Capitolo 13

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Mi sedetti stanca su una delle panchine presenti. Senza nemmeno rendermene conto mi portai le gambe al petto, e le strinsi forte.  Mirhist se ne era andato, lasciandomi sola in quel posto. Mi aveva detto così tante cose che a malapena riuscivo a ricordarle tutte. Ma di una cosa ero certa: non sapevo cosa fare. Una lacrima scese, traditrice dai miei occhi. Mi asciugai il volto.

-"Adéle..."
Mi voltai verso la voce.
-"Kelpie?"
Si avvicinò, serio in volto, e si sedette accanto a me.
-"quindi.... Mirhist ti ha detto tutto."
La sua era più una affermazione che una domanda.
-"già"
Per qualche secondo rimanemmo così, in silenzio. Lui allungò le gambe, mettendosi le mani in tasca.
-"allora?"
-"cosa?"
-"cosa vuoi fare?"
-"come scusa?"
perché, cosa avrei dovuto fare?

-"hai intenzione di restare qui e piangerti addosso tutto il tempo? Perché se è così dimmelo, me ne vado"
Sentii la rabbia fuoriuscire dai miei occhi e dalla mia bocca spalancata per la sorpresa. Era la prima volta che mi parlava così sin da quando questo casino era cominciato.

-"ma come ti permetti? Tu.. Tu"
-"avanti Adéle! Sai solo piangere. All'inizio può darsi, ma ora basta! Reagisci per l'amor del cielo. Sembri un vegetale!" - si alzò in piedi, muovendo le braccia con fare concitato - " vieni a destra Adéle, e tu ci vai, vieni a sinistra, idem! Mi chiedo perché ti vogliano le streghe nere, sei inutile ammettiamolo! "
Mi alzai anche io di scatto in piedi, nervosa.

-" scusami tanto se questo" - e mossi le braccia indicando tutto attorno a me - " mi disturba e mi spaventa!!!! Io non sono questo!!"
-"si che lo sei!! E prima te lo metterai in testa prima riuscirai ad andare avanti! Decidi cosa fare Adéle, perché qui non si parla solo di te!, il mondo non gira attorno alla tua persona"

Mi ritrovai nuovamente a piangere, colta di sorpresa da tutto questa cattiveria che stava riversando, così dal nulla su di me.
-"perché fai così..."
-"perché non sei più una bambina Adéle è tempo che ti prenda le tue responsabilità. Altrimenti il sacrificio di tua madre è stato vano"
Mi sputò in faccia questa verità, senza rimorso.
Lo guardai, sentendo come un forte colpo alla bocca dello stomaco.
Lui mi fissò, sul momento parve un attimo sorpreso da ciò che aveva detto, ma poi se ne andò infuriato.

Rimasi a fissare quel punto per alcuni secondi, per poi uscire furiosa da quel posto. Mi misi a camminare per quell'immenso labirinto dal quale eravamo passati, senza nemmeno guardare dove stessi andando. Camminavo veloce, i pugni chiusi. Ero furiosa.
Camminai a lungo, fino a quando non mi fermai in un punto. Mi guardai attorno, non riconoscendo il posto.

-"fantastico, ora mi sono pure persa!"

Girai su me stessa, completamente disorientata. Presa da noia, stizza, ed altre mille emozioni insieme mi portai le mani ai capelli, spostandoli indietro.
-"bene... Altro che deve accadere?! Qualcuno che mi deve attaccare?!?!? Non so quali altre pazze creature vivano qui!"
Avevo perso il controllo, nemmeno riuscivo a gestire quello che dicevo.

-"FATEVI AVANTI!" - Gridai
Ma mi fu restituito solo il silenzio. Quel posto era da matti.
-" solo dei matti possono voler restare qui" - mi sedetti su un sasso li vicino - " solo dei matti. Aiutarli io. Nemmeno sapevo che esistessero. "

Nascosi il viso tra le mani, inspirándo ed espirando. Cercavo di calmarmi, ma inutilmente.
Mi alzai, rapida, per andarmene, quando qualcosa si conficcò a terra con un suono sordo. Saltai indietro per lo spavento. A terra davanti a me, c'era una freccia.
Come ci era arrivata li ? Mi guardai attorno. Sentivo qualcuno correre tra i sentieri del labirinto, ma non vedevo niente.
Sentii una risata, dolce, in sottofondo, ed il posto le fece eco, facendola rimbalzare sulle mie orecchie svariate volte.
Davanti a me, sbucando dal nulla, correndo, comparve una ragazza.
I suoi lunghi capelli biondi e lisci le ricadevano sul fisico atletico, fasciato da vestiti mimetici. Sulla testa un cappello verde. Sulle braccia aveva centinaia di disegni, e simboli strani, simili a quelli che mi erano comparsi in volto. La vidi osservarmi, per venirmi poi incontro sorridendo. Allungò la mano per salutarmi.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora