Capitolo 32

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Ci sono delle volte, nella vita, in cui si devono prendere decisioni di netto. Senza pensarci troppo su. Ci sono volte in cui si deve mentire a chi si ama per riuscire a spiccare il volo, ed altre in cui si deve ingannarli, per provare a dimostrare qualcosa. Ma cosa?! Questo mi domandavo, mentre vedevo la villa di Namel sempre più allontanarsi.
-"non voltarti indietro" - mi disse Kelpie.

Aveva ragione era troppo tardi per farlo.
Nessuno sapeva escluso noi due.
Avevamo ingannato Namel, e la nonna, e tutti gli altri vampiri presenti. Eravamo solo io e lui, ora.
Non era stato facile. E non lo sarebbe mai stato.
Kelpie mi prese gentilmente per mano, mentre osservavamo la scena, ben nascosti da uno dei miei sigilli.
La nonna che se ne andava dalla villa, convinta di avere me con sé, quando invece aveva una copia,e Namel, convinto di avere ingannato mia nonna quando invece a sua volta aveva una copia mia e di Namel.
Era bastato agire solo velocemente, più velocemente di loro. Pensare alle loro mosse, ed a cosa sarebbe successo, cosa mai avrebbero potuto pianificare.
Silenziosamente ci allontanammo, diretti alla montagna.
Dentro di me, ripensavo a cosa era successo.
Prima che Namel buttasse giù la porta del bagno, avevo gettato un sigillo su di me. Avevo creato una mia copia, che mi aveva sostituita nel bagno. Io mi ero nascosta in uno degli armadietti.
Lo stesso aveva fatto Kelpie, sostituendo una sua copia fatta d'acqua all'originale.
Usando il mio familiar, li avevamo tenuti sott'occhio tutto questo tempo.
Namel era convinto di avermi nella sua stanza, e nonna di portarmi via con sé.

-"Adéle, più veloce. Non abbiamo tempo"

Ci affrettammo, coprendoci con i nostri mantelli.
Eravamo solo noi due, ora.
Mentre camminavamo, nessuno dei due osó voltarsi più indietro. Oramai era troppo tardi, per cambiare strada. Era stato un piano azzardato, rischioso, deciso sul momento.
Il mio piccolo familiar aveva avvisato Namel dello scambio con la copia, e lui aveva fatto altrettanto.
Aveva dell'incredibile, come fossimo riusciti a capirci in così poco tempo. Ed era assurdo come Namel, ironicamente, avesse avuto la nostra stessa idea, creando una mia copia da consegnare alla nonna.
Sul momento non potevamo crederci. Eravamo stati davvero noi a creare quella reazione a catena con così poco preavviso?
C'era lavoro di squadra tra di noi, c'era fiducia. Una fiducia che non credevo di poter più provare... Non dopo ciò che avevo udito.

-"... Mi dispiace"- mi disse, sincero.
-"non importa"
E calò di nuovo il silenzio.

Invece importava. Importava eccome. Ciò che Namel aveva confidato alla copia di Kelpie, mi aveva scossa più del dovuto. Io, una sorta di sangue misto con i vampiri? Era questo che non andava in me? Era questa la ragione per la quale i miei poteri erano così strani, così anomali e fuori dal comune?!
L'essere una reincarnazione non bastava, la mia vita doveva complicarsi sempre di più.. Sempre di più. Quando mai avrei avuto un po' di pace?

La testa cominciò a dolermi forte, e mi venne spontaneo di portare una mano alla tempia. Non ero sicura di riuscire ad andare avanti così.
Kelpie si fermò, e mi scostó gentilmente la mano,guardandomi negli occhi.

-"ce la possiamo fare, tranquilla"

Kelpie. Aveva sempre dei modi di fare così gentili,premurosi nei miei confronti. Sin dall'inizio mi aveva aiutata, senza chiedere niente in cambio. Cominciavo a chiedermi, se mai un giorno mi sarei potuta sdebitare,in qualche modo.

-"Kelpie, grazie"
-"di cosa?" - continuò a camminare trascinandomi con sé. Usare tutta quella magia in così poche ore, mi aveva privato di molte energie.
-"per l'aiuto che mi hai sempre dato. Io... Non credo che i miei grazie saranno mai abbastanza..."
-"Adéle... Va bene così. Lo faccio perché è giusto. E perché ti voglio aiutare"

Lo osservai. La sua ampia schiena mi ricordava  come ci eravamo incontrati, e come tutto era iniziato. Mi dava sicurezza, e conforto. I suoi capelli mi ricordavano tanto le onde del mare. Era semplice sentirmi connessa a lui.
-"perché lo fai... Sul serio. Non ho niente in cambio da darti"

Kelpie si fermò, voltandosi.
-"potrà sembrarti assurdo, ma non voglio niente da te. Sarò sincero, all'inizio mi stavo solo sdebitando perché mi avevi salvato la vita... Ma ora è diverso"

-"perché sarebbe diverso?"

Mi sorrise dolcemente, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-"storia lunga. Forse un giorno te la racconterò"

Mi fece l' occhiolino, per poi continuare il nostro percorso.

-"le nostre copie svaniranno tra tre giorni, allora ci verranno a cercare. Dobbiamo essere abbastanza lontani per non farci trovare"

-"l'ideale sarebbe già trovarsi al villaggio che ho visto nella mia visione, ma non credo sia facile. Non conosciamo la zona"
-"usare il tuo familiar?"
Scossi la testa leggermente.
-"sta sorvolando la villa e si sta mantenendo nelle vicinanze, per far credere a Namel che io mi trovi effettivamente lì. Prima che la copia scompaia ci raggiungerà, ma fino ad allora non avremo una visuale dall'alto"
-"saremo soli nella neve insomma"
-"così pare"

-"I miei poteri non serviranno a molto Adéle se non per proteggerti se ve ne fosse bisogno. Purtroppo, per trovare la via e sopravvivere avremo bisogno della tua magia"
-"cercherò di usarla solo quando necessario"

Si voltò, prendendomi in braccio.
-"Kelpie?"
-"sei stanca, ti porto io"
-"ma... Ti affaticherai così"
-"sono abituato a sollevare pesi ben maggiori, ricordi? Sono uno spirito dopotutto"

Osservai il suo profilo, riconoscente, mentre mi lasciai andare col capo sulla sua spalla.
-"grazie"
Sorrise, continuando a camminare.
-"ti conviene dormire, almeno per un po'"

Chiusi leggermente gli occhi, ma mille pensieri invasero immediatamente la mia già affollata mente.
-"Kelpie?"
-"si?"
-"pensi che riusciremo a trovare gli altri?"
-"ce la metteremo tutta."

Solo il  rumore dei suoi passi risuonava attorno a noi, che avanzavamo silenziosi verso la montagna.

-"alle volte.... Non so se sperare di vivere ancora sul promontorio, all'oscuro di tutto, o se sperare di aver scoperto tutto questo prima" - ammisi , sentendo le palpebre farsi pesanti per la stanchezza.

-"non so tu... Ma io sono contento che tu lo abbia scoperto, e sono contento di essermi spinto fino a quella spiaggia"
-"si?!"
-"si.... Perché ho incontrato te"

Lo disse seriamente, senza emozione. Ma i suoi occhi tradivano qualcosa, qualcosa che non riuscivo a decifrare. Ma sapevo di potermi fidare dei sentimenti di Kelpie, per quanto a me sconosciuti.
E sapevo di potermi fidare dei miei.
Non sapevo da dove venisse tutta questa pace, questa tranquillità e sicurezza che provavo quando stavo con lui, era diverso da ciò che provavo quando mi trovavo con Namel.
Ma Kelpie mi faceva stare bene.
Mi dava forza, coraggio, fiducia, speranza... Ed io avevo disperatamente bisogno di tutto ciò.

Cullata dalla consapevolezza di queste confuse emozioni, mi lasciai andare, finalmente dormendo, tranquilla dopo tanto.

Ce l'avremmo fatta, assieme. In qualche modo.



Ciao a tutti!! Scusate per la breve assenza ma sono finalmente tornata.
La nostra Adéle per la prima volta è riuscita, con  l'aiuto di Kelpie, ad ingannare chi la circonda. Per quanto questo la faccia stare male, ciò che la ferisce di più è sapere la verità.
Diretti verso la montagna, dovranno cavarsela da soli e tentare di risolvere l'enorme puzzle che li circonda.
Riusciranno in questa assurda impresa? E riuscirà Adéle a dare un nome ai sentimenti contrastanti che prova?
E come si comporterà Namel, una volta scoperto l'inganno? Cosa dirà la nonna?

Baci, Belle.

The Circle - Born witch - Nata Strega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora