Chapter 27

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"I nostri peccati vengon fabbricati in cielo per creare il nostro inferno, di cui evidentemente abbiamo bisogno."

Charles Bukowski

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-Giulienne's Pov-

Fare l'amore...fare
sesso...scopare...trombare...fottere...ed altri..altri ancora...c'erano così tanti modi per descrivere l'atto in se'...a seconda del nome cambiava il genere di rapporto sessuale...eh noi?..noi cosa stavamo facendo?...credo tutto..credo niente...

Senza rendermene conto mi ritrovai distesa sul divano che era abbastanza ampio da contenere entrambe, si sedette accanto a me..accarezzo' con lo sguardo tutta la mia figura poi i suoi occhi incontrarono i miei, mi infilo' tra le labbra le stesse dita che prima erano dentro di me "senti il tuo sapore...io ne sono dipendente...senti quanto è buono...lecca.." feci come mi disse passandoci la lingua intorno.
Il suo sguardo infuocato seguiva i movimenti della mia bocca che succhiava avida "si così ..." quasi respirava a fatica tanto era eccitato.

Le dita abbandonarono la mia bocca per poi scivolare verso il basso, prima tra i seni poi sfiorarono l'ombelico per poi insinuarsi di nuovo nella mia intimità accarezzandola piano. Mi penetro' di nuovo...prima lentamente poi in un modo davvero selvaggio.

Quel suono acquoso che emanavano i miei umori eccitava me quanto eccitava lui...
Il fiato corto..le guance arrossate..gli occhi colmi  di desiderio, continuava a scoparmi con le dita preso da una foga incontrollata, il braccio si muoveva con una potenza inaudita mentre io sentivo le pareti della mia intimità andare a fuoco.
Tenevo la bocca spalancata per permettere all'ossigeno di entrare nei miei polmoni, ad ogni uscita delle sue dita mi sentivo mancare il respiro... mi osservava dall'alto eccitandosi nel vedermi così vulnerabile...

"Oddio..oddio..oddio morirò..." credevo davvero di morire...non nel senso reale della cosa...ma in quello astratto... io che abbandonavo il mio corpo...l'eccitazione che stava per sgretolarmi in mille pezzi e la bomba...più comunemente chiamata orgasmo...che si avvicinava sempre di più per darmi il colpo di grazia...

Si accorse della cosa e prese a rallentare i suoi movimenti, avida com'ero in quel momento presi ad andargli incontro con il bacino "no..ti prego non fermarti" ero senza vergogna, elemosinavo quell'orgasmo tanto atteso...
sorrise compiaciuto e smise di muoversi, sentivo l'orgasmo abbandonarmi...strinsi le gambe quasi come se volessi tenermelo stretto, ma niente...oramai era andato...

Mi spalancò di nuovo le gambe cogliendomi di sorpresa, per poi infilare le stesse due dita di prima dentro di me con estrema violenza... mi inarcai sotto il suo sguardo avido. Questa volta restò fermo...le dita dentro di me non si mossero...poi prese a muoverle da dentro...spingeva i polpastrelli contro le pareti morbide del mio sesso...quella sensazione...era dura a descriverla...

Mi venne un leggero capogiro tante erano le sensazioni che provavo...prese uno dei miei capezzoli tra i denti per stuzzicare ancora di più il mio corpo.
"Ti prego..." con una mano strinsi i suoi capelli in una morsa leggera...lui continuava a succhiare e mordere... Dio ero davvero morta e non lo sapevo?...

Si staccò dal mio capezzolo e mi guardò dritto negli occhi "voglio farti delle cose...cose molto malate..." con quel sorriso da gran bastardo mi stava chiedendo il permesso di farmi chissà cosa, beh per quanto mi riguarda ero priva di ogni potere...come ogni volta che mi toccava.Fu l'eccitazione a rispondere per me "ti prego...fammi tutto ciò che vuoi.." fui io a pregare lui alla fine...

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