aveva altra scelta.Adéle.
L'aveva osservata a lungo crescere, ben sapendo che sarebbe stata sua. Ma la nonna della giovane e la madre, ben presto erano scappate non lasciando più tracce della loro presenza. Almeno fino ad ora.
-"a tal proposito, mia signora.."
La giovane strega nera interruppe la linea di pensiero che l' aveva portata indietro nel tempo. La guardò da sopra una spalla,senza nemmeno voltarsi completamente.
I suoi lunghi orecchini d'oro, tintinnarono.-"... Non abbiamo più avvertito la scia della ragazza"
-"spiegati" - ordinò con voce stranamente calma. Non un cenno di nervosismo, o di ira nella sua voce.-"la scia della ragazza pare andare in tre direzioni diverse da ormai due giorni. È come se... Se fosse in tre posti contemporaneamente. Abbiamo avvistato la giovane con sua nonna, diretta verso la congrega delle streghe bianche, ma l'abbiamo anche vista in una delle segrete della villa di Namel. Ed una terza scia.. Che va verso la montagna,verso il villaggio della Terra"
Dopo un attimo di silenzio, la donna rise, di gusto. Una risata piena, quasi sorpresa. Finalmente voltandosi, si tenne il vestito con le mani, e si diresse verso il suo trono.
-"un incantesimo di dislocamento."
-"come mia signora?"
-"quella ragazza è più sveglia del resto della famiglia messa assieme" - disse tra sé e sé - "quale è la scia di magia più forte?" - chiese a voce alta.Sorpresa, la giovane strega rispose rapida.
-"la terza mia signora, quella per il villaggio"La donna, che stava per sedersi sul suo trono di pietra, cambiò direzione avvicinandosi pensierosa verso una finestra,osservando le terre oscure sotto di lei.
-"non ti sei fidata nemmeno di tua nonna, nipote. Ottima scelta."
Il segugio si intromise nella discussione,non senza prima fare un profondo inchino.
Camminó verso la padrona, strascicando i passi.-"mia signora... Perché mai non è andata con lei, non capisco. Se fosse una trappola?"
-"no, non lo è. La ragazza ha intuito qualcosa. È da sola?"
-"no. Con lei vi è lo stesso spirito d'acqua che l'ha salvata la prima volta" - precisó la giovane.-"non si è fidata né della nonna, né della madre, né di Namel." - disse tra sé e sé, riflettendo - "sta cercando informazioni sugli Elementi"
-"ma, facendo così, non troverà la profezia?" - chiese preoccupata l'altra strega.
-"tanto meglio. Almeno saprà la verità."-"segugio!" - lo richiamó la donna. - "cercala sui monti e trovala. Andiamo a farle visita prima di altri ospiti indesiderati"
-"e con lo spirito come devo fare padrona?"
-"lui lascialo a me. Dopo aver sentito la verità, per Adéle sarò l'unica."- un sorriso si fece largo sul volto della donna, un sorriso oscuro, pieno di soddisfazione.-"signora, in realtà anche le sirene stanno cercando di contattarla."
-"loro non saranno un problema. Basterà tenere la ragazza lontana dall'acqua. Voglio la giovane qui, il prima possibile. È il momento di porre fine a questa gita che sta facendo da quando tutta questa storia è cominciata. É giunto il momento di fare sul serio. "
-"in che senso, sorella?" - le chiese curiosa la giovane strega - "la uccideremo?"La donna si bloccò solo un secondo, con lo sguardo perso nel vuoto.
-"questo... Starà a lei deciderlo. Preparate la carrozza con i cavalli. Appena individuata, partiamo"La giovane strega si avvicinò.
-"e le nostre consorelle? Cosa facciamo?"
-"ci vendicheremo presto. Nessuno, ferisce la Corte Nera e ne esce illeso"Con queste parole gravose, la conversazione era oramai chiusa. Il segugio sparì nell'ombra, alla ricerca dell'esatta posizione di Adéle, l'altra, se ne andò ad eseguire gli ordini.
Rinasta finalmente sola, la donna si poté sedere. Portò, sovrappensiero, una mano al viso. Lo sguardo fisso nel vuoto.
-"quale è il tuo piano Adéle. Cosa farai una volta scoperta la profezia? Chi seguirai, conscia del tuo destino?"
Lo sguardo, le cadde nuovamente sulla nipote, congelata nel suo blocco di ghiaccio.
-"guarda che cosa hai fatto." - disse alla nipote piena d'odio, pur sapendo che non poteva risponderle - "se solo tu me l'avessi consegnata tempo fa, non saremmo giunti a questo. Mai."Si alzò in preda all'ira e con passo rapido tornò li, davanti a lei.
Anche nel suo stato di semicoscienza sembrava si stesse prendendo gioco di lei.
Le sue unghie si conficcarono in un gesto repentino e violento nel ghiaccio, graffiandolo. Nel farlo, lasció dietro di sé una scia di sangue.-"se solo tu non fossi stata così sciocca da credere a quel vampiro... Lei sarebbe una di noi ora. Tu e tua madre, stupide ragazzine che hanno creduto nell'amore. Guarda cosa deve affrontare tua figlia, ora."
La voce le si ruppe, quasi provasse fatica.
Di nuovo cavalcó la scia di ricordi dolorosi, che solo lei in quel momento era in grado di vedere, e mostró per la prima volta un attimo di fragilità.-"nessuno però, ha provato amore per noi, quando ne avevamo più disperato bisogno."
Guardò la scia di sangue che le sue dita avevano lasciato nel ghiaccio.
-"presto, il sangue versato non sarà più quello della nostra famiglia, nipote. Questa, é una promessa che ti faccio sulla tua bara di ghiaccio"
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The Circle - Born witch - Nata Strega
ФэнтезиLa giovane Adéle vive su un'isola con pochi abitanti, ricca di tradizioni e costumi, con l'adorata nonna e la madre. Sempre in stretto contatto col suo amato oceano, conduce una vita semplice, senza preoccupazioni...od almeno così credeva. Alla scop...