Chapter 32

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L'anima non esiste, è tutta una fregatura.
Gli eroi non esistono. I vincitori non esistono, è tutta una fregatura e una gran cagata.
I santi non esistono, i geni non esistono son tutte fregature, tutte favole,
è così che va avanti il giochetto.
Ognuno cerca solo di tirare a campare e d'aver fortuna; se ci riesce.
Il resto non sono che stronzate.

Charles Bukowski

                                       ~~~

-Al's Pov-

"Ciò che le racconterò restera' qui,in queste quattro mura e semmai questa cosa dovesse uscire fuori...io negherò ...continuerò a sostenere la mia colpevolezza. Lui continuerà a credere ciò che lo porterà ad avere un po' di pace nella sua vita..."

"Porca puttana!Alll parlaaa..." mi puntava la pistola contro e come forma di difesa stringeva Giulienne tra le sue braccia.
"Simon entra dentro e porta con te anche gli altri..." lui mi guardò titubante ma fu il King a rispondere al posto suo "sono io che do gli ordini qui..cazzo!" Cercai di tranquillizzarlo e di farlo ragionare "devo dirti delle cose..cose che lui...il fantasma ha voluto che io sapessi.." a quel punto sembrò interessato ad ascoltarmi.

"Eva non mente...ero io...ma ero lì perché lui ha voluto che fossi lì, credevo volesse darmi l'ultimo indizio...invece ha cercato solo di incastrarmi..." dovevo stare più attento, mi ero fatto abbindolare come un liceale da un fottuto cacasotto che non aveva neanche il coraggio di metterci la faccia e si spacciava per un fantasma. "Cazzate.." sembrava davvero non volesse credermi...qualcosa in lui lo spingeva ad essere diffidente verso chiunque..anche verso se stesso.

"In nome di tutti gli anni che ci legano, in nome di tutto ciò che ho fatto per te...ascoltami..non ho paura della tua pistola, mi conosci e sai che proprio come te non temo
la morte...ho paura che tu possa perdere fiducia in me, devi permettermi di raccontarti tutto ma non posso di fronte a tutti gli altri..." finalmente sembrò darmi retta, si guardò intorno e poi con lo sguardo sembrò darmi il suo consenso. A quel punto mi rivolsi di nuovo a Simon e con un cenno del capo gli indicai l'entrata della villa...mi diede un ultimo sguardo preoccupato per poi rialzarsi barcollando.

Si incamminò verso l'entrata mentre Eva e Damon aspettavano un cenno del King, quest'ultimo si voltò ad osservarli e loro capirono che era ora di sparire.
Damon esitò prima di andarsene..non voleva abbandonare il suo re..o voleva semplicemente capirci qualcosa...
Mi voltai verso la ragazza e con fare paterno mi rivolsi a lei "Cara...dovresti anche tu.." il King mi interruppe quasi subito "no...lei può restare.." la stringeva ancora di più a se,mentre lei mi osservava di sottecchi "ok..va bene.." ero in difficoltà...era arrivato il momento che la verità uscisse a galla..

"Ricordi il giorno che abbiamo scoperto che il professorino fosse in realtà tuo zio??" Lui ci penso' un po' su "Si! Ma che c'entra adesso?" Non accennava ad abbassare la pistola e rendeva il tutto ancora più difficile, non volevo morire e lasciarlo vivere ancora nella menzogna. "Ci arriveremo...beh fu proprio quel giorno che io ricevetti un fascicolo...conteneva il caso oramai chiuso della morte di tua madre..." i suoi occhi cambiarono, era furioso..con tono basso e crudele disse "eh chi ti avrebbe spedito quel fascicolo..eh perché?" Cercai di avvicinarmi ma lui  mi blocco' "non..muovere..un solo..passo" feci come mi disse.

"Rispondi adesso.." sospirai e mi feci coraggio
"lo sai chi è stato KING" lui sorrise..era un sorriso vuoto...sconfitto "voglio che lo dica tu" capii che era stanco di sentirlo ma lo era ancora di più di pronunciarlo "il fantasma...Gabriel..è stato lui a spedirlo, voleva che io sapessi...".
Scoppio' in una risata di pancia poi piano piano prese a parlare "beh ha sbagliato destinatario..tu sai già tutta la storia...che senso ha questa cosa, sta perdendo colpi.." a quel punto mi sentivo in dovere di dissentire
"Non è proprio così..." sollevo' un sopracciglio quasi offeso " ah davvero Al?? Tu eri lì ? Quel cazzo di fantasma era lì? Come cazzo fai a mettere in dubbio la mia parola...ciò che ti ho raccontato" Giulienne si staccò dal suo corpo e guardò prima me poi lui, "di che verità stai parlando ?" Lei a quanto ne sapevo era all'oscuro di tutto infatti il King si irrigidì.

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