Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Era dannatamente bella, vestita dei suoi sbagli.
Charles Bukowski
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-Gabriel's Pov-
Osservavo il suo viso d' angelo che mi sorrideva, ero ancora li disteso su di lei che piano mi accarezzava i capelli, io odiavo questi gesti dolci, queste confidenze sdolcinate ma in quel momento sentivo che era giusto così,che volevo provare a capire questo genere di cose .
"A cosa pensi?" Sembrava felice, " a niente! È questa la cosa bella che per la prima volta non sto pensando a tutte le cose che ci aspettano fuori" la sua risposta mi riporto' alla realtà, mi sollevai bruscamente dandogli piena visuale del mio corpo nudo," ho detto qualcosa che non va?" Si sedette a gambe incrociate con quell'espressione da cane bastonato, cosa che mi urto' maggiormente.
Era una ragazzina ma come mi era saltato in mente, rubarle la verginità per un mio capriccio, che cazzo mi diceva la testa? "Si è fatto tardi" la mia risposta non le piacque per niente, "poi sarei io la ragazzina, ti prendi quello che vuoi e poi butti via il resto" si sollevò dal materasso trascinando con se il lenzuolo di seta nero, "cosa ti aspettavi? La colazione a letto? Pensavo avessi capito come sono fatto" la trattavo con indifferenza, dovevo allontanarla da me, mi faceva un brutto effetto.
Si avvolse nel lenzuolo e andò diretta a frugare nella mia cabina armadio, "che diavolo stai facendo?" La seguii curioso, "non penserai che esca nuda da qui, devo lavarmi e mettere qualcosa per poter scappare da te" era accovacciata e frugava nei cassetti, la osservavo appoggiato alla porta " scappare da me?direi che è troppo tardi" cercai di provocarla e ci riuscii.
Si alzò di scatto e mi venne in contro furiosa
" ti sei preso tutto da me, la mia libertà sopratutto e questa comprendeva amici e parenti,la mia indipendenza negandomi la possibilità di laurearmi e adesso ti sei preso anche l'unica cosa sulla quale mi restava un po' di potere e l'hai fatto per soddisfare un tuo semplice capriccio".I suoi occhi erano lucidi, tratteneva a stento le lacrime e questo stranamente mi fece effetto,
" sarai anche il re qui, ma certe cose anche le persone come te devono meritarsele tu questo non lo capisci" le sue parole erano sincere "pensavo che la vita fosse stata cattiva con me ma da quando ho incontrato te mi sono ricreduta, tu sei stato molto più cattivo della vita ed ogni giorno che passa mi confermi questa cosa, ma sai che ti dico? Non è colpa tua ma mia che ti permetto di farmi ciò che vuoi, io non sono uno dei tuoi lecca culo ne tantomeno una delle tue sgualdrine".Era davvero incazzata e ferita ma non volevo farmi smontare, non potevo, anche se sapevo che aveva ragione "ragazzina stai attenta a come mi parli, sei stata tu a metterti in questo guaio e sei stata tu ad aprire le gambe appena te l'ho chiesto" ero un gran bastardo lo sapevo ma era l'unico modo che conoscevo e questo non sarebbe cambiato mai, lei mi diede uno schiaffo che mi fece girare di poco il viso, questo mi fece infuriare e non poco .
L'afferrai per le spalle e la trascinai verso la porta della mia stanza"che diavolo vuoi fare?" Cercava di svincolarsi ma ero molto più forte di lei, aprii la porta strattonai via il lenzuolo lasciandola completamente nuda, la spinsi fuori e richiusi la porta a chiave, se l'era cercata, l'idea che uno dei ragazzi potesse vederla nuda mi destabilizzava ma cercai di non pensarci, quella parte di me crudele prevaleva ogni volta, lei bussava disperata e per poco non buttava giù la porta, mi implorava di aprire ma io andai in bagno e aprii l'acqua per non sentirla.

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Paradiso+Inferno
RomanceEra così con lui, il mondo girava al contrario e tutto ciò che prima aveva un senso ad un tratto perdeva di significato. Sul suo viso apparì il solito sorriso strafottente che mi destabilizzava"cosa ti turba Giulienne?" Accarezzò con la lingua il mi...